Top Five Mese |
ottobre 2024
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INVALSI: Degli esami e dell'Invalsi |
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E' difficile
sperare che della scuola nei media si possa parlare con giudizio e
razionalità sulla base di una profonda e adeguata conoscenza della sua
realtà, dei suoi meccanismi, della sua cultura, delle sue finalità e
anche del suo personale. Se ne parla come di un mondo modesto e
bizzarro in balia di se stesso, sempre pronto a scandalizzare per
quello che vi succede platee affollate di immancabili censori ora per
l'incuria delle sue strutture, ora per la supposta imperizia dei
docenti, ora per l'incorreggibilità degli studenti, ora per
l'arretratezza dei curricoli, ora per l'avversione al mondo aziendale.
Non poteva sfuggire per questo genere di letteratura l'occasione
offerta dalla stridente differenza tra i dati emersi nell'ultima
indagine INVALSI e quelli riscontrati negli esami di maturità appena
conclusi.
Nelle regioni del Sud, nelle quali gli studenti dell'ultimo anno
nell'indagine INVALSI avevano denunciato preoccupanti carenze in
discipline come Inglese, Matematica e Italiano, si è avuta agli Esami
di Stato la maggioranza dei voti alti (cento e lode e cento) ottenuti
in tutta Italia. ll dato in sé muove a sorriso, pensando al fatto che
la nuova versione degli esami era stata pensata proprio per evitare che
puntualmente la maggior parte dei voti alti venisse dalle scuole
meridionali... E allora quali dati sono affidabili sulla preparazione
degli studenti?
Raimondo Giunta
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INVALSI: Povera scuola pubblica laica statale |
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Ho
sbirciato nel sito dell’Associazione Nazionale Presidi (che poi non
sono più presidi dal 2000 ma dirigenti scolastici).
Mi ha colpito un periodo del comunicato stampa in risposta al Decreto
milleproroghe, ovviamente non sono d’accordo ma lo pubblico per farvi
comprendere come questi signori sono lontani dalla realtà...
[...] Un eventuale differimento dell’obbligo di partecipazione al test
INVALSI e all’alternanza scuola-lavoro, sarebbe un evidente segnale
negativo e ridarebbe fiato agli oscurantisti, sempre diffidenti del
progresso” dichiara Antonello Giannelli, Presidente dell’ANP.
Paolo Latella
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INVALSI: Scuola, al via i test Invalsi per oltre due milioni |
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Ancora 24 ore e
per i primi 1,1 milioni di alunni, quelli della scuola primaria,
mercoledì 3 maggio, scatteranno i consueti test Invalsi: si partirà con
le domande d’italiano, seguite, solo per gli studenti di seconda
primaria, da una prova di lettura della durata di due minuti. Il giorno
5 si replicherà con la matematica; per poi proseguire il 9 maggio con i
543mila ragazzi di seconda superiore, e chiudere il 15 giugno con i
571mila studenti di terza media (per loro è l’ultimo anno in cui
l’Invalsi fa parte dell’esame di licenza). Complessivamente, anche
quest’anno, si cimenteranno con i test oltre 2,2 milioni di alunni,
sparsi in quasi 24mila istituti (poco più di 116mila classi). L’Invalsi
invierà osservatori esterni in...
Claudio Tucci
Ilsole24ore.com
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INVALSI: Contro i quiz Invalsi, la legge 107 e gli otto decreti attuativi, sciopero della scuola il 3 maggio (Primaria e Media di primo grado) e il 9 maggio (Media Superiore) |
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Dal quadro
generale degli otto decreti attuativi della legge 107 - approvati
definitivamente il 7 aprile dal Consiglio dei Ministri e contro i quali
abbiamo effettuato con successo lo sciopero generale del 17 marzo -
emerge la centralità attribuita ai quiz Invalsi nella valutazione delle
scuole, degli studenti e dei docenti. Nella Scuola Primaria essi
svolgono rilevazioni nazionali nelle classi seconda e quinta, che
costituiscono parte prioritaria di tale valutazione. Nella Scuola Media
le rilevazioni, che riguardano italiano, matematica e inglese nella
classe terza, dal prossimo anno rappresenteranno requisito
indispensabile di ammissione all'esame conclusivo. Nella Scuola
Superiore le prove si svolgeranno nella classe seconda e quinta; e
durante l'ultimo anno gli studenti verranno sottoposti a quiz in
inglese, italiano, matematica, i cui esiti saranno riportati all'esame
di Maturità - per essere ammessi al quale è indispensabile aver svolto
i quiz - in una specifica sezione del curriculum. Infine, per quel che
riguarda l'Università, i risultati Invalsi potranno essere decisivi per
l'accesso alle facoltà.
Piero Bernocchi portavoce
nazionale COBAS
Stefano d'Errico
segretario nazionale UNICOBAS
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INVALSI: Perché i test Invalsi sono contestati? Perché sono figli di una realtà remota |
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Un professionista
conosce e applica principi e regole, tra cui:
Il controllo [feed-back] è il timone di un sistema, essenziale per il
suo governo.
