U.I.R.
UNIONE INSIGNITI
Ordine al Merito della Repubblica Italiana
Sezione Territoriale di Catania
Comunicato stampa
Nel 1977 all’insegna dell’austerity, per risparmiare e per evitare eventuali ponti vacanzieri, il Presidente del Consiglio Giulio Andreotti ed il Presidente della Repubblica Giovanni Leone hanno firmato la Legge n.54/77 che recita:
“I seguenti giorni cessano di essere considerati “festivi” agli effetti civili: Epifania, San Giuseppe, Ascensione, Corpus Domini, SS Pietro e Paolo. A decorrere dal 1977 la celebrazione della festa nazionale della Repubblica e quella della festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate hanno luogo nella prima domenica di giugno e di novembre. Cessano, pertanto, di essere considerati festivi i giorni 2 giugno e 4 novembre “.
Con la successiva Legge 93/1977 viene deliberato che le festività soppresse pososno essere godute durante l’anno con i famosi sei giorni, non cambiando nulla da un punto di vista economico.
Dopo 9 anni nel 1985, il presidente del Consiglio, Bettino Craxi, su sollecitazione del Presidente Sandro Pertini, ripristinò la festa dell’Epifania e dopo 24 anni, nell’anno 2000, per iniziativa del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, la data del 2 giugno tornò ad essere considerata “festa nazionale”, riprendendo la solenne manifestazione della sfilata in Via dei Fori Imperiali a Roma.
È rimasta nell’ombra la data del 4 novembre, festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, che si celebra in maniera sommessa, senza grande ufficialità la prima domenica di novembre.
L’Associazione fondata da Pasquale Trabucco per il ripristino del 4 novembre come festa nazionale, ha raccolto negli anni positivi consensi e plausi dai Presidenti del Consiglio dei Ministri, Draghi e Conte, dagli interventi alla Camera dei Deputati ed al Senato, ma ancora non è stata formalizzata alcuna legge che impegna e sancisce il ricordo e la memoria della fine della quarta e ultima guerra dell’indipendenza italiana e quindi il coronamento del nostro Risorgimento, rendendo così doveroso omaggio ai 650.000 Caduti della Grande Guerra e ai Ragazzi del ‘99 che hanno immolato la loro vita per la Patria.
Purtroppo, oggi la parola “Patria” è stata dichiarata di “serie B” e viene sostituita dal termine “Paese”, ed anche se iniziano entrambe con la lettera “P” non sono sinonimi.
Il cammino di 1750 Km che Pasquale Trabucco ha percorso nel 2018 dalle rocce dolomitiche di Predoi, in provincia di Bolzano, al sole e al mare di Sicilia, fino a Capo Passero, in provincia di Siracusa, sostando presso i Monumenti ai Caduti incontrati lungo il percorso, è stato un gesto coraggioso che merita attenzione e testimonia il reale attaccamento ai valori della Patria e il vivo sentimento di appartenenza alla Comunità nazionale.
“Tutti i grandi pensieri sono concepiti mentre si cammina” scrive Friederich Nietzche e nel volume “L’ombra della vittoria - Il fante tradito”, pubblicato in occasione del Centenario del Milite Ignoto, l’ufficiale di fanteria Pasquale Trabucco racconta questa affascinante esperienza.


L’Unione Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica, che custodisce i valori e i simboli della Repubblica, ha organizzato a Catania, promosso dal Cav. Uff. Attilio Leogrande, un incontro con l’Autore, presso l’Istituto Valdisavoia, introdotto dal saluto del Presidente Gr. Uff. Giuseppe Adernò, del consigliere nazionale, delegato per la Sicilia, Cav. Pietro Bongiovanni e dal direttore dell’Istituto prof. Licciardello.
I partecipanti hanno molto apprezzato e condiviso il messaggio di Trabucco in particolare l’Associazione Nazionale Volontari di Guerra di Catania, con il presidente Marco Dolci che ogni anno promuove ed anima la manifestazione del 4 novembre , l’omaggio ai Caduti, e quest’anno con particolare solennità ha celebrato la data del 24 maggio, a centodieci anni dal 1915.
Il Comm. Raffaele Pisani, che ha conosciuto ed assistito E.A Mario, autore napolitano della canzone del Piave, ha comunicato l’esperienza di amor patrio e consegnato copia del testo autografo dell’inno che è stato anche inno nazionale prima di “Fratelli d’Italia”.
A conclusione degli interventi anche della dirigente dell’Istituto, Anna Maria Di Falco è stata consegnata una targa ricordo al “fante “ Pasquale Trabucco.


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