I promotori della Campagna mondiale per un’educazione per tutti hanno pubblicato il rapporto “Missing the Mark” sull’attività svolta dai paesi più ricchi per quanto riguarda gli aiuti ai paesi in via di sviluppo nel campo dell’istruzione e hanno compilato le pagelle finali sulla base di cinque indicatori:
1. raggiungere l’obiettivo dello 0,7% del PIL per la cooperazione
2. finanziare una quota significativa per l’accesso all’educazione
3. impegnarsi a coordinare le attività per avere migliori risultati
4. focalizzare le azioni sui paesi più poveri dove la maggior parte della ragazze non frequenta la scuola
5. fornire aiuti di alta qualità per l’educazione
Giudizio negativo per l’Italia e per Silvio Berlusconi che con una brutta pagella e una E come giudizio finale – la valutazione va da A ad F – si colloca al 18° posto in compagnia della Spagna e in una posizione un po’ migliore dei paesi col profitto più basso di tutti : Nuova Zelanda, Stati Uniti ed Austria.
La compilazione della graduatoria ha come obiettivo quello di richiamare l’attenzione della società civile sull’impegno che i governi hanno preso cinque anni fa’ a New York di eliminare la povertà attraverso il raggiungimento di otto obiettivi, di cui uno relativo all’accesso ad un’educazione di qualità per tutti.
I risultati sono deludenti, perché la maggior parte dei paesi non ha rispettato l’impegno di destinare più risorse e soprattutto non ha voluto lavorare insieme con i paesi in via di sviluppo, dando loro le risorse necessarie per finanziare progetti dopo averne definito gli obiettivi e i piani di attuazione.
Fallito, inoltre, l’obiettivo di far sì che, nel 2005, il numero delle ragazze a scuola fosse uguale a quello dei maschi: mancano all’appello ancora 80milioni di bambine.
La pessima figura dell’Italia è, ancora una volta, dovuta alla scarsa quantità di aiuti che forniamo: i paesi dell’OCSE hanno promesso di destinare lo 0,7% del loro prodotto nazionale lordo agli aiuti in via di sviluppo e l’Italia nel 2004 ha stanziato lo 0,15% - lo 0,2% in meno rispetto al 2003 - collocandosi ultima nella classifica dei paesi donatori.
Nella giornata di ieri la FLC ha inviato il rapporto “ Missing the Mark” al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per denunciare, ancora una volta, la mancata attuazione di un diritto universale come quello all’istruzione e il mancato rispetto degli impegni assunti da parte del governo italiano.
Ulteriori informazioni si possono trovare nel sito della Campagna Globale per l’educazione: www.campaignforeducation.org