Trapani
Esplode la rabbia degli insegnanti
I precari in rivolta e arriva la polizia
di Caterina Mangiaracina
Il ministero taglia i posti ma i docenti precari non ci stanno. Soprattutto quelli di sostegno che ieri, in occasione delle nomine che li riguardano, hanno organizzato una decisa e determinata protesta per bloccare le nomine sui posti vacanti. La campanella del nuovo anno scolastico sta ormai per suonare e i tanti docenti che ogni anno bramano una nomina hanno deciso di far sentire il loro dissenso rispetto ad una contrazione di posti che lascerebbe fuori dai giochi molti precari. Ieri, in calendario, l’assegnazione delle cattedre per i docenti di sostegno. Due le scuole sedi nelle quali i funzionari dell’ufficio scolastico provinciale avrebbero dovuto procedere alle nomine degli aventi diritto. Al circolo didattico “Umberto di Savoia” e all’istituto tecnico per Geometri, entrambi a Trapani, l’appuntamento era fissato per le 9. Ed ecco, sin dalla prima mattinata, i presagi di una tensione destinata a richiedere anche l’intervento delle forze dell’ordine: carabinieri e polizia insieme. Gli insegnanti delle scuole elementari decidono compatti di disertare l’appuntamento, in attesa di altre cattedre, così come chiesto dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo.
Regolarmente, invece, si sono svolte le procedure di assegnazione ai docenti di scuola materna. Ma la tensione è diventata più tagliente all’istituto per Geometri, dove erano stati convocati i docenti delle scuole medie di I e II grado. Tensione tra i docenti e i rappresentati dell’ufficio scolastico provinciale, ma anche tra i docenti stessi. La classica “guerra tra poveri”, insomma, tra chi voleva accettare la nomina e chi voleva continuare la protesta, in attesa di altre cattedre aggiuntive. L’intervento di polizia e carabinieri ha un po’ sedato gli animi, ma è stato necessario sospendere le operazioni che sono riprese intorno alle 13, solo dopo che a quella del funzionario responsabile, Michele Lombardo, si è aggiunta la presenza del provveditore vicario, Giuseppa Savoca, con le sue rassicurazioni: “Qualora entro il ventesimo giorno dall’inizio delle lezioni, previsto per il 17 di settembre, dovessero giungere ulteriori posti per i docenti di sostegno – ha detto - verranno nuovamente realizzate le operazioni di nomina, così da garantire un margine più ampio di scelta della destinazione a tutti i docenti utilmente collocati nelle graduatorie”.
Chiara la posizione della Uil Scuola, con il suo segretario Eugenio Tumbarello: “Era doveroso procedere alle nomine in pieno rispetto della legalità. La protesta – ha dichiarato il dirigente sindacale - continuerà, ma era giusto che i docenti che ne hanno diritto ottenessero già la propria destinazione. L’ufficio scolastico provinciale ha dimostrato sensibilità verso la vicenda e il rispetto per le parti sindacali. Sarebbe stato opportuno verbalizzare la decisione presa, ma la presenza di pubblici ufficiali, come il commissario Patera e la dottoressa Marino della polizia di Trapani, che hanno sentito e confermato le parole del provveditore vicario, sono più che una garanzia per gli scenari che ci auspichiamo possano attuarsi nelle prossime settimane. Ora attendiamo le decisioni che verranno prese a Roma e Palermo che potrebbero, almeno per quest’anno, ridimensionare una situazione drammatica determinata dagli inaspettati tagli che riguardano i numerosi insegnanti di sostegno precari”.
Trapani, 27 agosto 2008
Esplode la rabbia degli insegnanti
I precari in rivolta e arriva la polizia
di Caterina Mangiaracina
Il ministero taglia i posti ma i docenti precari non ci stanno. Soprattutto quelli di sostegno che ieri, in occasione delle nomine che li riguardano, hanno organizzato una decisa e determinata protesta per bloccare le nomine sui posti vacanti. La campanella del nuovo anno scolastico sta ormai per suonare e i tanti docenti che ogni anno bramano una nomina hanno deciso di far sentire il loro dissenso rispetto ad una contrazione di posti che lascerebbe fuori dai giochi molti precari. Ieri, in calendario, l’assegnazione delle cattedre per i docenti di sostegno. Due le scuole sedi nelle quali i funzionari dell’ufficio scolastico provinciale avrebbero dovuto procedere alle nomine degli aventi diritto. Al circolo didattico “Umberto di Savoia” e all’istituto tecnico per Geometri, entrambi a Trapani, l’appuntamento era fissato per le 9. Ed ecco, sin dalla prima mattinata, i presagi di una tensione destinata a richiedere anche l’intervento delle forze dell’ordine: carabinieri e polizia insieme. Gli insegnanti delle scuole elementari decidono compatti di disertare l’appuntamento, in attesa di altre cattedre, così come chiesto dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo.
Regolarmente, invece, si sono svolte le procedure di assegnazione ai docenti di scuola materna. Ma la tensione è diventata più tagliente all’istituto per Geometri, dove erano stati convocati i docenti delle scuole medie di I e II grado. Tensione tra i docenti e i rappresentati dell’ufficio scolastico provinciale, ma anche tra i docenti stessi. La classica “guerra tra poveri”, insomma, tra chi voleva accettare la nomina e chi voleva continuare la protesta, in attesa di altre cattedre aggiuntive. L’intervento di polizia e carabinieri ha un po’ sedato gli animi, ma è stato necessario sospendere le operazioni che sono riprese intorno alle 13, solo dopo che a quella del funzionario responsabile, Michele Lombardo, si è aggiunta la presenza del provveditore vicario, Giuseppa Savoca, con le sue rassicurazioni: “Qualora entro il ventesimo giorno dall’inizio delle lezioni, previsto per il 17 di settembre, dovessero giungere ulteriori posti per i docenti di sostegno – ha detto - verranno nuovamente realizzate le operazioni di nomina, così da garantire un margine più ampio di scelta della destinazione a tutti i docenti utilmente collocati nelle graduatorie”.
Chiara la posizione della Uil Scuola, con il suo segretario Eugenio Tumbarello: “Era doveroso procedere alle nomine in pieno rispetto della legalità. La protesta – ha dichiarato il dirigente sindacale - continuerà, ma era giusto che i docenti che ne hanno diritto ottenessero già la propria destinazione. L’ufficio scolastico provinciale ha dimostrato sensibilità verso la vicenda e il rispetto per le parti sindacali. Sarebbe stato opportuno verbalizzare la decisione presa, ma la presenza di pubblici ufficiali, come il commissario Patera e la dottoressa Marino della polizia di Trapani, che hanno sentito e confermato le parole del provveditore vicario, sono più che una garanzia per gli scenari che ci auspichiamo possano attuarsi nelle prossime settimane. Ora attendiamo le decisioni che verranno prese a Roma e Palermo che potrebbero, almeno per quest’anno, ridimensionare una situazione drammatica determinata dagli inaspettati tagli che riguardano i numerosi insegnanti di sostegno precari”.
Trapani, 27 agosto 2008