
La somma, affatta cospicua, consentirà ai docenti di acquistare: software, libri, fare abbonamenti a riviste e quant'altro ai fini della propria autoformazione.
Nel caso in cui non si possa comprovare l'utilizzo della somma o la rendicontazione non venga presentata per tempo, "la somma è recuperata con l'erogazione riferita all'anno scolastico 2016/2017”. A sorpresa i lavoratori della scuola scopriranno chi dovrà validare le spese, ma riteniamo che il tutto sarà sbolognato alle segreterie scolastiche con la supervisione del Ds, nella funzione di super-manager, per la circostanza, scaduto al loro di contabile, ovviamente senza offesa per chi fa questo mestiere.
Quello che c’ di positivo, comunque, è il fatto che il provvedimento annunciato ha stoppato ( o speriamo che ci riesca!) le frenesie di alcuni Ds che avevano già programmato attività di formazione dei docenti a loro carico, presso enti ed agenzie – anche non accreditate al MIUR - che hanno scoperto il filone della formazione di massa e ringraziano il Premier per la gentile concessione.
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