I sindacati Cobas,
Comitati di Base della Scuola, sono sul piede di guerra! Dopo il
vergognoso flop dei TFA, si tenta di mescolare le carte con la proposta
di due nuovi concorsi-truffa: una presa in giro sia per i precari,
inseriti da anni nelle GAE, che per i neolaureati. Un concorso che la
propaganda ministeriale sostiene rivolto ai 'giovani meritevoli', ma
che in realtà li esclude (taglia fuori i neo-laureati); che prevede
solo 11.800 immissioni (mantenendo così in vita l'esercito del
precariato: un precario costa 9.000 euro in meno all'anno rispetto a un
docente di ruolo); che prevede una ridicola simulazione di lezione; che
costringe i precari della scuola a cimentarsi in un 'quizzone', come se
non avessero mai superato diversi concorsi, dimostrando di
padroneggiare contenuti disciplinari e competenze didattiche; che
costerà milioni di euro, sufficienti a stabilizzare buona parte degli
iscritti nelle Graduatorie.
'Chi si è abilitato deve essere assunto in ruolo ' dicono i Cobas ' in
quanto possiede già tutti i titoli richiesti per insegnare: ha già
superato un concorso, ha maturato anni di servizio ed è inserito nelle
Graduatorie con la legittima aspettativa dell'assunzione. Invece di
buttare via altri soldi pubblici nel 'concorso truffa', si proceda
subito alla immissione in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili.
Per tutta risposta, invece, oltre al primo concorso per cui si dovranno
sborsare anche 100 euro come per i TFA, è già in programma un secondo
concorso, aperto solo ai già abilitati e gestito scuola per scuola,
nascondendo una vera e propria assunzione diretta da parte dei presidi!
L'intero sistema dell'istruzione pubblica è sotto attacco: abbiamo
classi-pollaio, negazione del diritto al sostegno, insegnanti 'in
esubero' costretti a riciclarsi in insegnanti di sostegno, sistemi di
'valutazione' di studenti, insegnanti e scuole attraverso 'test' che
degradano la didattica virtuosa, tentativi di privatizzare la scuola
con la riesumazione dell''Aprea' sotto mentite spoglie. ' E concludono
i Cobas ' È necessario, invece, la fine della truffa organico di
diritto-organico di fatto; l'immissione in ruolo su tutti i posti
vacanti e disponibili; la parità di trattamento (sancita
contrattualmente) tra personale a tempo determinato e a tempo
indeterminato; il ritiro dei tagli; l'apertura di un partecipato
dibattito sul reclutamento del personale docente, che escluda
l'assunzione diretta da parte dei presidi, tenga conto delle legittime
esigenze di tutto il personale precario docente della scuola e
garantisca il diritto a un percorso abilitante qualificato per coloro
che aspirano a diventare insegnanti; preservare il personale 'inidoneo'
nel proprio ruolo e nel proprio posto di lavoro e restituire i posti
nell'Amministrazione al personale ATA; il rispetto dei tempi previsti
dalla legge per le nomine.
I Sindacati Cobas