In particolare, il Consiglio di Stato ha ordinato la nuova emanazione, "ora per allora", dei decreti d'immissione in ruolo del personale docente emessi successivamente al 2008, "esplicitando compiutamente nella motivazione dei provvedimenti il metodo adottato nella istruttoria per la determinazione delle assegnazioni di personale nelle regioni e nelle province in relazione al procedimento aritmetico o logico che sia stato applicato".
La nuova sentenza del Consiglio di Stato ribadisce che, quando si emanano disposizioni per l'attribuzione di migliaia di posti lavoro, non ci si può limitare a snocciolare dati numerici, in maniera assolutamente autoreferenziale, ma, al contrario, l'amministrazione interessata deve esternare, in modo chiaro e coerente, le risultanze istruttorie idonee a provare il rigido rispetto dei criteri d'imparzialità e di efficienza amministrativa; a maggior ragione quando ad essere penalizzate risultano proprio le aree del Paese con la maggiori urgenze educative. Assolutamente paradossale è, poi, che, nell'attivare, con il recente D.M. 31 del 14/3/12, i corsi universitari (a pagamento) per il conseguimento di nuove abilitazioni all'insegnamento, il Ministero dell'Istruzione abbia riservato i più nutriti contingenti di posti proprio alle regioni meridionali; in buona sostanza: al Sud i posti esistono quando si tratta di creare nuovo precariato, per poi sparire al momento delle assunzioni.
Verrà data pronta comunicazione dell'insediamento del Commissario ad acta e delle operazioni che verranno espletate.
download sentenza n.2032 del 5/4/2012
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