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Notizie, commenti e
indiscrezioni sul mondo della scuola. La newsletter settimanale
di Tuttoscuola, la rivista per insegnanti, genitori e studenti. |
lunedì 19
maggio 2003 |
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TuttoscuolaFOCUS
N. 8/104
SOMMARIO
- Riforma/1: ancora un rinvio in Consiglio dei ministri. Che
succede?
- Riforma/2: verso un maxi-sperimentazione a settembre?
- Riforma/3: non basta l'informazione, serve il
coinvolgimento
- Contratto/1: la firma a luglio e i soldi ad agosto
- Contratto/2: gli arretrati lordi, da un minimo di 795 euro
a un massimo di 2.437
- Contratto/3: un esercito di beneficiari
- Contratto/4: quello che il contratto non dice
- Contratto/5: il sindacato che non firma è escluso dalla
contrattazione
- Contratto/6: come la mettiamo con l'orario
d'insegnamento nella primaria?
- Contratto/7: dirigenti ingabbiati
- Contratto/8: la spartizione del potere tra dirigente
scolastico e Rsu
- Contratto/9: gli effetti del conglobamento dell'indennità
integrativa speciale
- Alla ricerca di una soluzione per l'obbligo scolastico
abrogato
- TuttoscuolaMEMORANDUM n. 8/104
Le scadenze in TuttoscuolaMEMORANDUM di
questa settimana:
19 maggio – Presentazione domanda di trasferimento
personale ATA inidoneo
20 maggio/31 maggio– adozione libri di testo
22 maggio – Integrazione domande graduatorie
permanenti
22 maggio - Termine ultimo domande per INCARICHI DI
PRESIDENZA
23 maggio - Pubblicazione TRASFERIMENTI docenti
SECONDARIA II GRADO
25-26 maggio - Dopo feste, vacanze e ponti, ancora uno
stop alle lezioni
30 maggio - Borse di studio per AGGIORNAMENTI
ALL'ESTERO
31 maggio - Bandi ENAM per l'assistenza scolastica
31 maggio - Termine per iscrizione a CORSI PER ADULTI
(differito al 15 settembre)
3 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale
EDUCATIVO
5 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI docenti di SCUOLA
dell'INFANZIA
7 giugno - Presentazione Progetti PON – Misura 6
9 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di
SCUOLA MEDIA
10 giugno - monitoraggio PIANI DELL'OFFERTA FORMATIVA
16 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale
ATA
25 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di
scuola ELEMENTARE
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1. Riforma/1: ancora un rinvio in Consiglio dei ministri. Che
succede?
Venerdì 16 maggio sembrava destinata ad
essere una giornata quasi storica per la scuola: la firma del
contratto da una parte e l'avvio del primo decreto di riforma
dall'altra.
L'intesa per il contratto, come si sa, c'è stata, ma quella
per il decreto legislativo sul primo ciclo di istruzione non si
è concretizzata: la trattazione dell'argomento non è stata
nemmeno inserita all'ordine del giorno dei lavori del
Consiglio.
Lo schema di decreto sembra sia riuscito ad evitare l'insidia
delle coperture finanziarie per le quali il ministro Tremonti
aveva richiesto chiarimenti, ma è tornato in alto mare proprio
quando era vicino all'approdo: scoglio insuperabile la nuova
formula organizzativo-didattica della scuola primaria.
La formula Moratti prevede il superamento dei moduli didattici
nati nel 1990, con l'introduzione della figura del docente
tutor coordinatore. A questo docente verrebbero affidate almeno
18 ore d'insegnamento settimanali in presenza degli alunni
affidati, modificando l'attuale rapporto sostanzialmente
paritario tra i docenti del team.
L'Udc non è d'accordo su questa piccola rivoluzione e ha
puntato i piedi, determinando l'impasse.
2. Riforma/2: verso un maxi-sperimentazione a settembre?
Non facilitano questo passaggio né la
genericità della legge né i numerosi ordini del giorno, che
hanno evidenziato i molti nodi che la formulazione del decreto
legislativo - almeno nella versione fino ad oggi nota - ancora
non dirime. Resta tutta aperta la questione della
quantificazione della quota da riservare alle Regioni, decisione
che permette poi l'emanazione del regolamento relativo alla
materia del nucleo fondamentale nazionale dei piani di studio
(discipline, orari, flessibilità).
Questioni, dunque, determinanti e che andranno a caratterizzare
il nuovo sistema.
La riforma però non può permettersi il lusso di un ulteriore
slittamento nella partenza, che avrebbe ripercussioni a catena
sui tempi dell'intero sistema da riformare. A meno che non si
rinunci a partire con le prime classi a settembre e si parta
direttamente con più classi nel 2004/05.
Alla vigilia delle elezioni amministrative il Governo, dopo aver
incassato l'accordo sul contratto, sperava insomma di fare
altrettanto per la riforma, che sta diventando invece una
pericolosa mina vagante.
Difficile a questo punto sapere se e quando il Consiglio dei
ministri affronterà nuovamente la questione. E ancora più
difficile capire cosa succederà a settembre: è alle porte,
invece dell'avvio della riforma, la prosecuzione, ed
eventualmente l'ampliamento, della sperimentazione nella scuola
primaria?
