Gent.ma
Ministro dell’Istruzione Senatore Stefania Giannini,
come certamente Lei saprà, la scrivente Federazione, il 18 marzo 2016
ha proclamato lo sciopero nazionale ed indetto una manifestazione
davanti al MIUR. In quella occasione, abbiamo constatato oltre ai tanti
mezzucci messi in campo dalle OO.SS.FLCGIL, CISL, UIL e SNALS, per
boicottare lo sciopero del personale ATA, ed a seguito delle numerose
segnalazioni pervenute a questa Federazione da parte di tantissimi
colleghi da ogni parte d’Italia, abbiamo registrato anche il
comportamento scorretto di molti Dirigenti Scolastici che non hanno
rispettato la Legge 146/90.
In considerazione delle avvisaglie di tali comportamenti, il 5 marzo
2016, al fine di evitare eventuali contenziosi e contestualmente per
fornire suggerimenti ai Dirigenti, abbiamo inviato un lettera di
diffida, che si trasmette in allegato, ed un documento di comportamento
conseguente ad alcune incresciose situazioni derivanti dalla
partecipazione allo sciopero del personale ATA.
Purtroppo, abbiamo rilevato che neanche il documento è servito affinché
i Dirigenti Scolastici rispettassero la Legge e ledendo i principi ed i
diritti sindacali tentando di boicottare lo sciopero di che trattasi.
Di seguito elenchiamo vari comportamenti adottati anche con dei ordine
di servizio da tantissimi dirigenti Scolastici:
1. hanno obbligato il personale ATA a dichiarare l’adesione allo
sciopero;
2. hanno obbligato il personale ATA a formare il contingente minimo;
3. hanno fatto aprire le scuole ai docenti ed effettuato regolarmente
attività didattica senza collaboratori scolastici;
4. hanno cambiato di plesso i collaboratori scolastici nella giornata
di sciopero;
5. non hanno informato il personale ATA con le circolari dello
sciopero;
6. si sono fatti consegnare dai collaboratori scolastici le chiavi il
giorno prima dello sciopero;
7. i Dirigenti con i propri collaboratori hanno aperto le scuole e
fatto entrare i bambini per le lezioni normali, senza sorveglianza,
senza il servizio fotocopie ecc. ecc.
8. hanno fatto pressione su alcuni collaboratori scolastici (invalidi)
affinché non aderissero allo sciopero;
9. hanno preteso di conoscere in anticipo la volontà di aderire allo
sciopero;
10. anche l’Usr Lombardia ha programmato incontri per la formazione
sulla mobilità il giorno dello sciopero, chiarendo che gli incontri
programmati costituivano obbligo di servizio.
RAPPRESENTO CHE non poteva essere affidata la sorveglianza agli
insegnanti in assenza dei collaboratori, come non poteva essere
affidata l’apertura e la chiusura delle scuole al personale delle
imprese di pulizia delle cooperative, perché ciò costituisce una
lesione dei diritti di sciopero dei collaboratori ed è impugnabile
sindacalmente.
E’ del tutto evidente che questo comportamento, al fine di far capire
all’opinione pubblica che le scuole potessero funzionare lo stesso
anche senza il personale Ata ha messo a rischio l’incolumità fisica
degli alunni che il 18 marzo 2016 erano presenti a scuola.
Questi gravi fatti non possono passare inosservati e impuniti; sarebbe
un’ulteriore presa in giro e uno schiaffo morale verso il personale Ata
che in maniera pacifica e civile ha deciso di protestare, scioperando,
per l’insostenibile situazione lavorativa e umana che è costretta a
subire.
Pertanto, a seguito di tali comportamenti, per la parte di Vostra di
competenza, questa Federazione chiede l’attivazione di una ispezione
amministrativa nei confronti dei dirigenti scolastici per censurare
tali comportamenti.
Inoltre, i nostri legali hanno già avviato le procedure per contestare
il comportamento antisindacale nei confronti di quei dirigenti che
hanno seguito procedure scorrette nei confronti della protesta del
personale ATA.
RingraziandoLa anticipatamente per l’attenzione prestataci, in attesa
di un positivo sollecito riscontro, Le auguriamo buon lavoro.
Cordiali saluti.
Il Presidente Nazionale Feder.A.T.A.
Giuseppe Mancuso