Il controllo consiste nella capitalizzazione delle informazioni
contenute negli scostamenti risultati attesi .. risultati rilevati.
L'esplicitazione e la condivisione degli obiettivi tra gli attori di
un'organizzazione sono la condizione necessaria per la costituzione di
efficaci punti di controllo. La dirigenza Miur vive in un'altra
dimensione. Le analisi condotte per interpretare il rifiuto dei test
Invalsi
introducono la problematica: le presunte motivazioni dei docenti sono
il principale oggetto dell'indagine. La visione d'insieme è
sacrificata: i madornali errori commessi dai
massimi organi dello Stato sono fuori scena.
Enrico Maranzana
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INVALSI: Le prove INVALSI: un’opportunità per crescere |
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Nel mese di maggio
le scuole vivono l'intensa esperienza delle prove Invalsi, momento
atteso e temuto, desiderato e contrastato, spesso motivo per scioperi e
alzata di scudi oppositivi.
Secondo alcuni operatori scolastici le prove sono "uno dei tanti
strumenti che si possono eventualmente utilizzare nella scuola per
valutare gli alunni"; a seconda dei casi, delle classi, dei contesti
socio-culturali territoriali. Come afferma Reginaldo Palermo su "La
Tecnica della scuola, "possono essere utili, possono non servire a
niente, a volte sono anche dannose! Ma purtroppo nei nostri
istituti questo tipo di dibattito è del tutto assente". Da una parte
alcuni sostengono che in questi anni è stato dato eccessivo peso alle
prove Invalsi in sede didattica, altri , come scrive Ninni Bonacasa,
direttore di Ceripnews, le considerano delle "provettine",
giudicando "patetico che docenti e Ds, in questi giorni si sbraccino
oltre ogni misura, per il buon esito delle stesse, peraltro raccontando
anche "storielle" sulla valutazione a genitori impreparati e, quindi,
non competenti".
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
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INVALSI: Dopo lo sciopero del 24 la Giannini trema: gravissimo atto antisindacale: rinviati i test Invalsi |
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Renzi e la
Giannini, sino a giovedì prossimo, dichiaravano baldanzosi di non
temere gli scioperi della scuola. Ma già Venerdì hanno avuto una bella
lezione con lo sciopero Unicobas, Anief, Usb e del resto del
sindacalismo di base: gliel’hanno data le scuole chiuse per sciopero ed
i docenti e gli ata in corteo a Roma (e non solo). Oggi il Presidente
dell’Invalsi rinvia le prove nella Primaria dal 5 al 6 Maggio (e quelle
previste per il 6 al 7). Ma allora gli scioperi non fanno più ‘ridere’
il Presidente del Consiglio! La Giannini, da parte sua, dando esempio
di enorme viltà politica,
‘commissiona’ all’Invalsi, che non è parte datoriale, un gravissimo
intervento impositivo sul lavoro dei docenti operato appunto senza
titolo alcuno da un Ente terzo. Un intervento che nega alla radice
persino il presupposto stesso della
‘autonomia’ scolastica: basti pensare a quegli istituti comprensivi che
hanno disposto viaggi di istruzione o altre iniziative per la data del
7 Maggio o, il 6 di Maggio, per le classi non interessate ai test di
matematica, oggi rinviati al 7 e sostituiti da quelli di italiano.
Stefano d’Errico
Segretario nazionale
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INVALSI: Invalsi & omertà: lo sfruttamento di manovalanza intellettuale nelle scuole |
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L'Invalsi nei
giorni scorsi ha pubblicizzato il suo "rapporto annuale", tutti media
ne hanno parlato dimenticando che questa entità che ha sede a Frascati
(Roma) vanta un triste primato, è l'unico ente pubblico in Europa che
grazie ad un generale clima intimidatorio che si è creato nelle scuole
italiane nei confronti dei docenti, riesce a svolgere la sua attività
principale, i quiz a crocette propinati agli studenti, grazie al fatto
che viene reclutata, per il tramite di una stragrande maggioranza di
dirigenti scolastici, talvolta conniventi o silenti, manovalanza
intellettuale senza essere pagata. La legge dice che si tratta di
"attività ordinaria d'Istituto", ma l'incombenza di svolgere gli
adempimenti connessi (diversi dalla distribuzione ai ragazzi e dalla
correzione) dovrebbe essere dei dipendenti dell'Invalsi, i cui gestori
pur sparlando di valutazione dei docenti e delle scuole danno il
cattivo esempio, visto che il lavoro che tocca alla loro istituzione
viene coattivamente scaricato su gente costretta a farlo per evitare
gravi ritorsioni.
Salvatore Pizzo, coordinatore
Federazione Gilda Unams Parma
gildaparma@gmail.com
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INVALSI: Ancora una volta l’opposizione ai quiz Invalsi ha avuto modo di manifestarsi |
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Non si
tratta solo dei docenti più
accorti nel rifiuto di piegare la didattica ad un allenamento ai quiz,
e partecipi di un’idea di scuola in cui creatività, cura delle capacità
critiche, trovino lo spazio per esprimersi;
non soltanto di genitori che
alla buona qualità della scuola pubblica tengono e che, come rileva il
recente Rapporto sulla scuola a cura della Fondazione Agnelli, “in
alcune scuole hanno guidato la fronda contro la sperimentazione”;
si tratta anche di studenti
che sono scesi in campo contro l’idea d’esser considerati oggetto di
valutazione di “competenze” che non hanno a che fare e vedere con la
qualità delle loro “intelligenze multiple” e non vogliono sentirsi
“clienti” della scuola resa azienda, ma soggetti del proprio presente.
