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novembre 2024
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Pensioni: Cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2021 - Trattamento di quiescenza e di previdenza. Indicazioni operative. D.M. 12 novembre 2020 n. 159. |
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Pubblicazione circolare MI n. 36103 del 13/11/2020
- DM 159
del 12/11/2020 - Tabella requisiti
Allegati:
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ct.usr.sicilia.gov.it
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Pensioni: CISL SCUOLA CATANIA - Consulenza in pillole - Oggi parliamo di: Ricostruzione di carriera SECONDA PARTE |
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Pensioni: CISL SCUOLA CATANIA - Consulenza in pillole - Oggi parliamo di: Ricostruzione di carriera. PRIMA PARTE |
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Pensioni: È fatta su accordo Ape per lasciare il lavoro fino a 43 mesi prima con l’assegno ridotto del 25%. Anief: l’insegnamento tra le professioni usuranti |
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Sul testo
definitivo si potrebbe chiudere domani: per i nati tra il 1951 e il
1954 che aderiranno, si prospetta un assegno di quiescenza lontanissimo
rispetto a quello percepito dagli attuali pensionati che hanno versato
persino meno contributi. La riforma Fornero, infatti, introducendo il
contributivo, ne ha già ridotto la consistenza di oltre il 20%. La
restituzione dei tre anni e 7 mesi di “scivolo” farà ‘dimagrire’ la
pensione di un’altra percentuale simile: per ogni anno d’anticipo
pagherà il 5% o il 6% dell'assegno, da restituire in 20 anni. Se si
utilizza appieno lo strumento, andando via 3 anni e 7 mesi prima, la
quota oscillerà tra il 15% e il 18%. Vi è, poi, l'interesse alla
banca e il premio assicurativo anti-premorienza; si arriva a togliere,
quindi, un altro 20-25%...
Anief.org
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Pensioni: Pensioni, piano da 1,5 miliardi di euro |
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600 milioni
destinati ad Ape e circa 1 miliardo per 14ma, ricongiunzioni,
lavoratori precoci e attività usuranti // Crescita congelata e conti in
crisi
ROMA - Da alcune settimane i tecnici del Governo stanno studiando
diverse opzioni sulle pensioni, nel rispetto del tetto prefissato di
1,5 miliardi di euro, come maggiore spesa previdenziale.
Della somma prefissata, 600 mln/euro sarebbero destinati al varo
dell’Ape, l’anticipo pensionistico finanziato con prestito bancario
assicurato e rimborsato in 20 anni, gestito dall’Inps, tutto il resto,
andrebbe a finanziare le altre misure:...
Ceripnews.it
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Pensioni: Ecco la 'crescentizzazione', nessun contributo pensionistico col Jobs Act |
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Abbiamo
studiato la legge sul lavoro del governo e ci appare incredibile e
gravissimo che per tre anni i neoassunti non abbiano contributi
pensionistici. La legge prevede che i datori di lavoro per 36 mesi non
li versino, ma prevede anche che lo stato non li integri. Quindi nulla,
zero, niente. I giovani lavoreranno, ma non matureranno un giorno ai
fini pensionistici, se poi dopo tre anni verranno mandati a casa e
ricominceranno a lavorare per altri tre anni da un'altra parte,
ricominceranno pure a non avere alcun contributo e gli anni passeranno.
Il governo chiama questa situazione "tutele crescenti", a noi questa
"crescentizzazione" sembra il contrario di qualunque crescita e dello
stato di diritto. In questo quadro l'idea di non far lavorare i
maggiorenni in forma retribuita per far lavorare gratuitamente i
minorenni, come ideato dal ministro Poletti, si iscrive nello stesso
progetto liberista.
Davide Rossi
segretario generale SISA
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Pensioni: insegnanti ‘quota 96′, se una svista può costare sette anni |
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Circa 4mila
lavoratori della scuola, nati nel 1951 e 1952,
furono esclusi dal diritto maturato di andare in pensione, nonostante
nel dicembre 2012 ne avessero i requisiti: o 61 anni di età e 35 di
contributi; o 60 anni e 36 di contributi. Sono i Quota 96, gli “esodati
della scuola”, tra le principali vittime della riforma delle pensioni
targata Elsa Fornero (quella che – interrotta dalle lacrime – non
riuscì a pronunciare la parola “sacrifici”. E poi si è visto come è
andata).
