Adempiute
nelle scuole le operazioni dello scrutinio finale, gli addetti ai
lavori hanno già disegnato il grafico dei primi dati statistici: tanti
i promossi, i bocciati, i sospesi in attesa di giudizio,
e tanti gli ammessi e i non ammessi agli esami di Stato.
Primo consuntivo: aumentano le bocciature e la serie dei non
ammessi agli esami! Che sia il trionfo d’un salutare rigore? Il
ritorno ad una scuola più seria e più selettiva dopo la cura Gelmini ?
Per alcuni analisti, pare proprio di sì! In realtà -a mio modesto
avviso – non mi pare che la scuola comunitaria interattiva con le
esigenze della società e meno condizionata dalle logiche centralistiche
ereditate dal passato, sia diventata più seria!!
Questi trionfi di serietà e di rigore camuffano un fallimento
organizzativo-didattico su cui la scuola dell’autonomia-
che è nata per essere scuola di qualità - insieme con i suoi presidi-
manager e i suoi docenti, dovrebbe riflettere e interrogarsi - questa
volta sì- più seriamente! A nessun manager serio, né ai suoi
collaboratori, fa piacere vedere impiegata la propria forza-lavoro
senza trarre, alla fine, il massimo profitto e senza vedere
promossa la qualità del proprio prodotto! Come mai,allora, questo
aumento-sia pur minimo, ma lento e progressivo negli anni - di
insuccessi? La lettura pedagogica di questi risultati negativi mal si
concilia con gli sforzi che la scuola –ormai da un decennio- fa
per migliorare il piano dell’offerta formativa (POF) .Cosa non ha
funzionato? Corsi di recupero , sportelli didattici ,
cineforum,conferenze , incontri con esperti , e
quant’altro, non sono serviti a nulla? Non sono serviti i
PON, promossi e incentivati grazie al contributo
sostanzioso dei finanziamenti europei, e messi in cantiere dalla
solerzia di certi docenti , sotto la sapiente guida dei dirigenti
scolastici, allo scopo di promuovere le eccellenze? Dai risultati
finali rilevati, pare di no! Perché?
C’è stata quest’anno più serietà nella scuola , o , invece ,
c’è, a tutt’oggi, un’autonomia organizzativa , finanziaria,
didattica , di ricerca e di sviluppo, inefficiente? Ai lettori
l’ardua sentenza!
Nuccio Palumbo