Tutto ciò è il segno che l’opposizione ai quiz Invalsi non poggia sul
timore, presunto da analisti frettolosi e interessati, dei docenti
d’esser valutati, semmai invece sulla critica dell’idea farlocca della
valutazione “oggettiva”.
Assemblea No Invalsi di Milano
invalsi@anche.no
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INVALSI: Invalsi, il Ministero risponde ad un'interrogazione negando l'esistenza di atti forniti in precedenza dalla stessa Amministrazione Scolastica |
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La Gilda
fornisce le prove fotografiche! In Commissione Istruzione alla
Camera il Miur ha fornito la risposta ad un'interrogazione presentata
dall'On. Ivan Catalano (Gruppo Misto), relativa ad un episodio avvenuto
nei mesi scorsi in provincia di Parma, di cui si è reso protagonista
l'Invalsi:
a seguito di un accesso agli atti amministrativi compiuto dalla Gilda
in un istituto comprensivo parmense, veniva confermata quella che prima
era solo una voce, ovvero che i preposti dell'ente di ricerca che ha
sede a Frascati, invitano i dirigenti scolastici a fare in modo che le
scuole aderiscano al progetto "Valutazione e Miglioramento" senza la
necessaria delibera del collegio dei docenti.
Un dirigente scolastico in sede di accesso agli atti ci ha fornito una
comunicazione giunta da una preposta dell'Invalsi, che alleghiamo,
nella risposta il Miur sostiene di non avere " elementi di riprova a tal riguardo".
gildaparma@gmail.com
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Postato da Redazione Sabato, 17 maggio 2014 07:45:00 (5139 letture) (Leggi Tutto... | 3313 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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INVALSI: Il 13 maggio scioperiamo e boicottiamo i quiz Invalsi insieme agli studenti. A Palermo manifestazione a piazza Politeama, ore 9.30 |
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Per chi non lo
sapesse Anna Maria Ajello è da poche settimane la neo-presidente del
carrozzone Invalsi, dopo una furiosa lotta interna tra gli aziendalisti
della Fondazione Agnelli e l’apparato ministeriale, conclusasi, pare,
con la vittoria di questi ultimi, accusati dai primi di aver sbagliato
tutto nella gestione dei quiz e nel rapporto con i docenti. Il 6 maggio, durante la prima giornata di sciopero dei Cobas nella
scuola dell’infanzia ed elementare, la presidente invalsiana,
intervistata da Flavia Amabile, ha posto una lapide sul sepolcro della
sua "creatura", con questa scritta: " Ho
provato a leggere le domande del test di seconda elementare, in alcuni
casi ho dovuto leggerle due volte prima di capire la domanda. Non è
ammissibile, non si possono effettuare le prove sulla base di tranelli
o furbizie".
Cobasscuolapalermo.wordpress.com
cobas.pa@libero.it
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Postato da Redazione Lunedì, 12 maggio 2014 08:00:00 (5881 letture) (Leggi Tutto... | 4717 bytes aggiuntivi | Voto: 4) |
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INVALSI: La scuola italiana che ha paura di farsi valutare |
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Come da copione,
le proteste: Cobas in piazza a Roma davanti alla sede del ministero
dell’Istruzione, la scuola elementare Morosini di Milano dove gli
insegnanti hanno scioperato facendo saltare le prove a tutti i bambini
della seconda elementare. Come da copione, le polemiche: davvero si
arriverà come sostiene la ministra Stefania Giannini a usare i test
Invalsi come parametro per la revisione del contratto e dello stipendio
degli insegnanti? O invece si cambierà di nuovo il test per renderlo
meno complicato, come ha annunciato la presidente dell’Istituto di
valutazione Anna Maria Ajello, che dichiara che « chi sostiene che i test servano a valutare
gli insegnanti irrobustisce solo le critiche perché servono per
valutare le competenze dei ragazzi»?
Ieri è stato il primo giorno delle prove Invalsi: si fanno in seconda,
quinta elementare e seconda superiore, i ragazzi di terza media
sosterranno invece il test insieme all’esame finale a giugno.