3. Riforma/3: non basta l'informazione, serve il
coinvolgimento
Prime impressioni registrate da chi ha
partecipato ad alcune iniziative di informazione sulla riforma
promosse sul territorio dal MIUR: sembra prevalere un
atteggiamento di "disimpegno" della scuola reale.
Insomma i rischi per la riforma non sono solo quelli
organizzativi, strutturali ed economici, al centro del conflitto
della Moratti con Tremonti e l'Udc. Il rischio maggiore potrebbe
essere la condizione psicologica dei docenti, che non essendo
forse stati adeguatamente coinvolti sulle motivazioni allo stop
dato ai processi di riforma già avviati, né sull'attuazione
della nuova legge, potrebbero ora non sentirsi motivati ad
assumere un protagonismo attivo e responsabile.
Se le cose stanno così, dove sta il problema: nella carenza di
strategia di comunicazione o nella mancanza di condivisione sui
valori e sugli interessi in campo?
Poiché i segnali fanno propendere per la seconda ipotesi, si
ritorna a un concetto ben noto: le leggi sulla scuola possono
anche essere approvate in tempi contenuti, ma i processi di
attuazione e ancor più i risultati hanno bisogno di tempi
distesi. E così si avvalora anche l'altro concetto, quello
della necessità del coinvolgimento, e del confronto più ampio
possibile. Per l'approvazione della legge 53/2003 non c'è stato
il dialogo con l'opposizione, per la fase attuativa è
indispensabile che non manchi quello con la scuola reale e non
sia sostituito da indagini campionarie.
Il rischio, confermato da questi primi segnali raccolti sul
territorio, è che una riforma non conosciuta a fondo dalla
maggior parte dei docenti e percepita come fonte di maggiori
compiti e di tagli agli organici, possa incontrare nella base
una resistenza, anche inconsapevole, ai prossimi cambiamenti.
"TRIS" PER LA RIFORMA
Il numero di maggio del mensile Tuttoscuola affronta
e spiega i principali aspetti della legge n. 53/2003
(riforma Moratti).
Lo speciale sulla riforma segue quelli pubblicati
sullo stesso tema nei precedenti numeri di aprile e
marzo, attraverso i quali si delineano con chiarezza,
punto per punto, i cambiamenti rispetto alla situazione
esistente (anche con l'ausilio di tabelle
comparative).
Molte scuole ci hanno richiesto delle copie
aggiuntive di questi numeri, trovando particolarmente
efficace il nostro lavoro per comprendere le novità, le
problematiche e i nodi da sciogliere del progetto.
Per informazioni sulle modalità di richiesta del
"Tris per capire la Riforma", come abbiamo
denominato la piccola raccolta, cliccate qui: http://www.tuttoscuola.com/offerta/tris/
oppure,
telefonate al n. 06/6830.7851
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4. Contratto/1: la firma a luglio e i soldi ad agosto
Venerdì 16 maggio Aran e sindacati hanno
raggiunto l'intesa al termine di un lungo negoziato che si era
aperto circa sette mesi fa per rinnovare il contratto di lavoro
scaduto il 31 dicembre 2001.
Il rinnovo riguarda l'aspetto normativo che avrà durata
quadriennale (1° gennaio 2002-31 dicembre 2005) e l'aspetto
economico di durata biennale (1° gennaio 2002-31 dicembre
2003). Ciò vuol dire che tra sette mesi Aran e Sindacati
dovranno nuovamente ritrovarsi per trattare la parte economica
del biennio 2004-2005. Nulla vieterà, come è già successo in
passato, che nell'occasione si possa mettere mano anche alla
parte normativa.
L'intesa del 16 maggio non è ancora il contratto vero e
proprio, ma ne costituisce l'ipotesi sostanziale che i
sindacati sottoporranno alla consultazione della categoria.
Vediamo l'iter che porterà alla sottoscrizione formale.
Nelle prossime settimane e comunque prima di entrare in zona
scrutini ed esami, si terranno in tutte le scuole le assemblee
consultive di contratto.
Poi i sindacati ritorneranno all'Aran e convalideranno il
testo, con eventuali modifiche (e saremo oltre la metà di
giugno). Il testo costituirà l'accordo formale che l'Aran
invierà prima al Comitato di settore presso la presidenza del
Consiglio (che avrà cinque giorni di tempo per esaminarlo) e
poi, se non verranno richieste precisazioni o correzioni per
adeguarlo alle linee direttive emanate, verrà inviato alla
Corte dei conti per l'autorizzazione definitiva.
Dopo l'autorizzazione della Corte (esplicita o con il
silenzio-assenso dopo quindici giorni), il testo sarà pronto
per essere sottoscritto formalmente dalle parti, prevedibilmente
intorno al 10-15 di luglio.
Solamente dopo la sottoscrizione del contratto sarà possibile
corrispondere gli aumenti e gli arretrati che, anche nella
migliore dell'ipotesi, difficilmente potranno essere
corrisposti prima di agosto.
5. Contratto/2: gli arretrati lordi, da un minimo di 795 euro
a un massimo di 2.437
L'effetto del contratto in busta paga si
farà sentire nei prossimi mesi in due momenti distinti: prima
sarà adeguato lo stipendio mensile alle nuove misure e poi verrà
corrisposto (agosto?) l'arretrato per gli aumenti decorrenti
dal gennaio 2002 e dal gennaio 2003.
