Il blocco del turn-over, i licenziamenti, i contratti perduti arrivano dopo una lunga stagione precaria in cui il ricorso sistematico alle forme contrattuali atipiche, senza regole e senza tutele, ha trasformato il transitorio - il lavoro precario che prelude a quello stabile - in strutturale. Che precari sono i lavoratori che restano precari? Che disoccupati sono i lavoratori che aspettano una prima occupazione?
Nell'ambito dei settori dell'istruzione pubblica i costi sociali legati alla contrazione dei posti di lavoro e alla riduzione delle opportunità di accesso alla carriera docente si misurano oggi sulle teste dei precari allontanati dalle scuole e dalle università e sulle spalle degli studenti e delle loro famiglie. Quale istruzione pubblica statale fa a meno dei precari?
Il precariato come forma strutturale dei rapporti di lavoro e la rinuncia all'innovazione e alla qualità della formazione come fattori di sviluppo, nella pubblica istruzione come nei settori produttivi, rappresentano oggi una cesura epocale e come tale impongono anche un radicale ripensamento delle relazioni sindacali, chiamando la CGIL ad una nuova consapevolezza e ad un nuovo progetto politico: rappresentare i precari, dare forma ai loro diritti e tutelarli.
Proprio in funzione di questa necessità e in relazione al gravissimo scenario di crisi del settore dell'istruzione pubblica e della ricerca, FLC-CGIL, prima tra tutte le categorie della CGIL, ha istituito al suo interno un nuovo organismo dirigente nazionale - il Coordinamento Nazionale dei Precari della Conoscenza - con l'obbiettivo politico di costruire una nuova dimensione sindacale dentro il suo proprio corpo: l'organizzazione.
Insieme al coordinamento nasce il primo documento unitario dei precari della conoscenza FLC-CGIL, dentro il quale confluiscono istanze, ragionamenti, rivendicazioni di tutti i precari della scuola, dell'università, degli enti di ricerca e degli istituti di alta formazione artistica e musicale.
Su questo primo passo è necessario confrontarsi "aula per aula", incrociando il vissuto e le esperienze di tutti - lavoratori e delegati - affinché l'orizzonte politico e sindacale in costruzione appartenga a tutti i docenti, a tutti i ricercatori, a tutti i maestri e sia, per questo, un orizzonte comune più vicino.
Intervengono: Katia Perna – FLC CGIL Catania; Chiara Rizzica - Coordinamento Nazionale Precari Conoscenza FLC CGIL; Gigi Rossi - Segreteria Nazionale FLC CGIL
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Chiara Rizzicachiararizzica@gmail.com