Lecce – E’
difficile se non impossibile descrivere l’espressione del viso di
Anastasia, Chiara e Dalila quando la prof.ssa Elisabetta D’Errico (che
le ha seguite nel progetto) le ha chiamate fuori dall’aula e ha
comunicato loro che il manifesto con cui avevano partecipato al
concorso indetto dalla Provincia di Lecce in tema di informazione e
sensibilizzazione ambientale aveva vinto il 1° premio di 2.500 euro.
Sgomento, sorpresa, infinita gioia, sono solo alcune delle emozioni
trapelate.
In pochi minuti le quattro donne (si è notato? …è tutto al femminile)
hanno ripercorso l’iter che le ha portate alla vittoria, dalla fase di
brainstorming per decidere lo slogan ed il genere di manifesto da
progettare alla successiva realizzazione delle prove fotografiche in
piazza Sant’Oronzo (hanno voluto che la location fosse facilmente
identificabile e che partecipasse anch’essa al messaggio) fino alla
definitiva elaborazione grafica al computer con Photoshop. Tre
studentesse con tre specializzazioni/passioni diverse, Chiara ama la
fotografia, Dalila si cimenta (evidentemente con successo) nella
grafica computerizzata e Anastasia è la content supervisor, ossia
l’addetta ai contenuti, una miscela di competenze integrate tra loro.
Ancora un premio, ancora un successo per la scuola che da diversi anni
detiene il titolo di “scuola più premiata d’Italia”, una scuola che a
differenza di ciò che uno può più facilmente immaginare, non è al nord,
a Milano, Bologna o Verona, ma è a Lecce, nel Salento.
Cosa ne faranno dei soldi? E’ scritto nel bando: “Alla scuola prima
classificata sarà assegnato un premio dell’importo di euro 2.500 da
utilizzare esclusivamente per la partecipazione degli alunni ad
un’iniziativa ludico-didattica a tema ambientale (viaggio d’istruzione,
manifestazione, spettacolo, ecc.).
Il concorso indetto dalla Provincia di Lecce è parte del “Progetto
Ambiente”, il quale ha come obiettivo quello di sviluppare attività
finalizzate al consolidamento della corretta gestione dei rifiuti
urbani, privilegiando azioni dirette all’incentivazione della raccolta
differenziata, nonché alla riduzione e al recupero dei rifiuti. Mentre
l’obiettivo specifico del concorso è quello di informare e
sensibilizzare gli studenti della provincia di Lecce in merito alle
tematiche ambientali con particolare riguardo alla corretta gestione
dei rifiuti e al loro abbandono incontrollato lungo le strade. Alle
scuole è stato chiesto di rielaborare in modo critico e originale uno
degli argomenti con un manifesto corredato di slogan, un filmato di
massimo tre minuti o un cartello stradale che inviti gli automobilisti
a tenere pulite le strade e a conferire i rifiuti nelle aree attrezzate.
Il gruppo del “Galilei Costa” ha scelto la prima forma, lo slogan ed il
manifesto. La loro elaborazione è semplice ma d’impatto: una giovane
ragazza custodisce con cura nello zaino il nostro pianeta; una frase
iniziale: “Per millenni è stato il pianeta a prendersi cura di noi…” e
lo slogan che chiude la frase e stigmatizza la foto “…ora tocca a noi,
non si accettano rifiuti!”. La scelta di giocare sui contrasti (bianco
e nero / colori e sfondo sfuocato / soggetto a fuoco) contribuisce ad
aumentare l’impatto visivo del manifesto e a stimolarne lo studio e la
riflessione.
E’ così che, ancora una volta, la creatività e l’estro giovanile
insieme all’esperienza formativa hanno formato un mix vincente, 2.500
volte vincente.
«Un altro successo! – commenta la dirigente Addolorata Mazzotta –
Ancora una volta un riconoscimento che premia non solo l'impegno ma
anche la creatività e l'ingegno degli studenti della mia scuola.
Complimenti alle studentesse che, sotto la guida della loro
professoressa, hanno creato il bellissimo manifesto e lo slogan tanto
semplice quanto di forte impatto visivo ed emotivo. Un'altra
dimostrazione di come i nostri ragazzi, se ben guidati, non restano
insensibili di fronte ai problemi sociali. Se ben guidati però! Sta
agli adulti, infatti, trovare gli strumenti giusti. E la scuola,
insieme alla famiglia che è la prima agenzia formativa, non può
dimenticare il proprio ruolo di guida.»
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