Gli
aumenti che riguardano lo stipendio vero e proprio hanno
effetto su tutte le mensilità (13.ma compresa); quelli relativi
al compenso accessorio (CIA per il personale Ata e RPD per i
docenti) hanno effetto sulle normali 12 mensilità (esclusa la
13.ma).
Considerato che con tutta probabilità gli arretrati verranno
liquidati in un'unica misura e riguarderanno tutto il 2002 e
almeno i primi sette mesi del 2003, si può stimare che al lordo
raggiungeranno questa misura complessiva, variabile secondo
l'anzianità di servizio:
- docenti delle superiori: da 1.444 a 2.437 euro
- docenti della scuola media: da 1.444 a 2.364 euro
- docenti diplomati della secondaria: da 1.366 a 2.261 euro
- docenti di materna ed elementare: da 1.366 a 2.219 euro
- assistenti amministrativi: da 905 a 1.184 euro
- guardarobieri: da 812 a 1.027 euro
- collaboratori scolastici: da 795 a euro 1.009
Per stimare il netto effettivo che verrà messo in busta paga,
si può calcolare mediamente una riduzione complessiva (per
contributi ed Irpef) di oltre un terzo: 795 euro lordi
corrispondono quindi a circa 550 netti e 2.437 euro lordi
valgono circa 1.600 netti.
6. Contratto/3: un esercito di beneficiari
Questo è il primo contratto della scuola nel
quale non sono rappresentati i capi d'istituto e il personale
delle Accademie e dei Conservatori, che hanno un contratto a
parte.
Sono rimasti quindi nel contratto del comparto scuola «solamente»
i docenti e il personale Ata.
Ma non sono pochi. Anzi, sono quasi un esercito, nonostante le
riduzioni di organico che da anni, anche prima dell'avvento
del ministro Moratti, venivano operate dalle varie leggi
finanziarie.
I posti di insegnante, coperti da personale di ruolo o a tempo
indeterminato, sono in tutto attualmente 747.155, di cui 83.626
nella scuola dell'infanzia, 252.266 nella scuola elementare,
176.358 nella scuola media e 234.905 negli istituti secondari
superiori.
Se a questi docenti se ne aggiungono altri 20 mila operanti su
posti in deroga per il sostegno, altrettanti e più insegnanti
di religione, oltre ai 18 mila fuori ruolo o distaccati dalla
scuola per svolgere altri incarichi, si arriva a superare le 800
mila unità, senza contare le migliaia di supplenti che lavorano
per contratti brevi e che, calcolati in persona/anno, sono più
di 50 mila.
Il personale Ata si è arricchito, come si sa, degli organici
del personale già dipendente dagli enti locali. Mettendo
insieme una squadra (tra bidelli e impiegati) che sfiora le 200
mila unità.
Con questo milione di addetti il contratto della scuola è
indubbiamente quello di maggior rilievo all'interno dei
comparti pubblici. Comprensibile quindi la soddisfazione dei
sindacati firmatari e, soprattutto, del Governo che incassa un
buon risultato politico proprio alla vigilia di una tornata
elettorale.
7. Contratto/4: quello che il contratto non dice
È già stato giudicato un buon contratto e,
sotto diversi punti di vista, certamente lo è.
Ma non è un contratto di svolta, di scelte nuove e innovative.
Sembra piuttosto un contratto che potenzia e razionalizza
l'esistente, un contratto di conservazione, quasi di attesa.
È costituito da 141 articoli, 11 tra tabelle e allegati,
raccolti in 529 pagine che comprendono anche tantissime note di
riferimento legislativo e contrattuale e i vecchi contratti
coordinati e raccolti. Una mole di norme che sembra dare
risposta a tutto, ma che nasconde invece alcuni vuoti clamorosi.
A cominciare dal mancato obiettivo dei livelli retributivi
europei che, grazie ai non disprezzabili incrementi retributivi
del contratto, sono ora meno lontani, ma di là da venire. In
effetti l'atto di indirizzo con il quale la trattativa è
partita parlava di "riallineamento graduale", ma
mentre l'Italia si avvicina gli altri Paesi non restano in
attesa.
Quel che è mancato del tutto, invece, è stato il contestuale
riallineamento ai livelli di prestazione (carichi di lavoro,
orari, ecc.). Gli orari di servizio non sono stati toccati e
l'organizzazione del lavoro non ha subito sostanziali modifiche.
Qui l'Europa resta lontana.
Ben più clamoroso è tuttavia il mancato incontro tra contratto
e riforma. Il primo ha ignorato la seconda, perché non vi è
nel testo contrattuale nulla di specifico e intenzionale che
vada a diretto sostegno dell'innovazione indotta dalla riforma
Moratti, come invece avvenne quattro anni fa con il CCNL del 26
maggio 1999 a sostegno della riforma, allora imminente,
dell'autonomia scolastica.
Un altro vuoto significativo riguarda il nuovo ruolo del
dirigente scolastico che avrebbe dovuto trovare attuazione per
la prima volta anche all'interno del contratto degli
insegnanti, dopo il recente riconoscimento contrattuale della
dirigenza.
Vi è stato un lungo braccio di ferro che si è risolto a favore
della "base".
8. Contratto/5: il sindacato che non firma è escluso dalla
contrattazione
Alla trattativa contrattuale sono stati
ammessi solamente i sindacati "rappresentativi", cioè
quelli che, tra quota di rappresentanza associativa (gli
iscritti con delega) e quota di rappresentanza elettorale (i
voti nelle elezioni delle Rsu) hanno conseguito una percentuale
complessiva di rappresentanza di almeno il 5%.
