http://www.tuttoscuola.com
************************************************************
N. 108, 16 giugno 2003
SOMMARIO
1. Fine scuola e fine contratto: 175 mila precari
in attesa di
stabilita' da settembre
2. Aspettando il piano programmatico finanziario della riforma/1
3. Basta contratto. Il rapporto di lavoro dei docenti va definito per
legge
4. Forza Italia fa sul serio: stato giuridico per legge
5. Sugli insegnanti di religione l'Ulivo si divide
6. 2003, una maturita' in rosa
____________________________________________________________
le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.12/108:
Aspettando il piano programmatico finanziario della riforma/2
Ora di religione o ora del nulla?
Buoni scuola in salsa piemontese: ok dei radicali (e della Margherita)
Il successo scolastico e' donna
E poi tutte le scadenze aggiornate della
scuola nella rubrica
TuttoscuolaMEMORANDUM
Per saperne di piu': http://www.tuttoscuola.com/focus
____________________________________________________________
Le scadenze in TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:
16 giugno – versamenti
12/25 giugno - Trasmissione on line dei risultati degli ESAMI DI STATO
16 giugno – riunione preliminare per gli esami di stato
16 giugno – incarichi di vigilanza ispettiva per gli esami di stato
18 giugno – inizio ESAMI DI STATO
21 giugno – Prorogato il monitoraggio dei POF
25 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di scuola ELEMENTARE
26 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale ATA
30 giugno – ENAM: borse di studio per dirigenti scolastici
30 giugno – ENAM: borse di studio per docenti
30 giugno – verifica FUNZIONI OBIETTIVO
30 giugno – rilevazione PERMESSI SINDACALI e per funzioni pubbliche
1. Fine scuola e fine contratto: 175 mila precari
in attesa di
stabilita' da settembre
Sono ben 175 mila i precari di questo anno scolastico
che finisce
(senza contare le migliaia di docenti che si accontentano di supplenze
brevi). 96 mila di loro (docenti e Ata) hanno un contratto annuo (da
settembre 2002 ad agosto 2003), mentre circa altri 79 mila hanno
un
contratto fino al termine delle attivita' didattiche (30 giugno). Ecco
la mappa del precariato
scolastico nel 2003 (
http://www.tuttoscuola.com/ts_news_108-1.doc
).
Sono le scuole del nord-ovest ad avere il maggior numero di personale
precario (piu' di 46 mila), seguite da quelle del sud (piu'
di 42
mila).
Molti occupano posti che hanno il titolare assente o
utilizzato in
altri compiti oppure posti di organico di fatto disponibili
per un
anno (sostegno in deroga, progetti, ecc.).
Su posti vacanti veri e propri (che dovrebbero percio'
comportare
assunzioni in ruolo) vi sono 23.026 docenti e circa 77 mila Ata.
I settori scolastici segnati nel 2002-2003 da forte precarieta' sono
stati, nell'ordine, gli istituti di istruzione secondaria di II grado
(piu' di 41 mila insegnanti), seguiti dalle scuole medie (piu' di 27
mila docenti precari). Cenerentola e' stata la scuola
dell'infanzia
con "solo" 9.806 docenti precari.
Sarebbero 100 mila posti utili per nuove immissioni in ruolo, ma vanno
ridotti a seguito dei tagli della Finanziaria 2003 che avra' effetto
da settembre. Ma l'appuntamento con il ruolo e'
condizionato dal
placet del ministro Tremonti, che fino ad
oggi ha ignorato la
richiesta riproposta anche per il prossimo
anno scolastico dal
ministro Moratti per assumere i 21 mila docenti previsti nel
piano
programmatico 2000-2003. E proprio per questo i sindacati scuola
di
Cgil, Cisl, Uil e lo Snals hanno
organizzato lunedi' 16 una
manifestazione di protesta a Roma con l'obiettivo di sollecitare
il
Governo a emanare il decreto autorizzativo. Secondo i
sindacati la
situazione "si aggravera' ulteriormente da settembre, quando 17
mila
docenti e 7 mila Ata andranno in quiescienza".
2. Aspettando il piano programmatico finanziario della riforma/1
Manca un mese alla scadenza dei 90 giorni previsti dalla legge delega
di riforma (l. 28 marzo 2003, n. 53), perche' il Governo approvi
il
piano programmatico finanziario a sostegno della riforma.
Sul piano politico sara' questa la prima prova importante per avviare
il nuovo sistema di istruzione e di formazione. Il piano, di
durata
triennale o quinquennale, dovra' prevedere, voce per voce, le risorse
finanziarie individuate a sostegno della riforma.
Il Dpef che il Governo varera' tra breve dovrebbe
indicare, senza
trascurare i vincoli di bilancio, le misure idonee a sostenere i costi
dei processi di innovazione e di sviluppo del sistema scolastico.
