L’assessore
alle politiche scolastiche del Comune di Catania, prof. Vittorio
Virgilio ha incontrato presso il Convitto Nazionale “M.Cutelli” i
dirigenti scolastici della città per esaminare le proposte per un piano
di dimensionamento scolastico da mettere in atto secondo le
indicazioni dell’art.19 del D.L. n.98/2011 relativo alla manovra
finanziaria. La presenza è stata limitata a una decina di dirigenti
data l’obiettiva difficoltà di trovarsi in servizio ad agosto anche se
le ferie dei dirigenti scolastici sono irrimediabilmente rovinate dalla
manovra finanziaria.
Già in diversi comuni della provincia gli assessori comunali hanno
preso in esame la questione per essere pronti all’appello
dell’assessore regionale che il giorno 11 agosto ha convocato un
incontro a Palermo con i rappresentanti dell’USR Sicilia a
cominciare dal nuovo direttore regionale Maria Altomonte
L’assessore aveva già con circolare diramato le istruzioni e le
procedure da rispettare. In particolare l’assessore Centorrino aveva
disposto che gli Enti locali interessati al dimensionamento delle
istituzioni scolastiche, i Comuni per la competenza della scuola
dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione, le Province per la
competenza del secondo ciclo d'istruzione, sentite le istituzioni
scolastiche coinvolte che esprimeranno il proprio parere con delibera
del collegio dei docenti e del Consiglio d’istituto, avanzeranno le
proprie proposte con apposita delibera di Giunta. Nella stessa delibera
di Giunta deve essere attestata l’avvenuta consultazione delle
istituzioni scolastiche nonché deve essere espressamente indicata
l’eventuale assunzione degli oneri.
Le proposte anzidette devono essere trasmesse dagli Enti locali agli
Uffici Scolastici Provinciali entro la data del 15 settembre 2011.
I Dirigenti degli Uffici Scolastici Provinciali, ognuno per la propria
competenza, dopo aver acquisito il parere del Consiglio Scolastico
Provinciale, provvederanno alla formulazione del proprio parere su
ciascuna proposta avanzata dagli Enti Locali.
Tutte le proposte degli Enti locali, corredate dei pareri
richiesti, dovranno essere trasmesse dagli Uffici scolastici
provinciali alla scrivente Amministrazione improrogabilmente
entro la data del 30 settembre 2011.
Il numero degli alunni che frequentano le scuole di primo grado del
comune di Catania è di circa 31.655, che potrà giustificare
la presenza di 32 istituti comprensivi nella città di circa mille
alunni ciascuno.
Alla solerzia dell’assessore che ha coinvolto i dirigenti per formulare
proposte condivise ed attuative del “piano di dimensionamento
comunale, partendo dalla proposta strutturata presentata
dall’ASASI di Catania, a firma del presidente di Catania, Giuseppe
Adernò, nell’animato dibattito è prevalsa la remora di “temporeggiare”
ed attendere settembre, anche per coinvolgere gli organi
collegiali.
Nel corso degli interventi sono state presentate
all’Assessore le disponibilità da parte delle associazioni
professionali e sindacali rappresentate, oltre che dall’ASASI a far
parte del tavolo tecnico per elaborare le proposte concrete di
accorpamento degli istituti e per graduare gli interventi , che secondo
alcuni dirigenti dovrebbero essere ridotti al minimo indispensabile,
mentre secondo altri il piano dovrebbe essere elaborato in maniera tale
da garantire continuità e durata negli anni successivi.
Nel dibattito è riemersa la questione degli istituti
comprensivi che mentre prima venivano proposti con le motivazioni di
una valenza di continuità didattica e formativa, oggi vengono “imposti”
per ridurre la spesa pubblica.
La discussione circa l’interpretazione della norma
che recita “gli istituti comprensivi per acquisire l’autonomia
devono essere costituiti con almeno 1000 alunni” ha fatto
prevalere la tesi di mantenere istituti anche con settecento –ottocento
alunni, proposta che dovrà essere validata dall’Assessorato regionale .
Nei diversi e animati interventi sono stati ribaditi i criteri,
già tutti contemplati nella proposta dell’ASASI e precisamente:
non costituire istituti comprensivi soltanto formali, con qualche
classe di scuola elementare o media; tenere conto della
territorialità , quartiere o bacino di utenza; elaborare le
proposte del piano tenendo conto, ove possibile della ripartizione per
“Municipalità” ;
- tener conto delle strutture di edilizia ed organizzazione
scolastica; garantire la qualità del servizio e quindi una scuola
con pochi alunni, avendo anche poco personale e poche risorse, rimane
sempre a rischio e non potrà garantire determinati servizi.
Nel piano proposto dell’Asasi delle future 32 istituzioni
scolastiche catanesi: 14 istituti comprensivi rimangono confermati
secondo l’attuale organizzazione, gli otto Circoli didattici e
scuole medie dovranno essere trasformate in istituti comprensivi e per
alcune scuole sottodimensionate occorre intervenire già dal mese di
settembre.
L’assessore convocherà a settembre una commissione di lavoro tenendo
conto della dislocazione territoriale e delle tipologie di scuole.
Delle future 32 istituzioni, secondo la proposta dell’Asasi , secondo i
numeri degli alunni frequentanti e le attuali scuole, nella prima
municipalità si potranno avere 8 istituzioni scolastiche , 5
nella seconda municipalità , 4 nella terza e nella nona, 3 nella
decima, 2 nella sesta, settima e ottava ed una sola
istituzione nella quarta e quinta municipalità.
-Asasi