La riforma Fornero, scattata l’1 gennaio 2012 (in estate Profumo
avrebbe bandito il concorso “storico”, quello che avrebbe “svecchiato”
la scuola italiana), ha tenuto fuori quei lavoratori per un errore. In
conseguenza della specificità della scuola, infatti, che distingue
l’anno scolastico dall’anno solare, è possibile andare in pensione
esclusivamente nel giorno del 1 settembre, pur avendo maturato i
requisiti in precedenza. La conseguenza di questo svista da dilettanti
allo sbaraglio sta costando e costerà alle vittime dai 2 ai 7 anni di
permanenza ulteriore.
Facciamo un salto in avanti...
Marina Boscaino
Ilfattoquotidiano.it
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Pensioni: L'immortale Kafka e il suo compare Orwell |
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Un luogo sarebbe
stato congeniale a Kafka più di ogni altro, sarebbe stato per lui fonte
di mostruosa e immortale ispirazione: la scuola italiana. In questo
periodo si vivono dei drammi farseschi o delle farse drammatiche, di
certo siamo in pieno Kafka. Ahimè ora uscirò dalla letteratura e
piomberò nella scuola italiana: polverosa, farraginosa e povera.
C'è un drappello di circa 4000 insegnanti che ha maturato, secondo la
legge, i requisiti per la pensione, anche seguendo le restrizioni
dell'infausta legge Fornero. Ma c'è un piccolo cavillo tecnico: i
docenti per motivi legati all'anno scolastico sono gli unici che vanno
in pensione non a dicembre ma a settembre e dunque sono gli unici
lavoratori ad essere stati esclusi da quella finestra di pensionamento,
nonostante ne avessero ogni diritto.
Quindi ecco Kafka, quando la burocrazia, ignorante, prende il
sopravvento sulla persona.
Maria Rosa Panté - Personaedanno.it
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Pensioni: Una delegazione dei comitati Quota96, QUOTA 96 Cob as e Comitati Precari incontra il direttore generale del MIUR dott. Luciano Chiappetta |
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L’incontro al MIUR,
richiesto dai partecipanti alla
manifestazione di ieri 7 agosto a Monte Citorio, ha
avuto luogo, oggi 8 agosto.
La delegazione costituita da Venere Anzaldi e Rosa
Anna Saporetti per Q96 e da Chiara delegata dai
comitati precari, è stata ricevuta dal Dott. Chappetta, il quale è
stato possibilista sul recupero
dell'emendamento soppresso al Senato, nel prossimo
decreto scuola, che come annunciato da Renzi
andrebbe varato entro la fine di Agosto.
Secondo Chiappetta i tempi tecnici, per andare in pensione già da
quest'anno scolastico, ci sono.
Ha, infatti, citato una norma legislativa che consente di sostituire
gli insegnanti entro 20 giorni
dall'inizio delle lezioni, e ci ha spiegato che il
Ministro di concerto con l'INPS è in grado nell'arco di
trenta giorni di espletare le procedure tecniche necessarie, sia per il
pensionamento che per
l'assunzione dei precari, perché i posti che si rendono disponibili
entro il 31 ottobre vanno ad
incrementare il turnover dell'A.S. 2014-2015.
Venere Anzaldi
e Rosa Anna Saporetti
Quota96.wordpress.com
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Pensioni: Pubblica amministrazione, dl Madia è legge. Renzi: 'Ora delega e decreti attuativi' |
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Sì definitivo
dell’Aula della Camera al decreto legge sulla Pubblica amministrazione.
I voti a favore sono stati 303, 163 i contrari, 9 gli astenuti.
