Nell'incontro avuto
con il Ministro Profumo abbiamo registrato molta confusione e
incertezza sui bisogni reali della scuola italiana dopo i tagli e le
controriforme epocali del precedente Governo.
Abbiamo ribadito che non siamo disponibili ad accettare decisioni
assunte senza un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali.
La definizione di un'agenda sulle questioni da affrontare
prioritariamente, proposta dal Ministro, è interessante se affronta
concretamente le questioni che abbiamo indicato.
Per quanto ci riguarda le priorità sono:
la ripresa degli investimenti
il rafforzamento degli organici
la certezza sul pagamento degli scatti
le nuove norme sul reclutamento
il passaggio all'organico funzionale sulla base dell'offerta formativa
delle scuole
un piano pluriennale di assunzioni che garantisca lo svuotamento delle
graduatorie ad esaurimento e apra prospettive per le nuove generazioni
il rafforzamento dell'autonomia scolastica attraverso maggiori risorse
precise garanzie per i rinnovi contrattuali
l'eliminazione dei vincoli imposti dalla Funzione pubblica sulla
contrattazione, a partire dal rispetto dell'accordo sulla mobilità
professionale del personale ATA.
La FLC CGIL ha avanzato, su questi temi, precise proposte che possono
favorire un vera innovazione della scuola italiana. Invece, la
sensazione è che si intende discutere di altro. Non è stato chiarito
cosa si voglia inserire nel decreto sullo sviluppo e sulla
semplificazione da parte del Governo e ribadiamo che in presenza di
atti unilaterali che incidono sulle condizioni di lavoro,
sull'occupazione e sulla qualità formativa torneremo a mobilitarci.
Per cambiare la scuola italiana serve prima di tutto più democrazia e
più partecipazione cancellando la concezione autoritaria delle
relazioni sindacali imposta della ex- Ministra Gelmini.
(da Flc-Cgil-Dichiarazione di Pantaleo)
redazione@aetnanet.org