1) Quando vi portano il plico, leggete esclusivamente la
sintesi delle tracce. (Il titoletto, per intenderci). Non ha senso
leggere tutti i documenti di tute le tracce. Sono troppi. Vi si fa la
melassa in testa e vi viene il panico.
2) Individuate le tre tracce che vi interessano di più. Procedete
ordinatamente. Per continue esclusioni.
3) Ora, prendete una matita e, mentre leggete questa volta
dettagliatamente le tre tracce che avete scelto, sottolineate tutto ciò
che vi sembra interessante. Sottolineare è fondamentale; lo capirete
cinque minuti dopo.
4) A questo punto, escludete le altre due tracce, e ne scegliete una
sola. Non abbiate nessunissimo rimpianto per quella che non avete
scelto. Che se ne vada al diavolo: dimenticatela!
In caso scegliate l'ANALISI TESTUALE:
1) Anche se lo avete fatto prima, leggete il testo di nuovo, e in
un foglio appuntate tutto, ma davvero tutto, quello che vi viene
in mente di dire sul test , e fate una scaletta. La selezione la fate
dopo; intanto buttate giù tutto. Non partite dall'autore,
attenzione!, ma dal testo. Che quel testo non lo abbiate mai visto
prima, può essere un grande vantaggio. Non fate discorsi teorici. E' la
poesia che vi guida, ascoltatela. seguitela. Quando in una poesia di
Ungaretti trovate la parola "sabbia", potete parlare per almeno due
colonne del Nomadismo dell'autore: non per forza, s’intende!
2) Fate la scaletta mentre leggete il testo. Leggete e appuntate.
Leggete e appuntate:ma non alla fine della lettura.
(Es.: Esce "L'infinito" di Leopardi . Appuntate:
a) Dialettica FINITO-INDEFINITO-INFINITO; teoria del piacere;
b) "Ermo" = Leopardi e l'uso delle parole desuete;
Ecc. Ecc.).
3) Solo ora, potete iniziare a scrivere. A mettere in forma discorsiva
tutti i punti che avrete individuato.
4) Se l'autore è uno sconosciuto: meglio! Se l'intera Scuola Italiana
non lo conosce, siete autorizzati a non saperne niente neanche voi.
5) Se l'autore è notissimo, che so Manzoni: allora utilizzate
tutte le conoscenze che avete in termini di contesto o altre
opere, del suo il pensiero. Ma sempre sempre sempre
partendo da quel testo che state analizzando.
6) Se l'autore è Manzoni , ed è per voi uno sconosciuto: allora,
optate per un immediato e dignitoso suicidio stoico.
Se invece avrete scelto il SAGGIO BREVE:
1) Leggete e sottolineate con una matita i testi.
2) Su un foglio a parte, sintetizzate la piccola testi di cui ogni
documento si fa portavoce. Una per ogni documento. Alla fine avrete una
scaletta con almeno un punto per ogni documento.
3) Su un altro foglio, appuntate tutto ma proprio tutto quello che vi
viene in mente. Senza selezioni. Nessuno leggerà la vs scaletta,
sentitevi liberi.
4) A questo punto, siete pronti per individuate una tesi.
(Es. l'argomento è l'immigrazione? Bene: Voi potete scrivere un
saggio a favore o contro il fenomeno, e motivare le vs
convinzioni. Oppure potete limitarvi a esporre le varie maniere di
vedere il fenomeno e non prendere nessuna posizione, ma discutere punti
di forza e debolezza di ognuna).
5) Scegliete cinque argomentazioni forti. Tre che vanno a favore della
vs tesi, due che vanno contro.
6) Ora siete pronti per mettere in forma discorsiva i punti. Non dovete
fare il riassuntino dei documenti, dovete utilizzarli per dimostrare la
vostra tesi. Quindi dovete citarli e fargli dire che avete ragione voi.
7) Esponete le prime tre argomentazioni a favore della vostra tesi. Ora
confutate le due a svantaggio, e dimostrate, insomma, che non
valgono niente.
8) Tirate le conclusioni. Es.: per questo questo questo e quest'altro,
l'Immigrazione è un fenomeno così così e così.
CONCLUSIONI:
A) Quando avete finito di scrivere, rileggete per aggiustare la forma.
Ora fate una pausa. Cinque minuti di orologio. Considerate che a questo
punto quelli di voi che ne hanno uno, avranno il cervello cotto. Gli
altri possono continuare a scrivere.
B) Ricopiate in ottima grafia. E' fondamentale. Un commissario corregge
in media 200 pagine in cinque ore. Nella canicola estiva, se legge con
fatica, valuta con fatica.
C) Rileggete lentissimamente. Senza capire niente di quello che avete
scritto. Una lettura meccanica. Esclusivamente ortografica.
D) Ora rileggete da capo, per vedere che avete scritto cose belle e
interessanti, che le avete sapute esporre bene. Che siete stati proprio
bravi. Che siete fieri di voi. E, soprattutto, che AVETE
FINITOOOOOOOO!!!!!
AUGURI A TUTTI I Giovani maturandi.
prof.ssa Marta Aiello