L’appuntamento ha condotto a spunti di riflessione pirandelliani, che i docenti sapientemente approfondiranno, un Pirandello affrontato non dal punto di vista filologico classico, ma cittadino, sempre tra di noi, patrimonio immateriale dell’umanità.
Sono intervenuti il primo collaboratore prof. Milena Grasso, ha coordinato le classi la prof. Marinella Spina; l’incontro è stato moderato da Lella Battiato che definisce Pesce regisseur.
Un incontro il cui obiettivo è far amare l’autore, nella sua poliedricità del cambiamento, anticipatore della società attuale sempre in evoluzione; interessante è stato l’approccio al testo teatrale, sviluppandone il tema attraverso un dialogo culturale, con interventi di studenti e docenti e la proiezione di un video trailer relativo alla pièce.
L’incontro ha stimolato parecchi studenti che hanno affrontato la problematica “l’uomo non smette mai di sognare e la sua coscienza sopravvive alla morte”; l’attore Opinato sottolinea “per me portare questo lavoro nelle scuole significa cogliere un’opportunità, costruire il mio pubblico coni giovani e sentire la loro vivacità”.
Pesce chiarisce “non più teatro tradizionale, ma rispettando il testo, una nuova lettura con focus sul momento del trapasso, un Pirandello non più nichilista ma a volte in una dimensione spiritualistica: ecco il nuovo volto di Pirandello”.
Interessante intervento della docente Gina Sciarrotta, che rivolgendosi all’attore chiede qual è il suo rapporto con Catania, la sinergia teatrale con l’autore e quanto sia importante per lui, attore catanese, recitare Pirandello “Sicuramente, risponde, per quanto riguarda il teatro italiano Pirandello lo preferisco a Goldoni”.
Differenza fra cinema e teatro, il teatro è più evocativo, risveglia ancestralità interiori, Opinato spiega le tradizioni del teatro ed evidenzia “ha sempre comandato il capocomico, ed è stato lui il vero regista, lui decide mentre il regista prepara gli attori per le prove e i movimenti, dopo gli attori prendono la loro forma”.
Il tema “Incontriamoci … con Pirandello!!!”, ha voluto, in chiave frizzante e moderna, dare una rilettura dell’atto unico teatrale “L’uomo dal fiore in bocca”operata dal regista Pino Pesce, docente di lettere, direttore del periodico l’Alba, molto apprezzato dagli alunni; uno spettacolo che sta portando per i teatri della Sicilia, nel quale il professore-regista sottolinea “aggiungo la speranza alla visione cupa del grande agrigentino”.
Un cast ben coordinato accanto a Mario Opinato protagonista, in scena Gabriele Vitale (l’avventore), Luisa Ippodrino (allegoria della vita), Rosanna Scinà (allegoria del trapasso), voce fuori campo Pino Caruso; videomaker Vincenza Mastroeni, Dalila Romeo, musiche Elisa Russo, direttore di scena Alga Pesce.
Lella Battiato Majorana