Hanno raggiunto questo limite minimo e sono stati ammessi alla
trattativa cinque sindacati: Cisl-scuola, Snals, Cgil-scuola,
Uil-scuola e Gilda.
Non sono stati ammessi i Cobas, gli Unicobas e gli altri
sindacati minori. La condizione di sindacato rappresentativo
conferisce anche il diritto di indire assemblee in orario di
servizio.
La Gilda non ha stipulato l'intesa del 16 maggio. Potrebbe però
ricredersi e firmare a luglio il contratto definitivo.
Solamente chi sottoscrive il contratto resta nella
contrattazione integrativa successiva per l'intero
quadriennio.
Se la Gilda non sottoscriverà il contratto, non parteciperà
alle trattative per il secondo biennio economico, alle
contrattazioni integrative nazionali (sui trasferimenti, sulla
formazione, ecc.), alla contrattazione regionale e a quella
integrativa di istituto (nelle relazioni sindacali di istituto,
oltre alle Rsu, sono ammessi i rappresentanti dei sindacati
firmatari del contratto nazionale).
9. Contratto/6: come la mettiamo con l'orario
d'insegnamento nella primaria?
L'orario d'insegnamento dei maestri di
scuola elementare non si è spostato di un minuto: 22 ore
settimanali a cui si aggiungono altre 2 ore di programmazione
collegiale. Tutto come prima.
Ma la riorganizzazione della nuova scuola primaria con il
docente tutor che dovrebbe prestare almeno 18 ore in presenza
dei suoi alunni per le prime tre classi, fa pensare ad un altro
modello organizzativo con più ore dedicate alla nuova funzione
tutoriale, anziché all'insegnamento.
Nei primi modelli orari sperimentati nelle 251 istituzioni
scolastiche si prevedevano almeno tre ore di coordinamento e
programmazione, aumentabili anche fino a sei ore settimanali.
Orario contrattuale e nuova organizzazione oraria avrebbero
dovuto armonizzarsi.
Se la previsione delle 18 ore settimanali in presenza degli
alunni affidati al tutor, contenuta nella bozza di decreto, verrà
confermata, vi sarà uno iato stridente tra vincoli orari
d'insegnamento di tutti i docenti ed esigenze organizzative
della scuola del tutor.
Contratto e riforma non andranno sicuramente a braccetto e
potranno nascere pesanti problemi organizzativi nelle scuole
primarie. Perché questa incongruità?
I sindacati hanno opposto resistenza per non sostenere la
riforma oppure il problema è stato complessivamente
sottovalutato?
10. Contratto/7: dirigenti ingabbiati
La figura del dirigente scolastico non esce
certamente rafforzata dal contratto della scuola sottoscritto
dal quartetto CGIL-CISL-UIL-SNALS. Non è che l'ANP (che ora
si chiama «associazione nazionale dirigenti e alte
professionalità della scuola») non se lo aspettasse, come
mostrano sue prese di posizione anche recentissime (www.anp.it).
Era perfino circolata l'ipotesi che il vicario sarebbe stato
scelto dal collegio dei docenti in una rosa di cinque (tre per i
convitti) proposti dal dirigente: il perfetto rovesciamento
della regola, in vigore da moltissimo tempo, che consente al
dirigente di scegliere tra i docenti votati dal collegio. Il
vicario sarebbe diventato il rappresentante del collegio anziché
la persona di fiducia del dirigente, del quale era chiamato a
esercitare le funzioni vicarie in caso di assenza o impedimento.
Alla fine l'accordo al tavolo contrattuale è stato raggiunto,
ma con una soluzione inattesa: il rischio dell'attenuazione
della figura del vicario, o vicepreside (alcune sue attribuzioni
dovrebbero ora essere definite dal collegio docenti, art. 35),
proprio la più emblematica tra quelle figure ad "alta
professionalità" alle quali l'ANP aveva rivolto le sue
proposte di collaborazione e rappresentanza con il suo convegno
del 7 maggio 2003. Pur non essendo esplicitamente richiamata nel
testo contrattuale la figura del vicario (ma c'è un rinvio
all'art. 37 del CCNI del 21/8/99), resta comunque la
disposizione del Testo unico (art. 7) che prevede la conferma di
questa funzione, di un docente collaboratore che
"sostituisce il direttore didattico o preside in caso di
assenza o impedimento". Il decreto legislativo 165/2001
consente al dirigente di scegliere collaboratori di sua fiducia,
ai quali delegare "specifici compiti", nell'ambito
delle "proprie funzioni organizzative e
amministrative", ma per due di loro dovrà discuterne
prestazioni e compensi con le RSU, che non escono affatto
indebolite da questo contratto, come mostra il lungo elenco
delle materie di contrattazione ad esse attribuite (art. 6). Un
altro organo che non esce ridimensionato dal contratto è il
collegio dei docenti, al quale spetta tra l'altro di
identificare con propria delibera le "funzioni
strumentali" alla realizzazione del POF e di individuare i
docenti che le svolgeranno. Se l'intenzione dei sindacati era
quella di ingabbiare i dirigenti scolastici, e di contrapporsi
all'ANP sul piano della rappresentanza delle figure
professionali intermedie, sembrano voler fare sul serio.
