“Il Ministro
Profumo, tra le frammentarie e allarmanti dichiarazioni rilasciate nel
mese di dicembre, non solo ha espresso il suo parere positivo nei
confronti delle Riforme Gelmini, ma ha anche annunciato l’intenzione di
bandire un concorso che si preannuncia come un bellum omnium erga omnes
dal momento che i posti in palio sono assolutamente esigui: si parla di
circa 25.000 assunzioni di cui 12.500 da graduatorie ad esaurimento e
le restanti 12.500 per i vincitori del concorso". Cosi l’On. Anita Di
Giuseppe, sui problemi della Scuola pubblica.
“L’Italia dei Valori - ha spiegato - rileva con
preoccupazione che il nuovo Ministro, lungi dall’esaminare nel
dettaglio gli effetti catastrofici dei provvedimenti in materia di
istruzione del precedente Governo e quindi invece di impegnarsi in un
progetto di risanamento che parta dalla restituzione del mal tolto, ha
deciso di accettare con colpevole indifferenza il blocco degli organici
che il Governo Berlusconi ha imposto alla scuola attraverso la manovra
economica di Luglio. Appare evidente che tale manovra di fatto sancisce
l’impossibilità di assorbire in tempi brevi l’attuale precariato
scolastico e azzera qualsiasi prospettiva volta ad aprire ai giovani
l’accesso alla professione docente".
"L’Italia dei Valori intende prendere le distanze dalle dichiarazioni
del Ministro - aggiunge Di Giuseppe - che appaiono meramente
illusorie e dalle reazioni di demagogico entusiasmo che esse hanno
generato nel mondo politico e sindacale: non si fa largo ai giovani,
come il Ministro dice di voler fare, se non si mette mano ad una
ridefinizione degli organici, come del resto è necessario per rimettere
in piedi il sistema di istruzione italiano che attualmente versa nelle
deplorevoli condizioni che sono sotto gli occhi di tutti: classi sempre
più affollate in spregio alle norme di sicurezza e alla possibilità di
elaborare percorsi didattici efficaci per tutti; assenza di personale
per coprire le supplenze brevi, quadri orari impoveriti da una
dequalificante riforma delle superiori, riduzione all’osso del tempo
pieno alla primaria, solo per toccare, per sommi capi, i capitoli più
dolorosi della storia della scuola italiana degli ultimi anni. Non solo
il Ministro dimostra di non voler restituire alla scuola le risorse
umane di cui ha bisogno per riprendere vita, ma si fa beffa dei
lavoratori precari abilitati, che per anni hanno speso la loro
professionalità a vantaggio dell’istituzione scolastica pubblica,
imponendo loro, senza esitazioni, un ennesimo concorso che mette così
in discussione i criteri meritocratici con cui sono redatte le
graduatorie ad esaurimento e quindi la validità dei loro percorsi
formativi e la loro stessa professionalità".
"Dopo aver ascoltato i programmi che il Ministro riferirà alle Camere a
breve, i parlamentari dell’IdV esprimeranno la loro opposizione alla
prospettiva di un eventuale concorso e proporranno al Ministro di
spendere più proficuamente le risorse per l’istruzione, incrementando
gli organici in base alle reali esigenze della scuola. Proprio questa
richiesta – conclude l’On. Anita Di Giuseppe - sarà oggetto di un
question time che l’IdV ha intenzione di sottoporre al Ministro
Profumo.” (AGENPARL)
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