La pesante dieta
imposta dalla riforma Gelmini e i tagli del ministro Tremonti al
settore pubblico e alla scuola continuano a farsi sentire. Sono 87.332
i posti docenti tagliati a livello nazionale nel triennio 2009-2011,
come previsto dal piano attuativo della riforma per le scuole primarie
e secondarie.
Toscana. Tradotto nelle realtà regionale significa che nel prossimo
anno, in Toscana, saranno sottratte 917 cattedre, di cui 506 solo nella
scuola primaria (tra questi non saranno riconfermati 358 insegnati di
lingua inglese). A questi numeri vanno sommati i 737 posti ricoperti
dal personale Ata che il prossimo anno non faranno più parte del mondo
professionale che ruota attorno al funzionamento della
scuola.
C’è di più: per l’anno scolastico 2011/2012 a 181 classi
regionali non è stato assegnato il tempo pieno. Facendo un rapido
calcolo, ad una media standard di 25 alunni per classe, circa 4.500
bambini della scuola primaria il prossimo anno scolastico non potranno
beneficiare delle 40 ore previste dal tempo pieno. A denunciarlo questa
mattina è stata la FLC Cgil Toscana con un sit-in di protesta difronte
all’Ufficio Scolastico Regionale (USR).
“Siamo qui a presidiare presso l’USR – ha detto il segretario regionale
FLC Cgil Mauro Darcangelo – perché vogliamo chiedere che i tagli al
personale non interessino la scuola primaria, poiché riteniamo questa
fase fondamentale della formazione un presidio alla democrazia. Di
fatto è nella scuola primaria che il ragazzo iniziano un percorso da
cittadino. Le riduzioni dei docenti hanno interessato fortemente questa
settore della scuola nel momento stesso in cui molte richieste di tempo
pieno non sono state soddisfatte”.(di Diego Giorgi da
http://www.firenzetoday.it)
redazione@aetnanet.org