Non si tratta di questioni di poco conto. Basta scorrere
l'elenco
contenuto nell'articolo 1
della legge (
http://www.tuttoscuola.com/ts_news_108-2.doc
) per capirne tutta la
portata finanziaria e la valenza politica complessiva:
costi per
realizzare i nuovi ordinamenti e
per valorizzare l'autonomia
scolastica. Costi per lo sviluppo delle tecnologie
multimediali e
informatiche, per la valorizzazione professionale degli insegnanti e
del personale Ata, per la formazione universitaria e in servizio degli
insegnanti. E non e' finita: si pensi, ad esempio, ai costi del nuovo
diritto-dovere che estendera' l'obbligo fino a 18 anni,
ai costi
contro la dispersione scolastica, alla
formazione professionale
superiore (Ifts) e, dulcis in fundo, ai costi per gli interventi dei
adeguamento delle strutture di edilizia scolastica.
Secondo il "Sole 24 ore" del 15 giugno il ministro
Moratti avrebbe
gia' inviato al Tesoro un piano complessivo
quinquennale di 7,7
miliardi di euro, destinato a finanziare non solo la riforma, ma anche
la parita' scolastica e gli incentivi per i docenti. Per avviare
la
riforma sarebbero stati stimati 600 milioni di euro
(circa 1.200
miliardi di vecchie lire) da impegnare per il prossimo triennio nelle
leggi finanziarie: soldi freschi che andrebbero ad
aggiungersi ad
altri frutto di risparmi (tagli).
Il piano complessivo di 7,7 miliardi
di euro dovrebbe essere
finanziato con risorse fresche per 2 miliardi di euro. La necessita'
di colmare la differenza che c'e' tra le disponibilita'
di denaro
pubblico e le risorse necessarie per coprire i costi delle innovazioni
- se le cifre riportate dal quotidiano economico sono fondate - fa ben
capire di quale peso dovrebbe essere il risparmio da ricavare
dalla
spesa dell'istruzione e di altri ministeri.
____________________________________________________________
"TRIS" PER LA RIFORMA
Tre fascicoli di Tuttoscuola che spiegano i principali aspetti della
legge n. 53/2003 (riforma Moratti), delineando con chiarezza,
punto
per punto, i cambiamenti rispetto alla situazione esistente (anche con
l'ausilio di tabelle comparative).
Molte scuole ci hanno richiesto delle copie aggiuntive
di questi
numeri, trovando particolarmente efficace il
nostro lavoro per
comprendere le novita', le problematiche e i nodi da sciogliere
del
progetto.
Per informazioni sulle modalita' di richiesta del "Tris per capire la
Riforma", come abbiamo denominato la piccola raccolta, cliccate
qui:
http://www.tuttoscuola.com/offerta/tris/
oppure,
telefonate al n. 06/6830.7851
____________________________________________________________
3. Basta contratto. Il rapporto di lavoro dei docenti va definito per
legge
La polemica che sta accompagnando in questi giorni
l'ipotesi di
contratto per docenti e personale Ata per il quale l'Anp ha denunciato
profili di illegittimita', mentre
centinaia di assemblee di
consultazione approvavano l'intesa, ha richiamato prepotentemente la
questione dello stato giuridico dei docenti da definire per legge
o
per contratto.
Con la privatizzazione dei contratti pubblici, la
contrattazione
interviene ampiamente nei contenuti del rapporto di lavoro. Il potere
di chi contratta (sindacati) diventa enorme e puo' condizionare anche
scelte di soggetti istituzionali (Parlamento e Governo).
Il caso ultimo del contratto della scuola, la cui intesa
e' stata
definita il 16 maggio, e', per certi
aspetti, emblematico: il
contratto ha ignorato completamente la riforma Moratti (anche se si e'
riservato un successivo intervento a norme di attuazione
definite),
che pure e' legge, anche se ancora priva della normativa attuativa.
Nel 1999 il contratto aveva invece dato
sostegno alla riforma
dell'autonomia (e anche in quel caso al momento della sottoscrizione
mancavano le relative norme di attuazione). Il contratto e'
sempre
stato un po' arbitro delle riforme e ha orientato i
contenuti del
rapporto di lavoro dei docenti (orari, prestazioni, figure e funzioni
professionali, organizzazione del lavoro, retribuzione
accessoria,
ecc.) in funzione (piu' o meno o per niente) delle riforme.
L'Anp, non avendo potuto partecipare
al negoziato in quanto
organizzazione sindacale non rappresentativa dell'area dei docenti, ha
chiesto al Parlamento e al Governo di definire d'ora in poi lo stato
giuridico dei docenti per legge, anziche' per contratto. E le
prime
risposte sono gia' venute.