11. Contratto/8: la spartizione del potere tra dirigente
scolastico e Rsu
La spartizione del potere dentro la scuola è
passata attraverso la definizione delle nuove relazioni
sindacali, con una soluzione finale che non ha premiato i
dirigenti scolastici ai quali, in un primo momento, l'Aran
aveva proposto di assegnare molte competenze già appartenenti
alla contrattazione integrativa di istituto.
Le rappresentanze sindacali nella scuola (Rsu) fino all'ultimo
contratto avevano acquisito diritto di contrattare con il
dirigente scolastico undici materie relative
all'organizzazione del lavoro e ai compensi accessori.
Più volte da fonti governative e parlamentari erano corse voci
per un drastico ridimensionamento del potere di contrattazione
delle Rsu della scuola, anche per consentire al capo
d'istituto, diventato dirigente scolastico, un più ampio
esercizio delle responsabilità proprie della funzione.
L'Aran, dopo l'interruzione della trattativa, si è
presentata con una proposta di forte riduzione quantitativa (da
undici a quattro) delle materie soggette a contrattazione
integrativa di istituto.
La reazione sindacale è stata pesante e l'Aran ha presentato
una nuova proposta (12 maggio) di lieve modifica della
precedente. Alla fine della trattativa però l'hanno spuntata
i sindacati che hanno ottenuto che otto delle undici materie
continuino ad essere oggetto
di contrattazione.
Ma c'è di più. Molto di più. La materia
dell'organizzazione del lavoro e dell'articolazione
dell'orario di servizio, già oggetto in precedenza di
contrattazione integrativa ma limitata al personale Ata, viene
ora estesa anche al personale docente, limitando le tradizionali
competenze del dirigente scolastico (art. 396 del Testo Unico) e
quelle dello stesso collegio docenti.
12. Contratto/9: gli effetti del conglobamento
dell'indennità integrativa speciale
Il contratto ha compiuto un'operazione
attesa da anni e destinata a rendere semplificata la struttura
della retribuzione e controllabile la dinamica degli stipendi.
L'indennità integrativa speciale (la cosiddetta scala mobile
dei dipendenti pubblici), corrisposta in misura uguale per i
dipendenti di ciascun settore senza variazioni legate alla
anzianità di carriera, e «congelata» da anni nel suo importo
(una scala immobile, si potrebbe dire), è stata conglobata
nello stipendio, diventando quindi un'unica voce retributiva
indistinta. Gli effetti concreti di questo conglobamento sono
diversi e quasi tutti vantaggiosi per il dipendente, tanto che
c'è da chiedersi se il settore di controllo che dovrà dare
l'ok all'accordo e la stessa Corte dei Conti che dovrà
registrare il contratto saranno completamente d'accordo sulla
scelta. L'effetto maggiore riguarderà, al momento del
pensionamento, l'indennità di buonuscita da corrispondere al
dipendente con il computo del 100% dell'indennità integrativa
speciale anziché del 60% come avviene oggi. Un prof. di scuola
media che va in pensione con 40 anni di servizio andrà a
percepire, grazie a questo conglobamento, circa 7.460 euro di
buonuscita in più. Un effetto negativo riguarderà
l'applicazione, anche all'indennità integrativa, delle
stesse ritenute contributive che gravano sullo stipendio, con
conseguente recupero delle maggiori contribuzioni dal gennaio
2003. Aumenterà la misura del compenso per ore eccedenti
l'orario obbligatorio che attualmente viene calcolato sulla
sola voce stipendiale.
13. Alla ricerca di una soluzione per l'obbligo scolastico
abrogato
La legge di riforma Moratti, all'ultimo
comma dell'ultimo articolo, ha disposto l'abrogazione della
legge n. 9/1999 che aveva innalzato l'obbligo scolastico da
otto a nove anni.
Quell'anno in più, come è noto, è già stato applicato dal
1° settembre 1999 impegnando annualmente circa 45-50 mila
ragazzi che diversamente, dopo la terza media, avrebbero fatto
altre scelte. In questi quattro anni quell'obbligo, anche se
immesso in modo un po' posticcio, ha prodotto l'effetto di
mantenere a scuola migliaia di quei ragazzi che, dopo il primo
anno di superiori, hanno deciso di continuare gli studi.
La riforma intende fare di più, prevedendo un diritto-dovere
della durata di almeno dodici anni, ampliando e ridefinendo il
"vecchio" obbligo scolastico.
Ma la fretta di cambiare è stata una brutta consigliera e
quell'abrogazione tout court rischia di creare fin dal
prossimo settembre un vuoto pericoloso. In assenza di apposita
disposizione di prosieguo dell'obbligo, molti ragazzi che a
gennaio hanno dovuto iscriversi per quel nono anno di obbligo,
liberati dal vincolo per effetto della frettolosa abrogazione,
potrebbero infatti abbandonare (diversi segnali raccolti
confermano questo rischio).
Per far fronte a tale rischio, nei giorni scorsi il ministro
Moratti ha incontrato gli assessori regionali e ha concordato
con loro la possibilità di adottare apposite convenzioni con
ciascuna regione per mettere in atto interventi di mantenimento
e prosecuzione dei percorsi formativi dei ragazzi.
A breve dovrebbe essere resa nota la modalità delle soluzioni
"salva-obbligo".