Gianna Fregonara - Corriere della Sera
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INVALSI: Perchè lo sciopero contro l'Invalsi: 7 maggio (primaria) ed il 13 (superiori) si replica |
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Ormai sappiamo
come vengono usate dal Miur le prove Invalsi. La superficialità ed il
nozionismo di origine anglo-
sassone, l'inadeguatezza dei test ai programmi ed alla metodologia
italiana, l'unificazione dei risultati con quelli delle
scuole private (che, da sole, ci fanno perdere venti posti nelle
comparazioni con l'estero), tutto ciò serve a dimostrare il
presunto "sfascio" della scuola pubblica. La propaganda di qualche
editorialista "laudator temporis acti", spiana la
strada al sistema de-meritocratico che volevano la Gelmini e Brunetta,
per imporre valutazioni burocratiche atte ad
incidere sulla busta paga dei docenti. Con la macchina ispettiva
(peraltro oggi completamente latitante) ed il "bipartizan" Indire,
l'Invalsi è uno dei tre pilastri
pensati per "disciplinare" la scuola e traghettarla verso il sistema
retributivo "a fasce". Per la casta burocratica (e
sindacal-concertativa), non tener conto dello specifico delle scuole e
dei quartieri, imporre prove identiche anche per i
diversamente abili servirebbe a stabilire la ‘qualità’ dei docenti, per
identificare chi pagare di meno ancora del, già
imposto, più basso salario europeo e mettere alla gogna su internet.
Stefano d'Errico - Segretario
nazionale Unicobas Scuola
unicobas.rm@tiscali.it
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INVALSI: Test Invalsi 2014, al via il 6 maggio le prove per 2 milioni di studenti |
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Prove Invalsi al
via dal prossimo 6 maggio per oltre 2 milioni di studenti. Un momento
di verifica che serve ad accertare i livelli di apprendimento e le
competenze degli alunni in due ambiti fondamentali: Italiano
(comprensione della lettura e grammatica) e Matematica. Ogni anno le
rilevazioni dell’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema
Educativo di Istruzione e Formazione (Invalsi) offrono a ciascuna
scuola dati che possono essere utilizzati come strumento di riflessione
e miglioramento, poiché forniscono il paragone con un campione
rappresentativo a livello regionale e nazionale. Nel 2013, spiega il
Miur, tutte le scuole hanno partecipato alla rilevazione e il 71% degli
istituti ha utilizzato il Rapporto restituito a settembre dall’Invalsi
con le analisi relative alle proprie classi. Un numero in costante
crescita: le prove hanno superato, a quattro anni dalla loro
introduzione a regime, gran parte delle iniziali diffidenze registrate
nella comunità scolastica.
ilfattoquotidiano.it
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Postato da Redazione Lunedì, 05 maggio 2014 08:00:00 (4652 letture) (Leggi Tutto... | 5805 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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INVALSI: Scuola, dal 6 maggio al via le prove Invalsi - Oltre 2 milioni gli studenti coinvolti |
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Prove Invalsi
al via dal prossimo 6 maggio per oltre 2 milioni di studenti. Un
momento di verifica che serve ad accertare i livelli di apprendimento e
le competenze degli alunni in due ambiti fondamentali: Italiano
(comprensione della lettura e grammatica) e Matematica. Ogni anno le
rilevazioni dell'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema
Educativo di Istruzione e Formazione (INVALSI) offrono a ciascuna
scuola dati che possono essere utilizzati come strumento di riflessione
e miglioramento, poiché forniscono il paragone con un campione
rappresentativo a livello regionale e nazionale.
Nel 2013 tutte le scuole hanno partecipato alla rilevazione e il 71%
degli istituti ha utilizzato il Rapporto restituito a settembre
dall'Invalsi con le analisi relative alle proprie classi. Un numero in
costante crescita: le prove hanno superato, a quattro anni dalla
loro introduzione a regime, gran parte delle iniziali diffidenze
registrate nella comunità scolastica.
Il calendario e i numeri delle prove ...
Miur
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INVALSI: La Gilda degli Insegnanti di Parma ha formalizzato la rivendicazione di avviare una contrattazione territoriale con l’ente di ricerca Invalsi |
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Da tempo l’ente
di ricerca Invalsi, per il tramite dei dirigenti scolastici, pretende
dal personale della scuola statale delle prestazioni lavorative, anche
se coloro ai quali si rivolge (personale docente ed amministrativo)
non hanno instaurato alcun rapporto di lavoro con esso. Una
formale richiesta è stata notificata al Presidente dell’Invalsi, al
Direttore Scolastico dell’Emilia Romagna, al Dirigente Scolastico
Provinciale di Parma, all’Aran, ai responsabili locali dei partiti
politici della maggioranza di governo e per conoscenza ai dirigenti
scolastici. Purtroppo i docenti spesso vengono minacciati dai dirigenti
scolastici di sanzioni disciplinari le quali, anche se di dubbia
legittimità, per evidenti problemi anche inerenti alle costose spese
legali, non vengono impugnate dagli interessati, costretti così a
subire un’evidente situazione di tipo ricattatorio, che assume aspetti
di maggior gravità visto che avviene all’interno di una pubblica
amministrazione qual è quella scolastica.
gildaparma@gmail.com
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INVALSI: Bando di selezione degli osservatori esterni nell'ambito delle rilevazioni del Sistema nazionale di Valutazione relative all'a.s. 2013-2014. |
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Bando di selezione degli
osservatori esterni nell'ambito delle rilevazioni del Sistema nazionale
di Valutazione relative all'a.s. 2013-2014.In allegato:
Allegato 1 (Bando)
Allegato 2 (Modello di domanda)....
