Pisa,
9/9/2009 Protesta contro i tagli alla scuola della Rete dei precari di
Pisa.
Dopo una giornata di occupazione del Provveditorato agli studi di Pisa
il gruppo della Rete dei precari ha concluso la mobilitazione lasciando
la sede intorno alle 18.00. Durante l’occupazione i gruppi di studio
hanno elaborato due documenti con una serie di richieste al Ministero
dell’istruzione e all’Usp di riferimento, che pubblichiamo in calce.
La
mobilitazione dei precari continua comunque con altre due iniziative.
Nella giornata di domani è prevista una presenza davanti agli istituti
scolastici dove verranno assegnati gli spezzoni orario residui (ovvero
le richieste di supplenza di sei ore o inferiori), per chiedere che
vengano affidati ai docenti precari e non, come spesso succede, ai
docenti di ruolo, che si vedono così aumentare il numero massimo di 18
ore settimanali di lavoro.
È previsto inoltre un volantinaggio rivolto a genitori e studenti nelle
scuole pisane per il primo giorno di scuola, il prossimo lunedì 14
settembre, sul tema della sicurezza delle aule scolastiche, sollevato a
livello provinciale proprio dalla Rete dei precari che qualche mese fa
ha posto all’attenzione dell’opinione pubblica la discrepanza tra le
normative sulla sicurezza nelle scuole e il previsto aumento degli
alunni per classe imposto dai tagli della riforma Gelmini.
Seguono i due comunicati elaborati dalla Rete dei precari in
occupazione.
Al Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
La Rete dei Precari della Scuola della Provincia di Pisa oggi,
mercoledì 9 settembre 2009, ha occupato la sede dell’Ufficio Scolastico
Provinciale, aderendo in tal modo alle mobilitazioni in corso in tutta
Italia per la difesa dei posti di lavoro nella scuola. Anche nella
provincia di Pisa gli effetti dei tagli stabiliti dalla legge 133/2008
sono stati pesanti: 179 docenti e 91 Ata in meno rispetto all’anno
scorso. Tanti lavoratori della scuola sono rimasti senza incarico e per
molti si allunga la prospettiva del precariato. È inaccettabile la
proposta dei contratti di “disponibilità”: soltanto una parte dei
precari verrebbe coperta da tale provvedimento, a discapito di chi
l’anno scorso non ha avuto un contratto di lavoro fino al 30 Giugno o
al 31 Agosto.
I precari della scuola di Pisa chiedono al governo:
1) l’azzeramento dei tagli approvati e l’approvazione di un piano per
l’immissione rapida in ruolo dei docenti e degli Ata su tutti i posti
vacanti e disponibili;
2) che gli spezzoni orario inferiori a 7 ore vengano assegnati ai
docenti precari e non a personale insegnante su cattedre già di 18 ore;
3) che sia rispettata la normativa sulla sicurezza delle strutture
scolastiche, specialmente in relazione al numero di alunni per classe;
4) che siano investite maggiori risorse per la scuola pubblica, in
linea con la media europea;
5) una regolarità ed una certezza della normativa per l’assegnazione
delle supplenze a tempo determinato.
All’Ufficio Scolastico
Provinciale di Pisa
L’assemblea dei precari della scuola della provincia di Pisa, in
occasione dell’occupazione dell’Usp tenutasi oggi, chiede che sia
costituito con urgenza un tavolo di confronto sui problemi della scuola
– con particolare riferimento alla cosiddetta riforma Gelmini – che,
oltre ad una delegazione dei precari, coinvolga direttamente i seguenti
soggetti:
a) il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Pisa;
b) tutti i dirigenti scolastici della provincia di Pisa;
c) le OO.SS. del territorio pisano;
d) le R.S.U. delle scuole presenti nella provincia di Pisa.
Nello specifico, l’assemblea dei precari chiede che vengano affrontati
i due punti seguenti:
1) sicurezza delle aule scolastiche in relazione all’aumento del numero
di alunni per classe.
2) modalità dell’assegnazione degli incarichi annuali e fino al termine
dell’attività didattica, nonché degli ‘spezzoni’ orari e di tutte
quelle pratiche che coinvolgono il personale docente precario
attualmente lasciate alla discrezionalità dei dirigenti scolastici
(scrutini; part-time; etc.).
Chiediamo infine che l’Usp e i dirigenti scolastici della provincia di
Pisa prendano pubblicamente posizione sulla “riforma” Gelmini,
decidendo se essere mera cinghia di trasmissione delle disposizioni
ministeriali o essere portatori delle istanze del mondo della scuola
nei confronti del Ministero.
per ulteriori info
http://associazione-aut-aut.noblogs.org/