Poco più di 3700
immissioni in ruolo di docenti e di 2100 posti assistente tecnico
amministrativo nelle scuole siciliane. La Cisl scuola fornisce i dati
delle prossime assunzioni in Sicilia e la Flc Cgil riaccende la
polemica sulle modalità scelte dal ministero, che penalizzeranno le
regioni meridionali e l´Isola in particolare. «Abbiamo già annunciato
il ricorso contro una procedura assolutamente illegittima: quando viene
pubblicata una nuova graduatoria, quella vecchia decade. Qual è il presupposto giuridico in base al
quale il ministero intende pescare un terzo delle immissioni in ruolo
dalle vecchie graduatorie e due terzi dalle nuove?» si chiede Giusto
Scozzaro, segretario regionale della Flc
Cgil.
La buona notizia è che tra pochissimi giorni più di 3 mila e 700
precari della scuola siciliani troveranno finalmente un posto fisso.
Per loro niente più code ed estenuanti convocazioni di inizio anno e,
soprattutto, sarà la fine della paura di rimanere fuori dal giro dopo
anni di sacrifici per effetto dall´ennesima manovra finanziaria, sempre
dietro l´angolo. Ma se l´Isola non
fosse stata tartassata dai tagli le cose sarebbero potute andare
diversamente. Stando alle cifre complessive e guardando le altre
regioni si comprende il perché. Le 3.736 assunzioni calcolate dalla
Cisl scuola per la Sicilia rappresentano poco più del 5 per cento delle
66.308 totali. La Lombardia, terra natia del ministro Gelmini, con
12.732 assunzioni - oltre il 19 per cento - farà la parte del leone.
Nelle precedenti tornate, la Sicilia riusciva ad ottenere il 10 per
cento dei posti. Nell´Isola, invece, verranno assegnate 1.109 cattedre
- 230 alla materna, nessuna alla primaria, 576 alla media, 300 al
superiore, più 3 posti di personale educativo - e 2.146 posti di
personale Ata - 1.579 bidelli, 287 assistenti amministrativi, 137
tecnici di laboratorio, 102 direttori dei servizi amministrativi e 41
tra cuochi, infermieri, guardarobieri e addetti alle aziende agrarie.
Ma per individuare i fortunati, secondo quanto annunciato dal senatore
leghista, Mario Pittoni, un terzo dei fortunati saranno reclutati dalle
vecchie graduatorie e due terzi dalle nuove. Il fatto è che a maggio 31
mila precari meridionali, di cui 10 mila siciliani, si sono trasferiti
nelle graduatorie del Nord in cerca di fortuna, ma questa trovata
rischia di vanificare ogni loro sacrificio. «Durante l´incontro
all´Aran della settimana scorsa - aggiunge Scozzaro - i dirigenti del
ministero hanno manifestato la propria contrarietà a questa ipotesi,
per noi è illegittima».
La Cisl scuola preferisce invece vedere il bicchiere mezzo pieno:
«L´assunzione dei precari - dichiara Angelo Prizzi - è un risultato
straordinario, a maggior ragione se si considera la gravità dei
problemi del Paese in queste ore». Ma la Cgil non molla. «Il nostro
ricorso - tuona Scozzaro - sarà anche contro chi firmerà i contratti»,
cioè il neodirettore dell´Ufficio scolastico regionale, Maria Luisa
Altomonte, arrivata in Sicilia una settimana fa, che si troverà a
gestire la situazione e dovrà fare i conti con quanto annunciato dal
deputato siciliano di Fli, Nino Lo Presti. «Chiederemo che a pagare le
spese per la valanga di cause che travolgerà l´amministrazione sia il
ministero: la Corte dei conti è già avvertita».
(da la Repubblica di Salvo Intravaia)
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