Sabato sera, al teatro antico di Taormina, sono stati consegnati i premi per le varie sezioni in cui si è articolato il film festival secondo il giudizio di ben tre giurie (di cui due popolari)....Grande festa, grande pubblico con una Lorena Bianchetti in gran forma, pronta acontinui collegamenti con le altre tre location del festival, Palma di Montechiaro, Palermo e Siracusa. Sono stati il Mediterraneo e le donne i protagonisti del Taormina film festival di quest'anno. La giuria di professionisti, composta dal regista francese Laurent Cantet, dal regista israeliano Ari Folman e dall’attrice americana Aimee Mullins, ha assegnato il “Golden Tauro” al film siriano “The long night”,attribuendo altri quattro premi: premio per la migliore interpretazionea Emilie Dequenne che interpreta la figlia di Catherine Deneuve in “Lafille due Rer”, premio per la migliore regia al marocchino Nour EddineLakhmari per il film “Casanegra”, premio speciale a “Zrubavel”dell’israeliano Shmuel Beru e menzione speciale per “Fawzya - A specialband”.
Inoltre, una giuria popolare ha stabilito come vincitore della sezione “Oltre il Mediterraneo” il film iraniano “Penalty”,proiettato a Taormina durante i terribili scontri seguiti alla seconda elezione di Mahmoud Ahmadinejad. Ma  con gioia di tutti si è deciso di premiare anche “Corso - The last beat”, scritto e diretto da Gustave Reininger. Infine, un’altra giuria popolare ha scelto il vincitore del concorso dei “Corti siciliani”, cui partecipavano nove film girati da autori residenti o nati in Sicilia: il premiato è Nico Bonomolo con“Lorenzo Vacirca”, film d’animazione che racconta la tenera storia di un omino che fa  mille lavoretti per acquistare una semplice 500.

Il momento clou della serata è stato, però, la consegna del Taormina Arte Award a Jessica Lange, protagonista nei giorni precedenti di un appassionante dibattito sulle donne forti. La Lange, sorridente e commossa, ha ringraziato tutti i presenti e levato un omaggio alla bellezza dello scenario del teatro greco.
A seguire, dulcis in fundo della serata, un coinvolgente film di Hugh Hudson, presente alla serata, con Al Pacino e Natassia Kinskj, "Revolution", una celebrazione dell'America contro gli oppressori inglesi al tempo della lotta per l'indipendenza delle colonie,
Cose d'altri tempi per un festival che chiude così, con grande soddisfazione della sua direttrice Deborah Young, i battenti. Al prossimo anno, speriamo con film altrettanto belli e significativi e ospiti così simpatici e professionali.

Silvana La Porta