Si tratterebbe cioè di "scongelare" queste risorse e utilizzarle per le
finalità originarie, previste proprio dalla manovra 2008, e ribadite in
più occasioni anche dal ministro dell'Istruzione, Gelmini: «valorizzare
il merito, con più soldi in busta paga». L'annuncio del titolare di Via
XX Settembre, che ha subito trovato il plauso dei sindacati, in realtà
smentisce la relazione tecnica alla manovra firmata dallo stesso
Tesoro, che aveva già impegnato altrimenti questi soldi, una volta
finito il blocco (e cioè dal 2010), che sarebbero, cioè, dovuti servire
per pagare i debiti pregressi delle scuole (oltre un miliardo) e
rifinanziare i costi annuali degli Lsu (i bidelli, circa 300-400
milioni l'anno). Tremonti, per
mantenere il suo annuncio, dovrà correggere non solo la manovra, ma
anche l'operato del suo stesso ministero.
Del resto, un cambio di rotta sulla scuola, era auspicabile. L'attuale
manovra, oltre a congelare i risparmi, blocca pure gli scatti
retributivi, che per un comparto ancora regolato in rigidi gradoni
stipendiali (6, da salire solo tramite anzianità), arriva a costare ai
docenti fino a 3mila euro in meno l'anno in busta paga. Senza
considerare gli effetti su pensione e buonuscita. L'annuncio quindi del
ministro dell'Economia di volere eliminare almeno un vincolo (per
allegerire l'altro) è apparso positivo. Vale la pena ricordare, però, come il 30%
dei risparmi derivanti dal taglio degli organici (i soldi a cui fa
riferimento Tremonti), al momento, siano appena 600 milioni, ma
arriveranno a circa 2 miliardi, nel 2012. Da capire è anche con quali
criteri e modalità il ministro dell'Economia intenda premiare il
personale scolastico, visto che nella scuola le progressioni di
carriera, attualmente, sono solo automatiche (per età di servizio, cioè).
Fanno bene i sindacati a valutare positivamente l'apertura del
ministro. Ma è bene vederci chiaro e
aspettare di capire come in concreto verrà attuato l'annuncio. Negli
anni, diversi ministri dell'Istruzione hanno provato a "premiare" a
vario titolo insegnanti e Ata, senza, però, mai riuscirci. (Il
Sole24Ore)
(ANSA) La quota del 30% di risparmi recuperata alla scuola potrebbe
essere utilizzata per allentare la stretta sul trattamento dei
docenti.''Pensiamo giusto evitare il congelamento del 30%'' dei
risparmi indirizzati alla scuola, ha detto Giulio Tremonti parlando ai
segretari dei sindacati della scuola. L'apertura al problema degli
scatti di anzianita' del personale scolastico ''dimostra che il dialogo
sereno sulle cose difficili da' risultati'',dice il segretario Cisl
Raffaele Bonanni.