
La
scuola scende in piazza venerdì 12 ottobre contro i tagli
all'istruzione. Fino a ieri la piattaforma della protesta ricordava
quelli della Gelmini e contestava la mancata capacità del governo di
fare retromarcia rispetto alle decisioni del governo Berlusconi. Oggi
entrano nel quaderno delle lamentele anche i tagli a cui starebbe
lavorando, secondo indiscrezioni sempre più insistenti, il ministro
Francesco Profumo. Nella legge di stabilità approvata poche ore fa
dall'esecutivo monti ci sarebbe una decurtazione di un miliardo sulla
scuola, da concretizzare aumentando l'orario di lavoro dei docenti di
medie e superiori per risparmiare sulle supplenze. Orario che dovrebbe
passare da 18 a 24 ore. Non ci sta la Flc Cgil che sciopera con il
personale della scuola e che a roma ha organizzato un corteo che parte
da piazza dell'esquilino. Mentre sempre a roma partono da piazza della
repubblica, in contemporanea, gli studenti. Ci saranno la rete della
conoscenza, l'unione degli studenti, la rete degli studenti, l'unione
degli universitari. I ragazzi faranno ampio uso delle tecnologie per
raccontare il loro corteo in diretta su twitter con l'hashtag #12ott
(ma useranno anche anche #12ottobre #noninvendita e #studenti). Novanta
le piazze che saranno coperte da manifestazioni in tutta italia. E
tutte andranno in diretta anche con eventi facebook. «La legge di
stabilità, approvata dal consiglio dei ministri, potrebbe contenere un
ulteriore pesantissimo taglio alla scuola - denuncia Mimmo Pantaleo,
segretario della Flc Cgil - il testo prevederebbe l'aumento di 6 ore, a
titolo gratuito, dell'orario di lavoro settimanale degli insegnanti
della scuola secondaria di i e ii grado. In termini economici ciò
significa un intervento di oltre un miliardo a carico del comparto
scuola». L'unione degli universitari ricorda che sarà in piazza anche
per chiedere lo «stop ai tagli sull'erasmus» che, dopo 25 anni di vita,
stanno mettendo a rischio il programma di studio all'estero. Diritto
allo studio, edilizia scolastica, e «una scuola che sia veramente di
qualità« sono l'obiettivo della piattaforma della rete degli studenti.
«Domani - spiega la piattaforma dell'unione degli studenti - grideremo
a gran voce il nostro dissenso verso i tentativi di privatizzare
definitivamente le nostre scuole, idea che potrebbe concrttizzarsi se
venisse approvato il progetto di legge 953, ex aprea. Sarà una giornata
nella quale ribadiremo l'esigenza di una legge nazionale sul diritto
allo studio che garantisca a tutti borse di studio e un nuovo piano per
l'edilizia scolastica, una didattica alternativa«.
www.ilsole24ore.com