Una goccia nel mare
delle migliaia di precari e idonei dei concorsi.
Le assunzioni in ruolo comunicate dal MIUR in queste ore con circolare
e relative tabelle di ripartizione penalizzano fortemente i docenti
precari e i vincitori di concorso della nostra provincia.
Solo 232 le nomine a tempo indeterminato per la nostra provincia (che
per la scuola comprenderanno anche la parte della BAT amministrata dal
provveditorato di Bari) così ripartite: 32 per i docenti dell’infanzia,
18 per la primaria, 52 per le medie, 60 per le superiori e 50 per il
sostegno (da ripartire per tutti gli ordini di scuola). Un numero
davvero esiguo, soprattutto se rapportato al numero enorme di docenti
precari inseriti nelle graduatorie ad esaurimento della nostra
provincia. Parliamo, solo per dare la dimensione del problema, di oltre
1400 docenti della scuola dell’infanzia, di quasi 1800 della primaria,
altrettanti di scuola media e di oltre 4000 docenti inseriti nelle
graduatorie ad esaurimento nelle varie classi di concorso di scuola
superiore. All’incirca 10mila docenti spesso pluriabilitati,
plurispecializzati e titolati che attendono già da diversi anni in coda
nelle graduatorie. Ci chiediamo come sia possibile anche solo pensare
di scalfire la mole di questo problema, atteso, peraltro, che tutte le
assunzioni in ruolo programmate dovranno essere ripartite equamente tra
graduatorie ad esaurimento e graduatorie del nuovo concorso a cattedra
appena terminato. Infatti, se tutte le procedure amministrative
verranno compiute entro il 31 agosto, delle 232 assunzioni saranno
soltanto 116 le assunzioni che comporteranno il reclutamento dalle
Graduatorie ad Esaurimento e 116 quelle che comporteranno la chiamata
dalle nuove graduatorie concorsuali.
La fabbrica delle illusioni del MIUR non si circoscrive, dunque,
all’uso col contagocce delle graduatorie ad esaurimento, ma investe
anche le graduatorie concorsuali: come abbiamo più volte denunciato le
quasi 1000 assunzioni da realizzare dalle graduatorie concorsuali
regionali non potranno avvenire se non nell’arco di molti anni (e non
nei 2 previsti dal bando), tenuto conto che al massimo se ne potranno
realizzare 316 nell’anno scolastico che sta per cominciare. Tempi che
si allungano quindi, aspettative che si deludono, diritti che si
calpestano.
Siamo consapevoli che il problema complessivo non attiene tanto alle
assunzioni disposte per ogni singolo anno scolastico, né al modello di
reclutamento (concorso vs graduatorie), quanto all’idea di scuola che
si vuole realizzare: se l’orario di funzionamento è ridotto all’osso,
se i requisiti di pensionamento si incrementano fino a termini
irragionevoli, l’organico rimane bloccato e anche le possibilità di
assunzione saranno sempre più limitate.
In nome della qualità dell’offerta formativa e, al contempo, del
rispetto dei diritti di chi da anni ci lavora o ha vinto un concorso,
abbiamo il dovere di impegnarci a costruire un’altra idea di scuola.
Questo l’obiettivo che come FLC continueremo a perseguire anche nelle
prossime settimane al fianco dei tanti precari in attesa nella nostra
provincia.
Ezio
Falco - Seg. Gen. FLC CGIL Bari
bari@flcgil.it