Benigni a
Bruxelles contro l’Italia? Così la penserebbe il (presto ex?) ministro
della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini. Mancanza di rispetto per
l’Italia, addirittura dannoso: questo il severo giudizio della Gelmini
su Roberto Benigni a Bruxelles. L’immagine dell’Italia, a parere della
Gelmini, è danneggiata proprio da una simile propaganda che tende a
puntare i riflettori sugli aspetti più negativi del nostro paese.
“In un momento in cui l’Italia ha bisogno di credibilità in Europa, –
ha sottolineato la Gelmini – Roberto Benigni non ha dato un buon
contributo con il suo intervento a Bruxelles. Ridere del premier in
carica davanti al Parlamento Europeo è stato un comportamento
anti-italiano, secondo il mio modesto
parere”.
Ora, prendersela con la Gelmini che se la prende con Benigni a
Bruxelles sarebbe davvero come sparare, mitragliare e bombardare la
croce rossa. Ministro ormai quasi scaduto, la Gelmini non trova niente
di meglio da fare che un’uscita contro Benigni davvero poco furba, al
di là del merito della questione, visto che in maniera parecchio
impopolare se la prende con uno degli italiani più amati e rispettati
nel mondo.
A mio modesto parere, per riprendere le parole della Gelmini, Benigni
campa di rendita sull’Oscar de La Vita è Bella ed è
sopravvalutato (e non sono certo il primo a dirlo): tuttavia,
l’opera artistica di Roberto Benigni ha senz’altro giovato all’immagine
e alla credibilità internazionale dell’Italia. Accusarlo del contrario
trova pochi appigli nella realtà.
I politici non perdono il vizietto di dare addosso agli artisti che
ritraggono una realtà che non rassicura (basti pensare all’osteggiato
“Ladri di biciclette” di De Sica, considerato da molti deprimente e
dannoso per la reputazione dell’Italia…). Bisogna però riconoscere che
la Gelmini resta fedele a Berlusconi fino all’ultima tappa del suo
percorso politico, in un momento in cui molti topi stanno saltanto giù
dalla nave che si inabissa. Le fa onore: tutto sommato, se proprio si
deve sbagliare, è meglio farlo fino in fondo che a metà.
(da Newspedia)
redazione@aetnanet.org