MIUR – USR SICILIA
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INVALSI: INVALSI - Uno schiaffo alla decenza |
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Uno schiaffo alla
decenza: mentre per "risparmiare" si predano gli emolumenti per le
ferie ai docenti precari e agli insegnanti, tutti, si pagano stipendi
da fame che tante volte arrivano anche in ritardo, i gestori dell'ente
Invalsi, messi lì dalla politica, presentano in piano triennale che
prevede 14 milioni di euro l'anno di spesa. In tutto questo tanti,
nelle scuole, vengono costretti a prestare attività professionali a
favore dell'Invalsi sotto la minaccia di sanzioni disciplinari, alle
quali è difficile spesso resistere perché gli avvocati costano e i
dirigenti scolastici, trasformandosi in reclutatori/caporali di
manovalanza intellettuale a costo zero, non sono in grado di opporre la
minima resistenza ad un sopruso che è in evidente contrasto con
qualsiasi principio di diritto del lavoro.
Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com
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INVALSI: L’Invalsi nel paese dell’assurdo |
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La
valutazione del sistema scolastico è una problematica di cui si
dibatte, si dibatte, senza giungere a soluzioni condivise.
Questa nota sostiene la necessità di fondare il monitoraggio delle
attività scolastiche sulla legge, sulla razionalità e sulla dottrina.
Il servizio sanitario nazionale ha deciso di valutare il lavoro degli
ospedali: ha incaricato una squadra di rilevatori per ottenere
sistematiche osservazioni sulla temperatura ascellare dei
cittadini. Per evitare le sanzioni che deriverebbero da
accertamenti negativi ha suggerito l’uso di pomate refrigeranti.
Sorprendente il fatto che gli esperti, i giornalisti, i sindacati non
abbiano colto la miopia strategica dell’accertamento e si soffermino
sulla forma e sull’utilizzo dei termometri, sull’indebita
intromissione, sulle modalità comunicative, sulle ascendenze teoriche,
sulla condanna delle resistenze frapposte ...
Enrico Maranzana
zanarico@yahoo.it
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Postato da Redazione Mercoledì, 27 novembre 2013 07:45:00 (3217 letture) (Leggi Tutto... | 3779 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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INVALSI: No all’addestramento coatto ai quiz Invalsi! Non andremo a farci dire come insegnare dagli Invalsiani e dalle aziende! |
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Contro la
scuola-quiz, boicottare l’Invalsi insieme agli studentiIl varo
definitivo del decreto-legge sulla scuola, pomposamente titolato “ L’istruzione riparte” (ma per
dove?), è stato salutato da un coro di elogi da parte dei sostenitori
della scuola-miseria e della scuola-quiz, che hanno sottoscritto le
valutazioni della ministra Carrozza la quale aveva affermato: “ Dopo anni di sacrifici, di tagli alla
cieca, questo decreto restituisce finalmente risorse e centralità al
mondo dell’istruzione. Sono orgogliosa del lavoro fatto”.
Risorse? Centralità? Ci sono forse massicci investimenti per una
istruzione a cui lo Stato dedica solo l’8,4% della propria spesa contro
una media nell’Unione Europea dell’11%? Per rendere gli istituti
scolastici (gran parte dei quali è a rischio) degni di una scuola di
qualità? Per restituire finalmente salario a docenti ed Ata, che, con i
contratti e gli scatti di anzianità bloccati, hanno perso il 15% del
reddito negli ultimi cinque anni e sono il finalino di coda delle
retribuzioni europee?
Piero
Bernocchi - portavoce nazionale COBAS
carmelolucchesi@libero.it
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INVALSI: I dirigenti delle scuole parmensi invitati a richiedere fondi all’Ente Invalsi |
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La Gilda degli
Insegnanti ha inviato una missiva tutti i dirigenti delle scuole
statali presenti sul territorio della Provincia di Parma, invitandoli a
rivolgersi all’Ente Invalsi (istituzione che si occupa delle
rilevazioni statistiche nelle scuole), affinchè provveda celermente a
farsi carico dei costi
che ogni istituzione scolastica affronta, per svolgere le attività che
questo ente in maniera crescente richiede, senza mai fornire né risorse
umane né economiche. Spiega il coordinatore provinciale della
Federazione Gilda-Unams, Salvatore Pizzo: “ La legge obbliga le scuole a somministrare
agli allievi le discusse schede di quiz a crocette, poi alcune
sentenze, anche se solo di primo grado, hanno sancito che rientra nella
funzione docente la correzione delle stesse, anche se si tratta di
materiali di un ente esterno, ma – aggiunge – negli ultimi anni stiamo
andando oltre, non richiedono più la correzione, ma adempimenti
burocratici, tabulazione di dati, copiatura di risultati, compilazioni
di schede e quant’altro, senza che l’Invalsi si faccia carico di alcun
onere.
gildaparma@gmail.com
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Postato da Redazione Mercoledì, 06 novembre 2013 06:45:00 (3181 letture) (Leggi Tutto... | 3787 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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INVALSI: Test Invalsi: realtà ed apparenze |
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I test Invalsi
hanno evidenziato ancora una volta il reale divario di preparazione
esistente tra studenti ed insegnanti del Sud, rispetto a quelli del
Nord Italia, in contrasto con l’apparenza dei voti assegnati nelle
pagelle.
