Una graduatoria
d'istituto per attribuire i premi ai docenti che hanno gli alunni più
bravi. Lo prevede una bozza di decreto del presidente del
consiglio dei ministri che dovrebbe essere esaminata oggi in un vertice
con i sindacati. E che ItaliaOggi è in grado di anticipare. Il dispositivo prevede la stesura di una
classifica, scuola per scuola, che recherà le valutazioni individuali
di merito dei docenti.
E chi si
collocherà in posizione utile otterrà il trattamento accessorio
collegato alla performance previsto dal decreto Brunetta. Va detto
subito che le nuove disposizioni non andranno ad intaccare le risorse
del fondo di istituto o degli scatti di anzianità, perché verranno
finanziate con fondi aggiuntivi di cui non si conosce ancora l'entità.
E questo grazie all'accordo sottoscritto venerdì scorso a Palazzo Chigi
sul pubblico impiego e la scuola. Di fatto, dunque, il decreto
rischia di restare sulla
carta.
A spiegare perché è Massimo di Menna, segretario della Uil
scuola: «È un decreto del tutto
inutile perché non attuabile nell'immediato, visto che si rinvia ad
altro decreto. E poi l'accordo di Palazzo Chigi conferma l'utilizzo del
fondo di istituto secondo il contratto vigente, individua eventuali
risorse da destinare al merito come frutto di ulteriori risparmi. Che,
nella scuolanon ci sono. Insomma», conclude Di Menna, «è opportuno
prevedere, in tempo utile, un sistema connesso alla valutazione degli
esiti e all'impegno professionale che valorizzi la specifica funzione
docente, quella di insegnamento, del tutto diversa dalla funzione
burocratica, amministrativa. Ma per la scuola, la questione del merito
si porrà nel prossimo contratto 2013/2015».
Stando al dpcm, la valutazione sarà effettuata tenendo presente 3
elementi.
In primo luogo i risultati di
apprendimento declinati nelle indicazioni di carattere
nazionale per il primo e il secondo ciclo. Dunque, la bravura degli
alunni.
Poi verrà preso in esame il contesto
socio-culturale nel quale l'istituzione scolastica opera.
Infine si terrà conto del piano
dell'offerta formativa.
Per misurare il livello della perfomance dei singoli docenti il
ministero dell'istruzione predisporrà un protocollo con la commissione
per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni
pubbliche prevista dall'art. 13 del decreto Brunetta. E sulla base di
questo protocollo sarà emanato un provvedimento con il quale saranno
individuate le fasi, i tempi, le modalità, i soggetti e le
responsabilità del processo di misurazione e valutazione della
performance. Con lo stesso provvedimento saranno regolate le attività
di monitoraggio e verifica dell'andamento della performance.
L'attività di misurazione e
valutazione, dunque, sarà collegata al grado di raggiungimento degli
obiettivi specifici, alla qualità e alla quantità del contributo della
performance individuale all'istituzione scolastica di appartenenza,
alle competenze dimostrate e ai comportamenti professionali e
relazionali. Nella valutazione della performance individuale non
saranno considerati i periodi di congedo di maternità paternità e
parentale. A giudicare dalla tassatività della disposizione in cui è
contenuta questa esimente, è ragionevole ritenere, dunque, che le
assenze per malattia o per la fruizione di Accordo separato sugli
statali CGIL verso lo sciopero generale (da ItaliaOggi di Carlo
Forte)
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