14. TuttoscuolaMEMORANDUM n. 8/104
Dentro le scadenze della scuola
N. 8/104, 19 maggio 2003
INDICE
19 maggio – Presentazione domanda di trasferimento personale
ATA inidoneo
20 maggio/31 maggio– adozione libri di testo
22 maggio – Integrazione domande graduatorie permanenti
22 maggio - Termine ultimo domande per INCARICHI DI PRESIDENZA
23 maggio - Pubblicazione TRASFERIMENTI docenti SECONDARIA II
GRADO
25-26 maggio - Dopo feste, vacanze e ponti, ancora uno stop alle
lezioni
30 maggio - Borse di studio per AGGIORNAMENTI ALL'ESTERO
31 maggio - Bandi ENAM per l'assistenza scolastica
31 maggio - Termine per iscrizione a CORSI PER ADULTI (differito
al 15 settembre)
3 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale EDUCATIVO
5 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI docenti di SCUOLA
dell'INFANZIA
7 giugno - Presentazione Progetti PON – Misura 6
9 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di SCUOLA
MEDIA
10 giugno - monitoraggio PIANI DELL'OFFERTA FORMATIVA
16 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale ATA
25 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di scuola
ELEMENTARE
19 maggio – Presentazione domanda di trasferimento
personale ATA inidoneoIl Miur, con una nota del 29 aprile
2003, ha segnalato che alcuni CSA (ex Provveditorati) non hanno
rispettato il termine del 30 aprile per assegnare la sede al
personale ATA dichiarato inidoneo, data ultima, questa, per
poter presentare eventuale domanda di trasferimento.
Per questo motivo, solo il personale che alla data del 30 aprile
non abbia ancora ottenuto l'assegnazione di una sede, può
presentare domanda di trasferimento entro 3 giorni
dall'assegnazione della sede; non deve, comunque, essere
superato il termine ultimo del 19 maggio 2003 (settimo giorno
antecedente la data di comunicazione al CED delle domande di
mobilità).
20 maggio/31 maggio– adozione libri di testoEntro la
seconda decade di maggio i Collegi dei docenti, sulla base dei
pareri dei Consigli di classe, devono operare la scelta dei
libri di testo da adottare per l'anno scolastico 2003/04 nelle
scuole secondarie di secondo grado.
Per le scuole elementari e per le scuole secondarie di primo
grado la scelta deve, invece, essere effettuata entro la terza
decade di maggio.
Disposizioni e modalità operative per la comunicazione delle
adozioni effettuate dalle singole istituzioni scolastiche sono
state impartite con la nota Prot. n. 5036 del 13 marzo 2003,
disponibile sul sito www.istruzione.it. Per la gestione
telematica delle adozioni si può consultare anche il sito
www.aie.it
22 maggio – Integrazione domande graduatorie permanentiCon
una nota del 13 maggio scorso, il MIUR ha prorogato fino al 22
maggio 2003 i termini per l'integrazione delle domande di
iscrizione o aggiornamento delle graduatorie permanenti del
personale docente, esclusivamente per coloro che, entro il
termine già fissato del 17 maggio, abbiano prodotto una domanda
incompleta rispetto all'idoneità linguistica o al titolo del
sostegno.
In particolare, possono integrare la domanda gli aspiranti,
laureati in scienze della formazione primaria, il cui piano di
studi possa dare titolo al possesso dell'idoneità
linguistica, relativamente alla lingua straniera studiata.
I docenti che hanno integrato il piano di studi con sei
semestralità nell'area dell'integrazione scolastica
possono, invece, essere inseriti negli elenchi del sostegno
della scuola materna od elementare.
In entrambi i casi, dovrà essere integrata la domanda già
inviata trasmettendo copia delle pagine 1 e 2 del modello 1 e
delle pagine 1 e 3 del modello 2, debitamente sottoscritte e
datate, con l'indicazione che si tratta di
"Integrazione".
22 maggio – Termine ultimo domande per INCARICHI DI
PRESIDENZA
Ultimo giorno per i docenti di scuola secondaria di I e di II
grado per presentare domanda per l'inclusione nelle
graduatorie provinciali relative al conferimento degli incarichi
di presidenza in tutti gli ordini di scuola.
La circolare n. 34 del 3 aprile 2003 del MIUR ha confermato il
contenuto dell'ordinanza dello scorso anno, fissando dal 23
aprile al 22 maggio il periodo utile per l'inoltro delle
domande al direttore generale dell'ufficio scolastico
regionale.
Hanno titolo a presentare domanda di incarico i docenti di
scuola secondaria con anzianità di servizio di almeno cinque
anni prestati con il possesso di laurea.
Non è invece previsto l'accesso agli incarichi di presidenza
per i docenti di scuola elementare e materna, nonostante nei
loro confronti vi siano pronunce favorevoli di TAR e il
riconosciuto diritto a partecipare al concorso ordinario di
reclutamento dei dirigenti scolastici.
I sindacati della scuola hanno protestato per questa nuova
esclusione e hanno avviato una campagna di sostegno per i
ricorsi contro l'esclusione.
23 maggio – Pubblicazione TRASFERIMENTI DOCENTI
SECONDARIA II GRADODopo i rinvii di pubblicazione dei
movimenti riguardanti il personale docente di scuola
dell'infanzia (al 5 giugno) e di scuola elementare (al 25
giugno), quelli relativi al personale docente della scuola
secondaria di II grado sono i primi ad essere pubblicati.