Superato il caso della " quota 96"
per 4.000 insegnanti, rimandato
a
fine mese con un provvedimento ad hoc, il decreto sulla riforma
della
Pa ottiene anche il via libera della Camera e viene convertito in
legge. ”Il decreto @mariannamadia è legge. Adesso sotto con la delega e
i decreti Attuativi #lavoltabuona”, ha scritto il premier Matteo Renzi
su Twitter. Si tratta di una prima parte della riforma della pubblica
amministrazione, voluta da Renzi, ma “il cuore della riforma”, come ha
detto il ministro Marianna Madia nei giorni scorsi, sta nel disegno di
legge delega che verrà discusso in Senato da settembre. Il testo,
approvato oggi, tra le principali novità prevede per i dipendenti
pubblici la mobilità obbligatoria fino a 50 chilometri di distanza
dalla sede di appartenenza; rimodulazione del turn over, che diventa
più flessibile, per il quinquennio 2014-2018.
Redazione - Il Fatto Quotidiano
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Pensioni: Ennesima e insopportabile truffa nei confronti dei Quota96. Le promesse e gli inganni del governo Renzi. Difendono ancora la famigerata riforma Fornero |
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Ennesima e
insopportabile truffa nei confronti dei Quota96 quella annunciata ieri
dal governo Renzi, inarrivabile nel promettere, ingannare e non
mantenere, ennesima beffa a cui sono sottoposti i 4.000 lavoratori
della scuola Quota96 (nati nel 1951 con 35 anni di contributi, oppure
nel 1952 con 36 anni, o con 40 anni senza limiti di età al 31 dicembre
2012), pensionandi obbligati dalla folle riforma Fornero a rimanere al
lavoro coatto fino a sei-sette anni in più del dovuto. E la
beffa/truffa frustra anche le attese dei precari/e sui 4.000 posti che
si sarebbero resi disponibili. Dopo tre anni di iniziative e di lotte,
quando ormai sembrava vicina la sacrosanta uscita dal lavoro, dopo un
improvviso attacco da parte di Cottarelli, uomo del Fondo Monetario
Internazionale, supportato da alcuni giornalisti incompetenti e di
regime ...
cobas.comitati.di.base.scuola@gmail.com
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Pensioni: Riforma Pa: via soglia 68 anni pensioni d'ufficio e sblocco pensionamenti scuola |
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L'emendamento sulla
'quota 96' non c'entrava nulla con la ratio della riforma della P.A e
quindi è stato giusto toglierla dal decreto. E' l'opinione di
Matteo Renzi che sulla scuola, però, a quanto si apprende, prepara un intervento a fine
agosto, assai più ampio come platea del perimetro dei 4mila
insegnanti coperti dalla 'quota 96'. L'Aula del Senato approva il
parere favorevole della Commissione Affari Costituzionali del Senato
sui presupposti di costituzionalità del dl P.A. E' previsto per le 20
l'avvio della discussione generale in Aula.
La commissione Affari Costituzionali del Senato ha licenziato il testo
del decreto legge sulla Pubblica amministrazione, inserendo 4 modifiche
rispetto al provvedimento uscito dalla Camera. Si tratta degli
emendamenti del governo. Le proposte emendative presentate
dall'esecutivo sono quindi passate tutte, ci sono anche l'abolizione
del pensionamento d'ufficio per professori universitari e primari a 68
anni, il ritorno alle penalizzazioni per chi esce a 62 anni e
l'eliminazione dei benefici per le vittime del terrorismo. La
Commissione ha dato anche l'ok al mandato al relatore.
Ansa.it
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Pensioni: Pensioni: uscite anticipate dei professori, la Ragioneria boccia la norma |
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Non è solo il
commissario Cottarelli a dire no alla deroga per il pensionamento
anticipato dei 4.000 prof approvata la settimana scorsa dalla Camera
all’interno del decreto di riforma della pubblica amministrazione.
C’è una bocciatura ancora più rilevante, che porta il timbro della
Ragioneria generale dello Stato: coperture insufficienti, perché così
come è formulata la norma non è in grado di «assicurare il rispetto dei
4.000 soggetti». Stop della Ragioneria anche per l’altra deroga alla
riforma Fornero: l’eliminazione delle penalizzazioni per l’accesso alla
pensione anticipata per chi matura i requisiti entro il 31 dicembre
2017.
Giusy Franzese - Ilmattino.it
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Postato da Redazione Lunedì, 04 agosto 2014 07:45:00 (4606 letture) (Leggi Tutto... | 4813 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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