I decreti
presidenziali che danno il via libera all’assunzione del personale
scolastico, in via di pubblicazione, non rispondono alle aspettative
dei dipendenti della scuola. Secondo Marcello Pacifico, presidente
Anief e delegato Confedir alle alte professionalità, “la delusione tra
il personale della scuola è tanta: 100mila supplenti, fermi allo
stipendio iniziale da anni, saranno costretti al consueto esodo estivo
e nominati in molti casi a scuola iniziata; le nomine di oltre mille
dirigenti potrebbero essere annullate dal Tar Lazio; mancano poi 35mila
posti per gli Ata, come è stato denunciato dalla Commissione Ue in una
procedura d'infrazione”. Secondo il sindacato le assunzioni coprono le
supplenze annuali, anche se permane la piaga del precariato che
costringerà anche quest'anno 100mila supplenti precari a spostarsi nel
territorio nazionale per avere una cattedra al 30 giugno senza il
pagamento delle mensilità estive, delle ferie e aumenti di stipendio:
migliaia di denunce preparate dall'ufficio legale del giovane
sindacato, nei prossimi giorni, saranno indirizzate agli uffici di
Bruxelles per costringere lo Stato italiano ad affrontare in maniera
risolutiva il problema e a garantire la stabilità degli organici e la
continuità didattica. “È ovvio – commenta Marcello Pacifico - che i
21mila docenti sono stati oggi assunti sotto la pressione dei tribunali
della Repubblica impegnati a punire l'abuso dei contratti a termine
come Strasburgo richiede. Per questa ragione, continueremo le
iniziative legali già avviate nei mesi scorsi. Intanto sui dirigenti
scolastici pende la spada di Damocle dei ricorsi presentati al Tar
Lazio, che il 22 novembre prossimo potrebbe annullare le attuali nomine
e rinnovare la procedura concorsuale alla luce dell'illegittima
organizzazione della prova pre-selettiva”. Per quanto riguarda il
personale non docente, secondo quanto risulta all’Anief dovevano essere
assunti almeno 35mila assistenti tecnici e amministrativi utilizzati
ogni anno su posti vacanti e disponibili: sarebbero stati tutti da
stabilizzare secondo la normativa comunitaria e nazionale, come
denunciato in una procedura d'infrazione da parte della Commissione UE
ancora in corso. Mentre il Miur ne immetterà in ruolo meno di 5mila.
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