Il movimento, che riguarda sia i trasferimenti di sede sia i
passaggi di ruolo, avranno effetto dal 1° settembre prossimo e
non sono revocabili da parte dei docenti interessati.
25-26 maggio - Dopo feste, vacanze e ponti, ancora uno stop
alle lezioni
Anche se se ne parla ormai da anni, non è ancora giunto il
momento di svolgere le elezioni amministrative in edifici
diversi da quelli scolastici. Ecco, quindi, un nuovo stop per le
attività didattiche, che coinvolgerà buona parte degli
studenti italiani.
Si voterà, fra l'altro, in Valle d'Aosta e Friuli per il
rinnovo dei consigli regionali; a Massa Carrara, Roma, Benevento
e Foggia per i consigli provinciali, in circa 500 Comuni (di cui
97 superiori a 15.000 abitanti) per l'elezione del Sindaco.
Le scuole sedi di seggio rimarranno chiuse dal sabato precedente
le elezioni al martedì successivo, per consentire
l'espletamento di tutte le procedure elettorali e per la
sistemazione e pulizia dei locali.
Qualora i presidenti di regioni e province e i primi cittadini
dei comuni interessati non fossero eletti al primo turno, una
nuova chiusura interesserà le scuole per l'effettuazione dei
ballottaggi (previsti per i giorni 8 e 9 giugno 2003). Poi, il
15 giugno, vi sarà il referendum sull'art. 18.
30 maggio - Borse di studio per AGGIORNAMENTI ALL'ESTERO
Il personale ispettivo, direttivo e docente di ruolo delle
scuole di ogni ordine e grado può richiedere di partecipare a
periodi di studio e di lavoro (generalmente non superiori a 5
giorni) in uno degli Stati membri del Consiglio d'Europa.
Il MIUR, con nota del 20 marzo 2003, ha invitato gli Uffici
scolastici regionali a diffondere presso le istituzioni
scolastiche la Circolare 782/01 che detta norme permanenti per
la richiesta di borse di studio per brevi corsi di aggiornamento
all'estero.
Per accedere ai corsi, finalizzati alla conoscenza dei sistemi
scolastici e dei metodi di insegnamento europei mediante scambi
di idee, informazioni e materiali didattici, occorre possedere
una buona conoscenza, sia attiva che ricettiva, della lingua del
Paese ospitante.
Le domande, corredate da un curriculum e vistate dall'autorità
competente secondo le modalità previste dalla circolare,
dovranno essere inoltrate entro il 30 maggio 2003 alla
competente Direzione scolastica regionale che provvederà ad
effettuare la selezione e a comunicare i nominativi dei
candidati prescelti al MIUR.
31 maggio – Bandi ENAM per l'assistenza scolasticaCome
ogni anno, l'ENAM ha pubblicato nel mese di aprile una serie
di bandi per l'erogazione di fondi in materia di assistenza
scolastica.
In particolare, i bandi riguardano:
- assegni per la frequenza di corsi di istruzione
post-secondaria e corsi di laurea
- borse per la frequenza di corsi di istruzione post-secondaria
e di corsi di laurea
- contributi formativi in favore di orfani ed equiparati e figli
di iscritti portatori di handicap per la frequenza, nell'anno
accademico 2002/03, di corsi di istruzione post-secondaria e
corsi di laurea
- ammissione presso lo "studentato" di Ostia Lido (con
allegato Regolamento della Casa dello studente di Ostia Lido,
Roma)
- contributi per posti in convitti di elezione per la frequenza
della scuola di base e della scuola secondaria di secondo grado.
Gli interessati dovranno produrre domanda presso una delle sedi
territoriali dell'ENAM entro il prossimo 31 maggio. I bandi
completi e i nuovi modelli di domanda per tutte le forme di
assistenza sanitaria e previdenziale (validi a partire dal 1°
maggio 2003) sono scaricabili dal sito www.enamonline.it
31 maggio – Termine per iscrizione a CORSI PER ADULTI
(differito al 15 settembre)La circolare annuale per le
iscrizioni aveva fissato al 31 maggio il termine ultimo per le
iscrizioni ai corsi di istruzione per adulti, finalizzati al
conseguimento di titolo di studio (licenza terza media), che si
svolgono presso i Centri Territoriali Permanenti (CTP).
Con nota prot. n. 1106 del 17 aprile il MIUR ha disposto che il
termine ultimo per tali iscrizioni sia prorogato a tutto il 15
settembre.
Per le iscrizioni ai corsi brevi modulari non viene invece
fissato alcun termine di iscrizione; le date fissate dal
ministero si riferiscono infatti ai corsi di durata annuale, con
particolare riferimento soprattutto ai corsi per lavoratori,
delle cosiddette 150 ore, per il conseguimento della licenza di
scuola media.
3 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale
EDUCATIVOPer il 3 giugno sono previste le pubblicazioni dei
trasferimenti dei docenti di scuola media e del personale
educativo dei convitti.
Dopo il movimento del personale docente di scuola secondaria di
II grado, si compie un altro passo avanti per la sistemazione
del personale per l'anno scolastico 2003-2004.
Mancano ora solamente i movimenti dei docenti di scuola
dell'infanzia e di scuola primaria la cui pubblicazione è
stata rinviata a causa della riapertura delle iscrizioni legate
agli anticipi, nonché quelli relativi al personale Ata.
