Una sedicenne
di Pordenone è stata bocciata in seconda in un istituto tecnico, dopo
essere stata rimandata in 2 materie a giugno, e non aver superato
l'esame di recupero a settembre. Ma lei non ci sta e decide di
rivolgersi al Tar, che le dà ragione: l’insegnante di Chimica ha fatto
troppe assenze e la studentessa non può essere bocciata. A riportare la
notizia è il sito Skuola.net.
La ragazza sembra non avesse problemi di apprendimento, almeno fino al
secondo quadrimestre dello scorso anno, quando ha avuto un crollo nelle
due materie in cui è stata rimandata. Per il resto, invece, aveva una
buona media e per questo i genitori hanno voluto vederci chiaro, e
hanno scoperto che la prof di Chimica non si è presentata per più di
metà delle lezioni.
Si è trattato di assenze ricorrenti e sparse durante l'anno, per questo
la classe non ha avuto supplenti. La famiglia, quindi, ha scelto di
fare ricorso, sostenendo che la mancanza di continuità didattica abbia
influito sul rendimento della ragazza. Le tre giudici amministrative -
visti anche i buoni risultati complessivi - hanno accolto le
motivazioni: "Il mancato raggiungimento delle competenze disciplinari
minime parrebbe essere stato verosimilmente compromesso proprio dalle
numerose assenze dell’insegnante", dice il Tar.
"Bisogna tenere conto della storia personale e del curriculum di studi,
al di là delle insufficienze nelle singole materie", ha dichiarato il
legale della ragazza. Il Tar gli ha dato ragione, e la studentessa
tornerà presto a studiare con i suoi compagni.
palermomania.it