In questo
periodo dell’anno, buona parte degli italiani, sta gioendo per quello
che sta accadendo a livello politico.
La maggioranza, votata a furor di popolo, sta vacillando e c’è chi
vuole un governo tecnico, chi invece nuove elezioni sennò scende in
piazza e fa vedere cosa vuole effettivamente il “suo popolo”.
Ma effettivamente è questo quello che chiede il popolo italiano? La
gente chiede risposte concrete ai problemi che esistono in Italia, non
vogliono di certo andare come dice qualcuno al voto anticipato.
Andare a votare significa sborsare altri quattrini circa 500 milioni di
euro e gli italiani vogliono veramente questo?
Da quali tasche saranno presi questi soldi?
Come si fa a spendere così tanto, mentre c'e gente che non arriva
neppure alla fine del mese?
I personaggi politici che tuttora continuano insistentemente ad
indicare il ricorso al voto anticipato, rappresentano una classe
politica mediocre, cinica e miope intenta a guardare solo i propri
interessi di partito piuttosto che gli interessi più importanti e
prestigiosi a livello di unità Nazionale e Sociale.
Molti insegnanti in questo momento stanno facendo la “macumba” affinché
questa situazione vada avanti e che magari porti un po’ di speranze non
solo ai perdenti posto ma anche e soprattutto alla categoria precari.
Ma mi domando: “Ma siamo sicuri che se cambia il governo, la situazione
a scuola cambi in meglio?”
“Nelle scuole primarie tornerà il vecchio modulo o team d’insegnanti,
oppure, visto che con la Riforma Gelmini si risparmia, tutto continuerà
verso questa direzione?”
Qualcuno sa darmi qualche risposta?
Sebastiano Luca Consoli
(sebastianoluca.consoli@gmail.com)