BUONGIORNO,CARI COLLEGHI,E BUON SAN VALENTINO A TUTTI!!!HO UNA
INTERESSANTE PROPOSTA DIDATTICA DA FARVI…
Vi siete mai chiesti se si può insegnare l’amore? No?! Allora non avete
letto Leo Buscaglia…definire l’amore equivale a conferirgli dei limiti,
e a me l’amore sembra infinito!
La scuola dovrebbe avere come funzione primaria quella dell’educazione
morale e sentimentale dei giovani.Credo, infatti, che tale aspetto sia
troppo trascurato rispetto alle altre finalità,lodevoli certo,ma non
altrettanto rilevanti.
A volte osservo i miei alunni e mi assale una paura profonda.E se non
li conoscessi davvero?In fondo il mio rapporto con loro si limita a un
superficiale scambio di battute,a sporadiche interrogazioni,a
spiegazioni più o meno lunghe e interessanti.
Crediamo di conoscere i nostri alunni,cari colleghi,e invece non li
conosciamo affatto.
Perché la nostra azione educativa possa essere efficace, proporrei
allora l’istituzione di un corso d’Amore.Un corso d’Amore???
Sì,proprio un corso d’Amore!Lo so,l’amore è stato totalmente ignorato
dagli scienziati,non è contemplato nei testi di psicologia,sociologia e
antropologia…ma è la forza più grande che possediamo.
In ogni giovane,al di là di ogni retorica,esiste davvero un immenso
potenziale,ma noi insegnanti dobbiamo valorizzarlo,coltivarlo e
lasciare che si trasformi in energia e capacità di donare.
Conosco docenti che insegnano a pensare e operare in un unico modo,da
loro considerato ottimale.
Mi pare ,invece,che, per insegnare ad amare, dobbiamo celebrare
la creatività e il sogno,non intesi come fuga dal reale,bensì come
strumenti per essere perfettamente sé stessi,creature umane
assolutamente uniche e diverse le une dalle altre.
L’opposto dell’amore non è l’odio, bensì l’apatia!
Stimoliamo i ragazzi a manifestare sempre i loro sentimenti.Facciamoli
ridere,piangere,arrabbiarsi,gioire,esultare,indignarsi,sempre col
giusto garbo e il dovuto autocontrollo.Facciamoli parlare e scrivere di
loro il più possibile.Così forse,se si esprimono compiutamente,potremo
conoscerli davvero un po’ meglio!
Abituiamoli ad agire e a sentire in modo umano,cerchiamo di essere
umani noi stessi, perché non possiamo dare ciò che non possediamo.
Buon San Valentino, cari colleghi! E viva l’amore, ”amor ch’a nullo
amato amar perdona…”
Silvana La Porta