Nel saluto introduttivo il preside Giuseppe Adernò, ha spiegato il significato del gesto di ricordare l'umanità del Verga, portando un fiore sulla sua tomba e visitare poi la casa in Via S.Anna, ove si conservano i suoi libri, cimeli e ricordi.
Gesto semplice, ma ricco di valenza educativa capace di segnare il solco di un incontro che favorisce lo studio e la lettura dell'opera verghiana, contribuendo a scoprirne i messaggi di umanità e di cultura storica e letteraria, come ha detto la presidente della FITA, Antonella Saeli.
La tomba del Verga, prima trascurata e dimenticata, luogo di deposito di rifiuti, ora grazie alla costanza del gesto degli studenti e alla collaborazione della FITA, della Fondazione Verga ha un particolare decoro, pur nella semplicità delle bianca lastra marmorea con la croce nera e le date di nascita e di morte accanto al nome.
Verga merita certamente qualcosa di più dalla città di Catania, ed ecco che è stata riproposta l'idea ,e il progetto, in vista del centenario del Verga di traslare la salma dello scrittore presso la grande basilica di San Nicolò, che già ospita il sacrario dei caduti in guerra e nel tempo potrebbe accogliere, come la basilica di Santa Croce a Firenze, oltre alla salma del Verga anche i resti mortali di altri uomini illustri catanesi.
Un concorso di artisti internazionali per la realizzazione del mausoleo del Verga necessita dei tempi lungi che potrebbero essere avviati già sin d'ora, così da giungere alla data prevista lanciando un messaggio di cultura che si apre al mondo intero.
Le opere del Verga sono state tradotte anche in cinese e l'interesse che Verga suscita tra gli studiosi del mondo intero costituisce dei messaggi significativi, perché Catania non dimentichi e non trascuri questo suo "figlio" che ora gli arreca solo onore e gloria.
La soddisfazione per una giornata scolastica vissuta fuori dall'aula, ma ugualmente ricca ed intensa di esperienze e momenti di insegnamento lascia un vivo ricordo nella storia culturale dei numerosi studenti, lieti di aver "incontrato" il Verga nella sua umanità, di aver visitato la sua di Casa in Via S. Anna, il nuovo "parco letterario del Verga" di Acitrezza, come pure sarebbero da recuperare le sculture verghiane in pietra lavica realizzate della scomparso Nino Valenziano Santangelo.
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