Il 2010 è l'anno
dei piccoli e medi editori: crescono infatti più del resto del mercato,
anche senza fenomeni straordinari come i "vampiri" del 2009. Lo
conferma l'indagine Nielsen BookScan presentata oggi nell'incontro, a
cura dell'ufficio studi Aie, alla Fiera nazionale della piccola e media
editoria 'Più libri più liberi', in programma fino all'8 dicembre al
Palazzo dei Congressi dell'Eur a Roma. Chiude dunque con il segno
positivo questo 2010 per il mondo del libro (da gennaio a ottobre),
confidando nel Natale. Buone le performance generali: +1,3% (pari a
+14,2 milioni di euro) nei canali trade (librerie tradizionali, catene
di librerie, grande distribuzione e internet).
Crescono in particolare il settore ragazzi (+4,7%) e la non fiction
pratica (in cui rientrano libri per il tempo libero, libri di cucina,
famiglia e benessere) (+5%), stabile la fiction con un +0,5%. Catene e
internet sono i canali che crescono di più, in particolare le catene di
librerie superano le librerie tradizionali: le catene crescono infatti
del 5,9% sullo stesso periodo del 2009 mentre le librerie tradizionali
decrescono di un 2,8%. Leggera crescita (ma cresce) per la vendita di
libri nella grande distribuzione: +2,9%. Aumentano invece, e di tanto,
le vendite online, con un incremento del 21,9% sullo stesso periodo del
2009. Ma la vera novità è che i piccoli e medi editori in questo 2010
vanno meglio del resto del mercato: la crescita a valore del loro
segmento, se si esclude la grande distribuzione, si attesta per il 2010
sul 6,1%, mentre il resto del mercato cresce "appena" dello 0,9%. Per i
piccoli cresce il settore ragazzi, la fiction e la non fiction
specialistica (guide e manuali): le vendite per i piccoli editori
crescono nel segmento bambini e ragazzi (nel 2010 si rileva un +25,3% a
valore rispetto al 2009), sulla fiction (+4,1%) e sulla non fiction
specialistica (+12,8%). I piccoli crescono tanto nelle vendite online
(+32,2% sul 2009), in modo significativo nelle librerie di catena
(+11,8%). Decrescono invece (-1,3%) nelle librerie tradizionali.
(Apcom)
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