Per analizzare alcune delle possibili cause psicosocioculturali del
fenomeno, potete leggere il breve saggio su “ Orientamento scolastico-professionale”.
La scelta dei corsi di studio scolastici od universitari si rivela,
spesso, “la scelta della vita”, poiché finisce con il condizionare
positivamente, se essa si rivela giusta, o negativamente, se sbagliata,
il successo o l’insuccesso negli studi stessi e nella futura attività
lavorativa. Essa è importante, particolarmente, in Italia dove, ormai
da alcuni anni, circa il 60-70% delle prime scelte degli studi
universitari si rivelano sbagliate.
Cammarata Salvatore
cammarata.salvatore@yahoo.it
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Postato da Redazione Lunedì, 16 settembre 2013 05:00:00 (4267 letture) (Leggi Tutto... | 9876 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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INVALSI: Tutti dieci ma l'Invalsi le rovina il voto finale |
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La lettera di denuncia di una prof per quanto accaduto ad una sua alunna durante gli esami di terza media - Pubblico questa lettera che pone un interrogativo molto diffuso fra gli insegnanti delle scuole medie: è giusto affidare una consistente quota della valutazione dei ragazzi alla prova Invalsi così com'è strutturata ora? ------------------------------------------------------- Al Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini Al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza Onorevole Presidente, Onorevole Ministro, sono un'insegnante di scuola secondaria di primo grado e Vi scrivo perché si è compiuta un'ingiustizia alla quale non avrei mai voluto prendere parte e che si ripeterà uguale a se stessa se Voi, Voi Uomini e Donne dello Stato non porrete rimedio ... Lastampa.it Flavia Amabile
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INVALSI: Richiesta di incontro al Pd di Parma, chiariscano la posizione che hanno sull’Invalsi |
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Il Coordinamento
Provinciale della Gilda – Unams ha chiesto un incontro ufficiale al
segretario provinciale del Pd, ai parlamentari locali dello stesso
partito e all’esponente locale Giovanni Brunazzi, per conoscere quali
sono le determinazioni e le posizioni del Partito Democratico in merito
ai comportamenti assai anomali che l’ente Invalsi sta assumendo sul
territorio parmense, richiedendo prestazioni professionali al corpo
docente senza nemmeno avere avviato una contrattazione che disciplini
questi oneri. Attività che vengono unilateralmente richieste al
personale scolastico che fino a prova contraria non è dipendente
dell’Invalsi.
gildaparma@gmail.com
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Postato da Redazione Venerdì, 12 luglio 2013 06:30:00 (3670 letture) (Leggi Tutto... | 2289 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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INVALSI: Il regolamento Invalsi .. un obbrobrio |
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“ Se son rose fioriranno” scrive Maurizio
Tiriticco per “riavviare la cultura della valutazione abbandonata da
oltre un decennio” [Dell’Invalsi o del grande fratello]. Le
rose, arbusti rustici, capaci di vivere anche in ambienti avversi,
mostrano la pienezza dei loro caratteri solo se collocate in terreni
sapientemente preparati e liberi da malerba. Fuor di metafora: la
problematicità della valutazione del servizio scolastico
deriva dalla confusione generata dall’affastellarsi di
disposizioni contrastanti e dalla mancanza d’una visione sistemica.
Benedetto Vertecchi fornisce l’incipit all’argomentazione che
giustifica l’addebito: ...
Enrico Maranzana
zanarico@yahoo.it
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Postato da Redazione Martedì, 09 luglio 2013 07:30:00 (3568 letture) (Leggi Tutto... | 4791 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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INVALSI: 'Classi campione' Invalsi, i docenti Gilda a Parma non compilano i questionari |
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Numerosi
docenti delle scuole statali che, nell’anno scolastico appena
terminato, hanno esercitato la loro professione in classi
unilateralmente individuate dall’ente Invalsi come "campione", hanno ricevuto
una lettera per il tramite dei rispettivi Dirigenti Scolastici,
firmata dal dott. Roberto Ricci, dipendente del suddetto Ente, mediante
la quale li si invita a compilare un questionario elettronico che
impegna gli interessati per circa un’ora. Una vera e propria richiesta
di prestazione professionale per conto dell’Invalsi, soggetto che,
almeno a livello territoriale, non ha mai provveduto ad avviare formali
relazioni con i rappresentanti di categoria in merito alla definizione
dei compensi per le attività che esso richiede, le quali esulano dalla
normale somministrazione delle prove obbligatoria per legge.
Preso atto di ciò, la Gilda Unams, coordinamento provinciale di Parma,
con una comunicazione inviata al dirigente del locale Ambito
Territoriale Scolastico, a tutti i dirigenti scolastici del territorio
e allo stesso dott. Ricci, ha manifestato
l’indisponibilità ...
Salvatore Pizzo - Coordinatore
Provinciale Gilda-Unams
Facebook.com/pages/Salvatore-Pizzo
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INVALSI: Invalsi chiede la collaborazione dei docenti |
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Questionario on line dal 20 giugno al 31 luglio.