5 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI docenti di SCUOLA
dell'INFANZIAViene pubblicato il 5 giugno il movimento dei
docenti di scuola dell'infanzia per l'anno scolastico
2003-2004, dopo il rinvio reso necessario per consentire di
coordinare gli assestamenti di organico dovuti alla riapertura
delle iscrizioni per gli anticipi nella scuola elementare.
Il rinvio della riapertura delle iscrizioni per la scuola
dell'infanzia potrebbe determinare un ulteriore differimento
della pubblicazione del movimento.
Per i docenti di scuola dell'infanzia e per quelli della
scuola primaria potrebbe trattarsi dell'ultimo anno in cui il
movimento è consentito liberamente per gli insegnanti. Per
effetto della riforma i docenti avranno l'obbligo di permanere
per alcuni anni nella stessa sede per garantire la continuità
didattica.
7 giugno – Presentazione Progetti PON – Misura 6Il
Programma Operativo Nazionale "La scuola per lo
sviluppo" (PON), attivato con fondi europei, consente di
attivare progetti finalizzati allo sviluppo e all'innovazione
del sistema scolastico per il miglioramento dell'occupabilità
dei giovani e degli adulti del Mezzogiorno (Basilicata,
Calabria, Campania, Puglia, Sardegna Sicilia).
La cosiddetta Misura 6 riguarda il finanziamento di progetti di
Istruzione permanente per gli anni 2003 e 2004, funzionali al
rientro di adulti e giovani adulti nel sistema scolastico e del
loro ingresso, o reingresso, nel mondo del lavoro.
I progetti, da elaborare secondo linee guida scaricabili dal
sito www.istruzione.it/fondistrutturali, devono pervenire alle
Direzioni scolastiche regionali competenti entro le ore 12 del 7
giugno 2003, utilizzando la modulistica e i formulari
disponibili sul sito (si ricorda che è causa di inammissibilità
la mancanza degli estremi della delibera di approvazione del
progetto da parte del Collegio dei docenti e la firma del
dirigente scolastico).
9 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di
SCUOLA MEDIAUn altro tassello della mobilità del personale
scolastico per il prossimo anno scolastico va al suo posto con
la pubblicazione dei trasferimenti dei docenti di scuola media,
prevista, salvo nuova variazione, per il 9 giugno.
La data di pubblicazione, prevista dalla circolare ministeriale
n. 38 dell'11 aprile scorso, ha modificato la precedente
scadenza di pubblicazione.
Nel contempo la medesima circolare ha ridefinito la nuova data
di comunicazione dei posti disponibili al CED per il 19 maggio,
riaprendo conseguentemente i termini per l'eventuale revoca
– entro il 9 maggio - delle domande di trasferimento già
prodotte.
10 giugno – monitoraggio PIANI DELL'OFFERTA FORMATIVALa
Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e l'Indire
hanno concordato di effettuare un monitoraggio della quota
oraria riservata alle istituzioni scolastiche ai sensi
dell'art. 3 del DPR 275/99.
Pertanto, a partire dal 7 aprile e fino al 10 giugno 2003, le
istituzioni scolastiche devono compilare un questionario on-line
(disponibile sul sito www.indire.it/indaginepof) in cui dovranno
essere indicate le modalità di utilizzo della quota oraria pari
al 15% del monte ore annuale.
I docenti che parteciperanno al percorso formativo B del Piano
Nazionale di Formazione sulle tecnologie troveranno un apposito
modulo (il numero 8) dedicato a tale attività di monitoraggio e
potranno esercitarsi sull'uso del programma destinato a
raccogliere i dati della propria scuola.
16 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale ATA
Viene pubblicato il 16 giugno il movimento del personale Ata,
relativamente ai collaboratori scolastici, agli assistenti
tecnici e amministrativi e ai direttori dei servizi generali e
amministrativi.
Oltre al personale che ha chiesto regolare movimento, i
trasferimenti dovrebbero comprendere anche il personale Ata, già
dichiarato inidoneo, che, per effetto della Finanziaria 2003
deve rientrare in servizio oppure chiedere di essere collocato
in pensione.
I termini per la presentazione della domanda di trasferimento e
di pensione erano stati riaperti a seguito dell'intesa
raggiunta tra sindacati e MIUR in data 15 aprile, ed erano stati
fissati al 30 aprile 2003, per consentire al personale
dichiarato inidoneo, non soddisfatto della sede assegnata a
seguito alla stipula del contratto di lavoro presso l'Ufficio
scolastico regionale, di partecipare ai trasferimenti al fine di
conseguire una destinazione più consona alle proprie condizioni
di salute.
25 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di
scuola ELEMENTARE
Viene pubblicato il 25 giugno il movimento dei docenti di scuola
elementare per l'anno scolastico 2003-2004, dopo il rinvio
reso necessario per consentire gli assestamenti di organico
dovuti alla riapertura delle iscrizioni per gli anticipi.
Per i docenti di scuola dell'infanzia e per quelli della
scuola primaria potrebbe trattarsi dell'ultimo anno in cui il
movimento è consentito liberamente per gli insegnanti. Per
effetto della riforma i docenti avranno l'obbligo di permanere
per alcuni anni nella stessa sede per garantire la continuità
didattica.
Con questa pubblicazione dei trasferimenti dei docenti di
elementare si conclude il movimento del personale scolastico per
l'anno 2003-2004.
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