L’Europa abbraccia
in modo convinto la filosofia dei corsi online aperti e di massa
(Massive Open Online Courses - MOOC) lanciando la prima iniziativa
paneuropea a livello universitario portata avanti grazie alla
collaborazione di 11 diversi partner e al sostegno della Commissione
UE. Sarà Androulla Vassiliou, Commissaria europea incaricata
dell’istruzione, della cultura, del multilinguismo e della gioventù,
insieme al Prof. Fred Mulder e Will Swann, Presidente dell’EADTU
(Associazione europea delle università per l’insegnamento a distanza),
a presentare ufficialmente la proposta durante una conferenza stampa
internazionale, organizzata dall’Open Universiteit dei Paesi Bassi che
si terrà giovedì 25 aprile, trasmessa in diretta via web. I MOOC sono corsi universitari
online che consentono alle persone, anche di diversa provenienza
geografica, di accedere ad una formazione di qualità a distanza. Una
rivoluzione che rappresenta una sfida per il mondo delle Università
costretto a confrontarsi con le trasformazioni dirompenti indotte dallo
sviluppo di Internet. I corsi, fruibili gratuitamente e veicolati dalla
varie piattaforme dei partner in 12 differenti lingue, incluso l’arabo,
riguardano un’ampia gamma di materie dalla matematica all’economia,
dall’e-commerce, al tema del cambiamento climatico, alla responsabilità
sociale delle imprese. Informazioni più particolareggiate sono
disponibili sul sito web www.openuped.eu . L’iniziativa, diretta
dall’EADTU, coinvolge molti paesi, compresa l’Italia, e prevalentemente
le università aperte, tra cui l’ITIU (Università telematica
internazionale UNINETTUNO). Entusiasta il giudizio di Androulla
Vassiliou secondo cui il movimento MOOC, già popolare negli Stati
Uniti, anche in Europa “aprirà l’istruzione a decine di migliaia di
studenti e incentiverà le nostre scuole e le nostre università ad
adottare metodi d’insegnamento più innovativi e flessibili”,
armonizzando con valori europei come equità, qualità e diversità.
“Riteniamo – aggiunge - che ciò costituisca un aspetto centrale della
strategia ’Aprire l’istruzione’ che la Commissione lancerà la prossima
estate” per promuovere l’uso delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione (TIC) e delle risorse educative ad ogni livello
dell’istruzione. Sulla stessa scia il Prof. Mulder, presidente della
task force dell’EADTU sull’istruzione aperta e della cattedra
dell’UNESCO sulle risorse educative aperte nonché Rettore dell’ Open
Universiteit dei Paesi Bassi dal 2000 al 2010, che ha sottolineato
l’importanza di “rispondere alla necessità di aumentare l’accessibilità
di un sistema di insegnamento superiore che metta al centro
dell’attività il discente. I MOOC europei forniranno materiali di
autoapprendimento di qualità collegando apprendimento informale e
insegnamento formale. Alcuni corsi genereranno crediti formali che
saranno presi in considerazione, ad esempio, per l’ottenimento di un
diploma”. “L’iniziativa paneuropea MOOC dimostra la nostra
passione collettiva per il perseguimento dell’innovazione – ha
dichiarato da parte sua Will Swann, Presidente dell’EADTU. Vogliamo
estendere la gamma di corsi proposti dai partner originari e
accoglieremo nuovi partner dal mondo intero che condividono le nostre
idee e prassi per un insegnamento superiore più flessibile e reattivo”.
Carlo Lavalle
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