“La pace è un sogno, può diventare
realtà … ma per costruirla bisogna essere capaci di sognare” scriveva
Nelson
Mandela. E a questa riflessione si ispira il tema scelto quest’anno
dagli
organizzatori del premio artistico - letterario Ilaria e Lucia ovvero
“Piccoli
gesti di pace fanno una cultura di pace”. Il concorso, alla 18°
edizione, è stato indetto in memoria delle studentesse Ilaria Favara e
Lucia
Messina, universitarie che persero la vita nel rogo di un albergo
parigino nel 2001.
Oggi, un senso d’inquietudine prevale nel mondo giovanile e c’è una certa esitazione a parlare di pace in un mondo minacciato dalla guerra, dai disastri della natura violata e da un mercato cieco il cui unico obiettivo è il denaro. Si perdono così di vista i valori essenziali, morali e religiosi della vita umana e anche l’importanza delle piccole azioni.
I nostri studenti, entusiasmati da questo punto di partenza si sono cimentati in tanti: abbiamo inviato, infatti, ben sette testi, elaborati nell’ambito del progetto “La scuola come volano artistico-letterario” della prof.ssa Gattuso, che ha seguito tutte le fasi della partecipazione e guidato i nostri giovani talenti passo passo nel cammino della produzione letteraria.
E i risultati non si sono fatti attendere: Anna Giurdanella di VC ha ottenuto il secondo posto nella Sezione Poesia con il testo Lo spettatore, Rita Musumeci di VC il terzo posto con Il seme e Beatrice Notarangelo di IIIE il quinto posto nella sezione Racconto con Com’è il tuo cuore oggi?, ricevendo rispettivamente cento euro, una coppa e una targa.
La cerimonia di premiazione si è svolta mercoledì 7 giugno nell’Auditorium De Carlo del Monastero dei Benedettini a Catania. È stata una serata coinvolgente in cui, al ricordo delle due giovanissime ragazze, si è aggiunta la voglia di “correggere il mondo”, come suggeriva Gianni Rodari nei suoi scritti: questo bisognerebbe seminare e coltivare nei ragazzi e negli adulti instillando loro, goccia a goccia, il coraggio di scegliere e comportarsi di conseguenza nei piccoli gesti come nelle azioni più impegnative.
Anche le nostre ragazze hanno dato il loro contributo a questa causa: Anna, che mentre “il sipario di apre in una danza di concordia” guarda “soffici mani che si legano compatte” e “di una gaia scena di pace” vorrebbe essere l’attrice; Rita, che narra la storia di un seme di pace che, dopo essere stato distrutto, con “ la radice spoglia, in cerca d’acqua”, “tra un tramonto e un'alba”, mentre “ il suo cuore, diventato viola, batteva a malapena”, ”é nuovamente sbocciato”; Beatrice, la cui protagonista salva, senza saperlo, una giovane vita solo con un gesto di apertura e di affetto e in seguito un gattino randagio con qualche pezzo di pane e infine, “dopo tanto tempo di lontananza e freddezza”, riesce, con poche azioni, a far riavvicinare i suoi genitori.
Basta davvero poco per promuovere la pace dei cuori e del mondo intero.
Prof.ssa Giusy Gattuso
Oggi, un senso d’inquietudine prevale nel mondo giovanile e c’è una certa esitazione a parlare di pace in un mondo minacciato dalla guerra, dai disastri della natura violata e da un mercato cieco il cui unico obiettivo è il denaro. Si perdono così di vista i valori essenziali, morali e religiosi della vita umana e anche l’importanza delle piccole azioni.
I nostri studenti, entusiasmati da questo punto di partenza si sono cimentati in tanti: abbiamo inviato, infatti, ben sette testi, elaborati nell’ambito del progetto “La scuola come volano artistico-letterario” della prof.ssa Gattuso, che ha seguito tutte le fasi della partecipazione e guidato i nostri giovani talenti passo passo nel cammino della produzione letteraria.
E i risultati non si sono fatti attendere: Anna Giurdanella di VC ha ottenuto il secondo posto nella Sezione Poesia con il testo Lo spettatore, Rita Musumeci di VC il terzo posto con Il seme e Beatrice Notarangelo di IIIE il quinto posto nella sezione Racconto con Com’è il tuo cuore oggi?, ricevendo rispettivamente cento euro, una coppa e una targa.
La cerimonia di premiazione si è svolta mercoledì 7 giugno nell’Auditorium De Carlo del Monastero dei Benedettini a Catania. È stata una serata coinvolgente in cui, al ricordo delle due giovanissime ragazze, si è aggiunta la voglia di “correggere il mondo”, come suggeriva Gianni Rodari nei suoi scritti: questo bisognerebbe seminare e coltivare nei ragazzi e negli adulti instillando loro, goccia a goccia, il coraggio di scegliere e comportarsi di conseguenza nei piccoli gesti come nelle azioni più impegnative.
Anche le nostre ragazze hanno dato il loro contributo a questa causa: Anna, che mentre “il sipario di apre in una danza di concordia” guarda “soffici mani che si legano compatte” e “di una gaia scena di pace” vorrebbe essere l’attrice; Rita, che narra la storia di un seme di pace che, dopo essere stato distrutto, con “ la radice spoglia, in cerca d’acqua”, “tra un tramonto e un'alba”, mentre “ il suo cuore, diventato viola, batteva a malapena”, ”é nuovamente sbocciato”; Beatrice, la cui protagonista salva, senza saperlo, una giovane vita solo con un gesto di apertura e di affetto e in seguito un gattino randagio con qualche pezzo di pane e infine, “dopo tanto tempo di lontananza e freddezza”, riesce, con poche azioni, a far riavvicinare i suoi genitori.
Basta davvero poco per promuovere la pace dei cuori e del mondo intero.
Prof.ssa Giusy Gattuso