La manifestazione, che quest'anno ha avuto luogo nell'aula di Montecitorio alla presenza del Capo dello Stato, è stata un'occasione non solo per ricordare, ma anche per far capire e insegnare agli studenti che non c'erano, cosa è stato il terrorismo, che ha provocato la morte di circa duecento persone e più del doppio sono state ferite per colpa e per mano del terrorismo.
Accanto alla presidente Boldrini, negli scranni destinati ai vice presidenti e segretari della Camera e nei banchi destinati ai Ministri, per l'occasione sono stati seduti i ragazzi del coro dell'Istituto Parini, i quali, diretti dal M° Daniela Giambra hanno eseguito in modo solenne l'inno di Mameli.
La presidente della Camera rivolta agli studenti ha detto: "l'esperienza di quegli anni vi possa aiutare a capire che la democrazia non è acquisita una volta per tutte, ma è esposta alle continue minacce di chi la vuole distruggere e ha bisogno quindi della partecipazione e dell'impegno critico di tutti i cittadini, che si alimentano attraverso il confronto, l'analisi e la trasmissione della memoria alle nuove generazioni".
Riformare la Costituzione recuperando lo "spirito di condivisione" dei padri costituenti, "sarebbe il miglior modo di onorare la memoria di Aldo Moro, che fece parte della Costituente, uno statista tra più rilevanti della nostra storia e di rendere omaggio ad un uomo che ha pagato con la vita, e in circostanze ancora non del tutto chiarite, le sue idee e il suo impegno per la collettività".
Nel corso della manifestazione sono state presentate le testimonianze di Sabina Rossa, figlia di Guido Rossa, ucciso dalle Brigate Rosse il 24 gennaio 1979, di Manlio Milani, presidente dell'Associazione dei familiari dei caduti nella strage di Piazza della Loggia, e marito di Livia Bottardi, vittima della strage del 28 maggio 1974, di Franco Sirotti, fratello di Silver Sirotti, deceduto nella strage dell'Italicus il 4 agosto 1974, e di Rosaria Manzo, Presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage sul treno rapido 904 e figlia di Giovanni Manzo, ferito nella strage del 23 dicembre 1984.
La cerimonia si è conclusa con l'esecuzione dell'Inno alla Gioia (Inno europeo) da parte dell'ensemble corale dell'Istituto Parini di Catania.
Grande l'emozione dei ragazzi e la soddisfazione dei genitori e dei docenti che hanno condiviso una così significativa lezione di democrazia e di storia, partecipando da protagonisti ad un così originale evento, che resterà vivo nella loro memoria.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it