In risposta a quanti ostacolano le prove Invalsi e le ritengono inutili
e dannose per la scuola si registra una positiva azione di cooperazione
che rende i docenti ancora una volta protagonisti attivi e non semplici
esecutori di norme e di pratiche. Il 17 giugno durante gli esami di
stato per le scuole del primo ciclo si sono svolte le prove Invalsi,
tanto temute, specie quando non è stata approntata la necessaria
preparazione di esercizi pratici di simulazione e solo in qualche caso
poco valorizzate .
I ragazzi hanno affrontato la prova con senso di responsabilità e di
impegno anche se alcune espressioni e alcuni quesiti potevano sembrare
poco consoni con l’ordinario della didattica applica nelle classi. I
ragazzini più svegli con intelligenza vivace hanno conseguito risultati
brillanti e nella media generale gli esiti della prova Invalsi conferma
la votazione generale conseguita nell’arco del triennio.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
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INVALSI: Scuola, prove Invalsi per 584mila studenti della terza media. Tra Harry Potter e precari |
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Il maghetto
Harry Potter e il dramma dei precari entrano nel test Invalsi. Sono
circa 584mila gli studenti (più di 8.600 i candidati esterni) che
questa mattina hanno affrontato la prova Invalsi per l'esame di terza
media. Circa 6mila le scuole interessate (nel tardo pomeriggio erano
pervenuti i dati di circa 600 istituti). Due ore e 30 minuti il tempo a
disposizione, con una pausa tra le due fasi della prova (italiano e
matematica) per rispondere ai quesiti. E nella prova di italiano é
spuntato anche il maghetto della Rowling, con un testo argomentativo
sui lati positivi della lettura della saga, tratto dall'articolo di
giornale "Harry Potter, la scuola della vita". Gli studenti hanno
dovuto rispondere, nella prova di matematica, alla domanda: quanti sono
i precari in Italia? Dopo aver proposto agli studenti il grafico sulla
distribuzione dei precari per età relativa al 2012, gli è stato chiesto
quanti fossero in totale e quale percentuale rappresentassero i
25-34enni. Ventotto le domande preparate, con la possibilità di usare
righello graduato e/o squadra, compasso e goniometro, ma non la
calcolatrice; al bando la matita, ammesse solo penne nere o blu....
Ilsole24ore.com
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INVALSI: Le scatole e le etichette. Sull'Invalsi e i BES nella scuola pubblica - Il dibattito sui BES 1 |
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Le scatole e
l'Invalsi
“Senti collega, io dovrei spiegare le equazioni. E’ un argomento un po’
ostico ed è necessaria la massima attenzione. Tu e Marco usate forbici,
colla e pennarelli e il rumore che fate crea distrazione per gli altri.
Penso sia il caso.…” Penso sia il caso.… che vi togliate dalle scatole!
Questo era il senso. Questa era la richiesta: uscire dalla classe e
andare in un altro luogo, l’aula di sostegno. Era maggio del 1990: una
vita fa. E’ una vita che faccio l’insegnante di sostegno alle medie,
questa cosa può capitare. In verità prima, anni fa, capitava più
spesso, ora quasi mai. I colleghi di matematica e anche quelli delle
altre materie sono più sensibili, più preparati, più coinvolti. Dopo 23
anni da quella volta mi è successo di nuovo, qualche giorno fa.
Stavolta però non è stato un collega di matematica, né di un’altra
materia, è stato l’INVALSI.
Carlo
Scataglini - laletteraturaenoi.it
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Postato da Redazione Lunedì, 17 giugno 2013 07:00:00 (4096 letture) (Leggi Tutto... | 12352 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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INVALSI: 'Dalle prove invalsi al miglioramento della didattica' alla Parini di Catania |
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Martedì
22 maggio alle ore 10,30
presso l’istituto ”Parini” via Quasimodo 3 – Catania, si terrà la
conferenza di servizio relativa al Piano di formazione e informazione
dei team di valutazione alle indagini nazionali e internazionali
Invalsi. Parteciperanno i dirigenti scolastici delle scuole della
provincia di Catania e di Enna. Gli argomenti della
conferenza di servizio “Dalle prove invalsi al miglioramento della
didattica": percorsi trasversali a partire dall’italiano e dalla
matematica saranno trattati dai relatori del Gruppo di ricerca
Invalsi: proff. Maria Pia Perelli e
Giampaolo Baruzzo.
Il Dirigente Scolastico
prof. Giuseppe Adernò
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Postato da Redazione Martedì, 21 maggio 2013 13:00:00 (3808 letture) (Leggi Tutto... | 2168 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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INVALSI: Sanare l’anomalia genetica dell’Invalsi |
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Il mondo della
scuola è in fermento: i test Invalsi scaldano gli animi delle fazioni
in campo. I contendenti analizzano settorialmente il problema e,
privilegiando il proprio punto di vista, sacrificano l’approccio
sistemico e dimenticano la genesi dell’istituto.
