Assunzioni
personale Ata: il Ministro Profumo si veste da Ponzio Pilato e delega
al suo capo dipartimento del Miur le risposte da dare per giustificare
l’incredibile ritardo delle immissioni in ruolo di circa 5.500
amministrativi, tecnici ed ausiliari. Una mancanza che conferma la
violazione sistematica in Italia di precisi atti comunitari introdotti
proprio per prevenire l’abuso del precariato. Quello del Ministro è un
atteggiamento inaccettabile: ignaro del fatto che il destino
professionale di migliaia di amministrativi, tecnici ed ausiliari è
legato alle decisioni dell’amministrazione da lui governata, di fronte
all’ennesima domanda di chiarimenti su quando si potranno concretizzare
le immissioni in ruolo di circa 5.500 unità di personale Ata, Profumo
incredibilmente si lava le mani e delega le spiegazioni del caso al
capo dipartimento del Miur, Lucrezia Stellacci. Anief non può che
condannare l’ennesima decisione del Ministro, a pochi giorni dalle
dimissioni del Governo di cui fa parte, di non affrontare il problema
della mancata assunzione del personale non docente della scuola
italiana. “Stiamo aspettando da oltre quattro mesi – dichiara Marcello
Pacifico, presidente dell’Anief – che Profumo chiarisca i motivi di
questa grave inosservanza delle procedure di assunzione di migliaia di
Ata. Il suo atteggiamento evasivo, confermato in occasione di una video
chat organizzata dalla Rai, non fa che confermarci la sua mancanza di
rispetto per una categoria di lavoratori che ha un ruolo fondamentale
nello svolgimento delle attività della scuola italiana. Oltre che per
tutto il pubblico impiego, visto che i precari coprono in media il 15%
degli organici”. Negli ultimi anni solo l’Anief ha denunciato con
costanza la presenza di oltre 70.000 posti vacanti e disponibili per le
immissioni in ruolo da destinare al personale Ata. Dal momento che ne
sono stati accordati solamente una piccola parte, meno di un decimo,
tra l’altro prevedendo pochissimi posti per ausiliari e amministrativi,
non si capisce cosa ci sia ancora da attendere. Soprattutto dopo che
anche il Ministero del Tesoro e tutte le istituzioni preposte hanno
dato il loro assenso all’operazione. Ora, alla luce di questa
evoluzione dei fatti, il Ministro dell’Istruzione che fa? Dice che le
risposte del caso le darà il suo capo dipartimento! Perché il Ministro
non ricorda, invece, che una procedura d’infrazione dell’Ue sull’abuso
dei contratti a termine nella scuola italiana, fortemente sostenuta
dall’Anief, ha prodotto nel 2011 l’emanazione della Legge 106 da cui
sono scaturite diverse decine di migliaia di assunzioni? E che un’altra
procedura analoga è stata avviata solo poche settimane fa, sempre per
il mancato rispetto nel nostro Paese dell’Accordo quadro 18/3/1999
allegato alla Direttiva 1999/70/CE del 28 giugno 1999? “Comprendiamo
che ci sia imbarazzo – sostiene il presidente Pacifico – ma il
sindacato non può tollerare questa mancanza di lealtà che si continua a
perpetrare nei confronti del personale Ata. Al Ministro Profumo
chiediamo quindi di chiarire già nelle prossime, prima che perda
effetto la sua carica presso il Miur, che ha intenzione di emanare il
provvedimento per procedere alle già autorizzate assunzioni del
personale Ata. In caso contrario ci troveremo dinanzi ad una chiara
violazione di precisi atti comunitari. Il tempo dell’attesa è finito:
Profumo non può fare altro che assumersi le sue responsabilità”.
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