4. Forza Italia fa sul serio: stato giuridico per legge
La lettera aperta al Governo e al
Parlamento dell'Associazione
nazionale presidi (www.anp.it), perche' si vada
a definire per legge
anziche' per contratto lo stato giuridico dei docenti, ha trovato una
eco immediata nell'on. Adornato di Forza Italia,
presidente della
Commissione cultura della Camera, che, oltre
a condividere la
richiesta, ha preannunciato un disegno di legge specifico che potrebbe
essere gia' approvato entro la fine dell'anno.
Della proposta di definire per legge lo stato giuridico dei docenti si
parlo' pochi mesi fa alla Camera, quando, in sede di
approvazione
della legge di riforma, l'on. Angela Napoli (AN) aveva presentato in
proposito uno specifico emendamento che prevedeva la delega al Governo
per definire direttamente questa spinosa materia.
Ragioni di opportunita' politica avevano
allora consigliato di
soprassedere all'idea, che ora ritorna
prepotentemente proprio
all'indomani della definizione del contratto
degli insegnanti.
L'iniziativa potrebbe innescare una catena di reazioni che, oltre
a
chiamare in causa ovviamente i sindacati di settore e
l'opposizione
parlamentare, potrebbe coinvolgere direttamente le
confederazioni
sindacali che vedrebbero forse minato il potere contrattuale anche in
altri settori pubblici, con forte riduzione degli spazi offerti dalla
"privatizzazione" dei rapporti di lavoro.
Ma sembra prematuro ipotizzare che questo contratto, in attesa ancora
di autorizzazione, possa essere l'ultimo
della stagione delle
privatizzazioni.
____________________________________________________________
CONTRATTO SCUOLA
Su www.tuttoscuola.com uno speciale con
il testo integrale definitivo
dell'ipotesi di accordo, arricchito da un commento generale che spiega
le linee fondamentali di struttura del contratto.
Le tabelle con il calcolo degli aumenti e
degli arretrati per
categoria e fascia di anzianita'
http://www.tuttoscuola.com
____________________________________________________________
5. Sugli insegnanti di religione l'Ulivo si divide
Con qualche mal di pancia, la Margherita ha finito per votare a favore
del disegno di legge
governativo (
http://www.tuttoscuola.com/ts_news_108-6.doc
) sullo stato giuridico
degli insegnanti di religione cattolica, seguita dall'Udeur. Cosi' il
provvedimento, che dovra' tornare alla Camera per
l'approvazione
definitiva, e' passato al Senato con 142 voti a favore, e
solo 43
contrari. Inoltre 16 senatori si sono
astenuti, a riprova del
carattere tormentato del voto.
Ci sono temi sui quali l'opposizione si divide, e sono
quelli che
richiamano grandi questioni di principio e di coscienza,
come la
laicita' della scuola statale, l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori,
la politica estera, il pacifismo. Nel caso
degli insegnanti di
religione cattolica, il problema non
era quello della loro
stabilizzazione, ormai matura anche agli occhi di molti di coloro che
l'avevano sempre avversata, e non era neppure quello
delle revoca
dell'incarico da parte dell'ordinario
diocesano, prevista dal
Concordato tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica. La questione
che ha provocato mal di pancia e astensioni e'
la possibilita',
offerta ai docenti di ruolo "revocati", di mantenere
il posto di
lavoro transitando ad una classe di concorso "normale",
contemplata
dall'art. 4 comma 3.
Il rischio e' che in questo modo si costituisca un anomalo canale di
reclutamento, aperto ai soli insegnanti di RC, e regolato di fatto da
un'autorita' diversa dalla pubblica amministrazione italiana. Inoltre,
secondo il sen. Monticone (Margherita), che pure ha votato a
favore
della legge, il testo approvato - nell'ipotesi di passaggio ad altro
insegnamento disciplinare - non esplicita sufficientemente i requisiti
minimi che questi docenti dovrebbero possedere: la laurea specifica e
l'abilitazione per la nuova disciplina assegnata per "mobilita'".
____________________________________________________________
GUIDA ALLA SPERIMENTAZIONE nella scuola elementare
La guida on line di Tuttoscuola che spiega in modo chiaro
come cambia la scuola primaria. Per operatori scolastici e genitori.
32 modelli di orario gia' compilati; il glossario della riforma.
GRATIS con l'abbonamento a Tuttoscuola.
Per saperne di piu':
http://www.tuttoscuola.com
____________________________________________________________
6. 2003, una maturita' in rosa
Esami di Stato 2003 al via mercoledi' 18 giugno, secondo la
formula
Moratti delle Commissioni interne gia' sperimentate lo scorso anno.
Le 3.202 istituzioni statali coinvolte negli esami accolgono circa 394
mila giovani.
