"La sentenza della
corte costituzionale stabilisce in una materia tanto delicata che
riguarda varie centinaia di migliaia di persone,quale quella delle
graduatorie per l'insegnamento, un principio di uguaglianza e di
valorizzazione del merito, ponendo fine ad un intreccio di norme poco
trasparenti e inique con le quali il ministro Gelmini, dopo aver
effettuato insostenibili tagli sulla scuola, ha cercato di governare il
reclutamento degli insegnati". Lo afferma la senatrice Pd Mariangela Bastico.
"Il Pd rilancia, di fronte alla
necessità di rivedere tutte le graduatorie con conseguente caos, -
prosegue Bastico - l'unica scelta di qualità, che peraltro non comporta
costi aggiuntivi: la stabilizzazione del personale precario attraverso
il piano di 100mila assunzioni, nel prossimo anno, norma contenuta in
un nostro emendamento al decreto Milleproroghe, insieme alla proposta
di rinviare la terza annualità di tagli contenuta nella legge 133.
"Con protervia - sostiene la senatrice Bastico - il ministro Gelmini ha
continuato a non dare attuazione a svariate sentenze di tribunali
amministrativi, che imponevano una diversa gestione delle graduatorie,
anche con il ricorso a decreti legge, stessa tecnica che la maggioranza
ha cercato di adottare anche per il prossimo anno attraverso un
emendamento al Milleproroghe proposto e sostenuto fortemente nelle
commissioni Bilancio e Affari Costituzionali dalla Lega. Tale
emendamento - precisa la senatrice - stabilisce il blocco totale delle
graduatorie per un ulteriore anno e proroga la norma che metteva in
coda gli insegnati provenienti da altra provincia a prescindere dal
loro punteggio maturato per merito. Il
Pd opponendosi all'emendamento ne ha ottenuto l'accantonamento.
Ora la maggioranza, che è apparsa molto divisa su questa norma, deve
prendere atto della sentenza e avanzare una proposta
alternativa,dicendo finalmente, insieme con il governo, come intende
effettuare il reclutamento dei docenti" conclude la senatrice Pd.
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