Una nuova
puntata nella telenovela del sistema di valutazione che dovrà decollare
dal prossimo anno. La riforma delineata dal decreto Milleproroghe si
regge su tre gambe: l'Indire, per il sostegno alla didattica,
l'Invalsi, per la valutazione degli studenti, e il corpo ispettivo, a
cui compete giudicare gli sviluppi di ogni singola scuola. (da
ItaliaOggi di Alessandra Ricciardi)
Ma al senato è venuto fuori quanto alcuni sospettavano sin dalla prima
lettura della norma, ovvero che il sistema si regge su una gamba che
non esiste. Si tratta dell'Indire, chiuso con la Finanziaria del 2007,
e ad oggi dunque non più nell'esercizio delle funzioni di supporto che
il Millproroghe richiama senza ististuire ex novo l'istituto. Cosa che
sarebbe necessaria visto che l'istituto non esiste. A sollevare il
problema la commissione cultura del senato, alle prese con il parere
sul regolamento di istituzione dell'Ansas, l'agenzia nazionale per lo
sviluppo dell'autonomia scolastica, che proprio il decreto
Milleproroghe, nel definire il nuovo sistema di valutazione, proroga in
vita per un altro anno, confermandone dunque la successiva
soppressione. E insomma, i senatori erano chiamati a esprimersi su
un'agenzia che dovrà chiudere i battenti per lasciare il posto a un
istituto che però non esiste. «Il governo deve chiarire cosa intende
fare», commentare il relatore del parere, il senatore pdl Franco
Asciutti, «per superare le contraddizioni giuridiche che lo stesso
esponente del governo ha ammesso che ci sono». Il rappresentante del
governo è il sottosegretario all'istruzione, Giuseppe Pizza, che ha
commentato il richiamo dell'Indire nel Milleproroghe come una svista,
«un errore tecnico». Ecco che allora nel dare parere favorevole, la
maggioranza (con l'astensione dell'opposizione e non il voto contrario)
ha chiesto che «si superi la contraddizione sulle sorti dell'Agenzia,
alla luce della modifica accolta al cosiddetto decreto legge
milleproroghe, che richiama il soppresso Indire quale articolazione del
sistema nazionale di valutazione scolastica». E non finisce qui, perché
il parere mette per iscritto a futura memoria quanto dichiarato dal
sottosegretario Pizza: «Pur prendendo atto delle dichiarazioni rese dal
rappresentante del governo in commissione, secondo cui si tratta di un
errore tecnico, resta da chiarire se è intenzione del governo
attribuire all'Ansas anche compiti di valutazione ovvero modificare
diversamente la norma sul milleproroghe». Insomma, c'è bisogno di un
ritocchino. Il più semplice è quello di affermare che è proprio l'Ansas
a svolgere il ruolo assegnato all'Indire nel nuovo sistema di
valutazione. È però necessario decidere quale sia la strada giuridica
migliore da percorrere per farlo. Ovvero se serva un ulteriore
passaggio legislativo con norma primaria oppure una disposizione
interpretativa nel decreto di attuazione che dovrebbe, nel giro di 60
giorni, declinare le funzioni dei tre soggetti del sistema e gli
standard di valutazione a cui si dovranno attenere. Una decisione da
soppesare con attenzione, senza fare nuovi errori, per evitare che in
sede di controllo la magistratura possa cassare il provvedimento
attuativo.
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