L’Invalsi è nato nel 2003 per onorare gli impegni che l’Italia aveva
assunto in Europa: è stata bypassata l’esigenza di validare le
politiche formative, educative e dell’istruzione delle singole scuole.
Questa la ragione del suo esser percepito come un corpo estraneo.
Enrico Maranzana
zanarico@yahoo.it
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Postato da Redazione Martedì, 21 maggio 2013 06:30:00 (3096 letture) (Leggi Tutto... | 6215 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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INVALSI: Ottima conclusione degli scioperi contro la scuola-quiz |
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Si è conclusa molto positivamente la “tre giorni” di scioperi contro la scuola-quiz e gli indovinelli Invalsi. Dopo le prime due tappe nelle Elementari e Medie, con migliaia di classi che hanno rifiutato l’umiliante pratica malgrado i pesanti interventi di molti presidi con illegali sostituzioni del personale in sciopero e “riorganizzazioni” del servizio, oggi lo sciopero ha coinvolto le scuole Superiori con risultati anche migliori di quelli precedenti. Complessivamente, nelle tre giornate, hanno boicottato la farsa quizzarola decine di migliaia di docenti ed Ata con circa diecimila classi che, grazie anche all’importante contributo delle famiglie e degli studenti, non hanno svolto gli indovinelli: e non ingannino i dati ministeriali, che si riferiscono alle sole classi-campione, poco più del 5% del totale, ove la pressione degli invalsiani e dei presidi è assillante. Piero Bernocchi portavoce nazionale Cobas carmelolucchesi@libero.it
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Postato da Redazione Sabato, 18 maggio 2013 05:00:00 (3064 letture) (Leggi Tutto... | 5579 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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INVALSI: Proseguono gli scioperi contro la scuola-quiz: il 14 maggio blocchiamo gli indovinelli alle Medie e il 16 alle Superiori |
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La ministra Carrozza: ridimensioniamo i quiz. Il sottosegretario Rossi Doria contro i quiz all’esame di Terza Media. Malgrado quanto affermato dal MIUR in occasione della prima giornata di sciopero contro la scuola-quiz, migliaia di classi alle elementari non si sono prestate ai distruttivi indovinelli Invalsi, nonostante i pesanti interventi di molti presidi e degli invalsiani su docenti ed Ata e le illegali sostituzioni del personale in sciopero e “riorganizzazioni” del servizio, verso le quali procederemo per via legale, trattandosi di azione antisciopero che avevamo fortemente diffidato a compiere. Il dato fornito dal MIUR è ridicolo, perché si riferisce alle sole 1500 classi-campione, blindate da ispettori invalsiani e da ... Piero Bernocchi - portavoce nazionale Cobas cobas.comitati.di.base.scuola@gmail.com
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Postato da Redazione Lunedì, 13 maggio 2013 08:00:00 (3414 letture) (Leggi Tutto... | 5557 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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INVALSI: Parte bene la tre giorni di sciopero contro la scuola-quiz |
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Parte bene la “tre giorni” di scioperi contro la scuola-quiz e la scuola-miseria. In migliaia di classi delle elementari bloccati i quiz. il 14 sciopereranno le medie e il 16 le superiori. Malgrado i pesanti interventi di molti presidi e degli “invalsiani”, nonostante le pressioni su docenti ed Ata perché si piegassero alla presunta obbligatorietà dei quiz Invalsi e gli illegali tentativi di sostituzione del personale in sciopero o di “riorganizzazione” del servizio, tradotta ammassando intere classi in un’aula per imporre gli indovinelli, la lotta contro la scuola-quiz e la scuola-miseria è oggi partita bene, nel primo dei tre giorni di sciopero convocati dai Cobas. In migliaia di classi delle elementari le prove sono saltate, grazie allo sciopero di tanti docenti ed Ata ma anche alla sacrosanta decisione di molti genitori di tenere i figli a casa, evitando loro l’umiliante e distruttiva pratica quizzarola. Piero Bernocchi - portavoce nazionale Cobas cobas.comitati.di.base.scuola@gmail.com
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Postato da Redazione Mercoledì, 08 maggio 2013 07:15:00 (3135 letture) (Leggi Tutto... | 5633 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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INVALSI: L'ossessione della valutazione: la scuola pubblica fra quiz Invalsi, declino della didattica e nuovo sistema nazionale di valutazione |
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Il CESP (Centro
Studi per la Scuola Pubblica) e i COBAS (Comitati di
Base della Scuola) organizzano giovedì 18 aprile 2013
alle ore 9.00 -
13.30 il convegno provinciale " L'ossessione
della valutazione: la
scuola pubblica fra quiz Invalsi, declino della didattica e nuovo
sistema nazionale di valutazione". presso l'Istituto "Lombardo
Radice"
via Imperia, 21 Catania. Esonero dal servizio per tutto il personale
docente e Ata (art. 64 commi 4, 5 e 7 del Ccnl 2006/2009). Iscrizione
gratuita – Attestato di partecipazione.
antoninodec@tiscali.it
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Postato da Redazione Lunedì, 15 aprile 2013 06:00:00 (3447 letture) (Leggi Tutto... | 2249 bytes aggiuntivi | Voto: 0) |
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