Le ragazze sono piu' numerose dei ragazzi: 201.308 contro 192.666
(
http://www.tuttoscuola.com/ts_news_108-3.doc
).
Il gentil sesso e' maggioritario in quasi tutti i tipi di
istituti,
con esclusione dei tecnici e dei professionali, dove la
tradizione,
per il momento, continua ad essere a favore dei coetanei maschi.
Nei licei classici le ragazze sono in numero piu' che
doppio dei
maschi (28 mila a meno di 13 mila);
altrettanto negli istituti
artistici (8 mila contro 4 mila), mentre negli scientifici
sono di
poco maggioranza (43 mila contro poco piu' di 40 mila).
Come al solito e' comunque negli istituti magistrali che le
ragazze
surclassano per numero i maschi (quasi 25 mila contro poco piu' di 4
mila).
Negli istituti tecnici, dove anni fa la presenza di una ragazza
era
come una mosca bianca, sono piu' di 69 mila le
rappresentanti del
gentil sesso che si presentano all'esame di Stato, a fronte di quasi
86 mila compagni maschi. La stessa supremazia maschile la si riscontra
nei professionali: piu' di 45 mila ragazzi e poco meno di
28 mila
ragazze.
La prevalenza femminile non e' solo un fenomeno
quantitativo. Le
ragazze hanno anche risultati finali migliori dei maschi
(sia per
tasso di diplomati sia per media di votazioni finali). Vediamo.
------------------------------------
Ed ecco le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.12/108:
Aspettando il piano programmatico finanziario della riforma/2
La presentazione del piano finanziario e' uno snodo fondamentale per
la riforma. Sara' una prova del fuoco per il Governo.
Intanto in
settimana e' attesa la verifica programmatica all'interno della Casa
delle liberta'. Si capira'
presto quanto (.)
http://www.tuttoscuola.com/focus
Ora di religione o ora del nulla?
A che serve avere docenti di religione cattolica di ruolo, se sempre
piu' spesso, l'ora di religione cattolica e' disertata dagli allievi
delle scuole superiori? La domanda se
la pone non un laico
impenitente, ma un'autorevole
personalita' religiosa, (.)
http://www.tuttoscuola.com/focus
Buoni scuola in salsa piemontese: ok dei radicali (e della Margherita)
"Libera scuola in libero Stato". E' lo
slogan neocavouriano dei
radicali piemontesi, che li ha indotti a votare a favore della legge
regionale sui buoni scuola. Cio' che ha convinto i radicali, avversari
storici delle scuole private (soprattutto religiose), ad approvare la
legge e' il fatto che essa (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
Il successo scolastico e' donna
Il dato non e' solo di casa nostra: in molti Paesi le ragazze a scuola
hanno successo piu' dei loro compagni maschi. In Italia ormai il dato
e' ampiamente consolidato. Proviamo a
misurarlo in termini di
percentuali di promossi (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
E poi tutte le scadenze del prossimo mese, commentate e spiegate. Ecco
gli argomenti di TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:
Versamenti
Trasmissione on line dei risultati degli ESAMI DI STATO
riunione preliminare per gli esami di stato
incarichi di vigilanza ispettiva per gli esami di stato
inizio ESAMI DI STATO
Prorogato il monitoraggio dei POF
Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di scuola ELEMENTARE
Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale ATA
ENAM: borse di studio per dirigenti scolastici
ENAM: borse di studio per docenti
verifica FUNZIONI OBIETTIVO
rilevazione PERMESSI SINDACALI e per funzioni pubbliche
Per consultare il numero 12/108 di TuttoscuolaFOCUS
cliccare qui:
http://www.tuttoscuola.com/focus
(e' necessario essere collegati a internet per richiedere e scaricare
la newsletter.
NB cliccare li' NON COMPORTA ALCUN IMPEGNO, consente solo di visionare
le condizioni per accedere al servizio), oppure
telefonare al n.
06/6830.7851
Per abbonarsi: http://www.tuttoscuola.com/offerta/
RIPRODUZIONE RISERVATA
Per iscrivere un'altra persona o per rimuoverti da questa
newsletter vai all'indirizzo:
http://www.tuttoscuola.com
Per commenti, informazioni o suggerimenti: redazione@tuttoscuola.com
Per consultare i numeri arretrati di "TuttoscuolaNEWS": http://www.tuttoscuola.com
Chi è interessato a ricevere anche la newsletter dell'ANP (Associazione
Nazionale Presidi e Direttori didattici) puo' iscriversi dal sito
www.anp.it
************************************************************
Editoriale Tuttoscuola srl
Via della Scrofa, 39 - 00186 Roma, Italia
Tel. 06.6830.7851 - 06.6880.2163
Fax 06.6880.2728
Email: tuttoscuola@tuttoscuola.com