25 febbraio 2011, Gilda e Flc Cgil
manifestano a Firenze, per dire no al terzo taglio programmato dal 2008
Prima che passi la "nottata", di fronte a un Governo e a un Parlamento
che ubbidiscono a logiche totalmente estranee al merito dei problemi
reali dell´istruzione pubblica, Gilda-Unams e Flc CGIL saranno in
piazza per aumentare la consapevolezza dell´opinione pubblica, per la
difesa della qualità della scuola statale e per tutelare i diritti di
chi sta a scuola.
Il comunicato della manifestazione (da
Gilda)
LA NOSTRA BUSSOLA
Il Governo sta continuando a perseguire i propri obiettivi di
impoverimento del sistema pubblico di istruzione, malgrado i richiami
istituzionali (Presidente della Repubblica) e le risposte negative che
provengono di continuo da famiglie, studenti e lavoratori della Scuola,
dell´Università e della Ricerca. L´intesa del 4 febbraio tra Governo e
CISL-UIL-SNALS asseconda di fatto questo percorso, rovinoso per la
Scuola statale: ecco perché abbiamo bisogno di riaffermare gli
obiettivi e i principi a cui abbiamo ispirato la nostra iniziativa e le
numerose manifestazioni, dalla fiaccolata del 13 ottobre 2008 alla
grandiosa assemblea del 15 settembre 2010 al Saschall:
1. la spesa dello Stato per l´istruzione deve crescere: negli altri
Paesi europei supera del 50% quella italiana (che pure comprende anche
oltre 20.000 insegnanti di religione cattolica e quasi 100.000
insegnanti di sostegno, che altrove non vengono pagati in quota
istruzione; inoltre da noi gli alunni completano gli studi a 19 anni
invece che a 18...);
2. dunque niente più tagli! e a questo proposito, visto che l´attuale
governo intende continuare a massacrare la scuola statale, dobbiamo
rifiutare la logica dello scambio che si realizza attraverso
l´accettazione dei tagli a fronte del recupero di vantaggi stipendiali
(ripristino dei gradoni, premialità), a danno soprattutto dei
lavoratori precari: alla luce di questo principio, risulta
particolarmente ambigua e riduttiva l´intesa del 4 febbraio, che
necessiterebbe almeno di un quadro di riferimento valoriale che ne
precisi i limiti e il significato;
3. non si rende più efficiente la scuola con la competizione e
accrescendo le divisioni interne al personale docente e ata; anzi, alla
scuola servono coesione, cooperazione, partecipazione, e ogni soggetto
- Collegio, Consiglio di Istituto, Dirigente Scolastico, RSU, docente,
ata - ha bisogno di autonomia, di responsabilità, di rispetto: per
questo riteniamo fondamentale il tema della Rappresentanza.
Ma prima ancora di questi criteri - e per poterli attuare - sono
necessari un Ministro ed un Governo che comprendano la centralità e il
ruolo propulsivo della scuola statale per lo sviluppo civile,
democratico ed economico dell´Italia. E per prima cosa, si deve
ripristinare un clima di certezze e di sicurezza, con regole chiare,
condivise e valide per tutti. L´attuale Ministro non è ovviamente in
grado di fare niente di tutto ciò!
A chi - speriamo presto - subentrerà al suo posto, chiediamo rispetto
dei contratti e impegni chiari:
- con i lavoratori: chi è in vista della pensione, chi è di ruolo ma
ormai senza più garanzie contrattuali, chi lavora da anni in un
precariato infinito, ma anche chi vorrebbe insegnare - magari già a 4 o
5 anni dalla laurea - e ha diritto di avere davanti a sé un percorso
certo e praticabile;
- con le famiglie e gli studenti: garantendo scelte vere, e non
propagandistiche, percorsi di studio seri, senza l´attuale sistematica
discontinuità didattica - all´interno dell´anno scolastico e tra anni
scolastici successivi - e riducendo sensibilmente il numero degli
alunni per classe: per poter attuare una didattica moderna, una
relazione costruttiva tra docenti e alunni, un buon inserimento anche
di chi si trova in difficoltà; per ridurre lo stress e rispettare gli
standard di sicurezza.
Prima che passi la "nottata", di fronte a un governo e a un Parlamento
che ubbidiscono a logiche totalmente estranee al merito dei problemi
reali dell´istruzione pubblica, non ci resta che attuare una resistenza
vigile e continua, che miri a svuotare il più possibile i provvedimenti
negativi che di continuo si rovesciano sulle scuole e sul personale, e
a pretendere il rispetto delle leggi, come è già successo -
positivamente nella nostra Provincia - in merito:
- alla chiamata dei supplenti temporanei,
- alle nomine per gli insegnanti della materia alternativa,
- al contrasto alle normative del Decreto Brunetta,
- al rispetto della contrattazione di istituto e del ruolo della
rappresentanza.
Per tutto questo il 25 febbraio saremo in piazza della SS. Annunziata
alle ore 17,00: per aumentare la consapevolezza dell´opinione pubblica,
per la difesa della qualità della scuola statale, per tutelare i
diritti di chi sta a scuola, senza mai perdere di vista la nostra
bussola.
Firenze, 14 febbraio 2011.
FLC CGIL (Alessandro Rapezzi)
GILDA-UNAMS (Valerio Cai)
redazione@aetnanet.org