Il Consiglio dei
ministri, nel corso della riunione del 17 febbraio 2017, ha approvato
in esame preliminare, due decreti legislativi di riforma della Pubblica
Amministrazione.
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RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE
Il Consiglio dei ministri, su proposta della Ministra per la
semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha
approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi contenenti
disposizioni integrative e correttive ai decreti di attuazione della
riforma della Pubblica Amministrazione (legge 7 agosto 2015, n. 124) e
al testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (decreto
legislativo 19 agosto 2016, n. 175).
L’intervento correttivo dà seguito e applicazione alla recente sentenza
(n. 251 del 2016) con cui la Corte Costituzionale ha censurato il
procedimento di attuazione previsto dall’articolo 18 della legge n. 124
del 2015, nella parte in cui stabilisce che i decreti legislativi
attuativi siano adottati previa acquisizione del parere reso in
Conferenza unificata, anziché previa intesa. Nel sancire comunque la
piena efficacia dei decreti legislativi già emanati e in vigore, la
sentenza ha raccomandato di sanare il suddetto vizio procedimentale per
dare certezza al quadro normativo attraverso lo strumento del
correttivo previsto dalla stesa legge delega. Sui decreti dovranno
essere acquisiti l’intesa della Conferenza Unificata e i pareri delle
competenti Commissioni parlamentari.
Di seguito i provvedimenti nel dettaglio.
1. Licenziamento disciplinare
Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 20 giugno
2016, n.116, recante modifiche all’articolo 55-quater del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in materia di licenziamento
disciplinare, a norma dell’articolo 17, comma 1, lettera s), della
legge 7 agosto 2015, n. 124.
Le principali novità sono le seguenti:
si prevede un maggior termine per esercitare l’azione di risarcimento
per i danni di immagine alla PA provocati dalle condotte fraudolente
punite dal licenziamento. La denuncia al Pubblico Ministero e la
segnalazione alla competente Procura regionale della Corte dei conti
avverrà, ora, entro 20 giorni (non più 15) dall’avvio del procedimento
disciplinare in modo da evitare un eccessivo accavallamento dei termini
e delle procedure poste a carico delle pubbliche amministrazioni. Lo
stesso avverrà per il caso in cui la Procura della Corte dei conti,
quando ne ricorrono i presupposti ed entro 150 giorni (non più 120)
dalla conclusione della procedura di licenziamento, potrà procedere per
danni di immagine della PA nei confronti del dipendente licenziato per
assenteismo. La finalità è di garantire maggiore certezza e una più
netta separazione tra il procedimento disciplinare a carico del
dipendente (che si svolge presso l’Ufficio competente per i
procedimenti disciplinari) e il conseguente procedimento per danni di
immagine alla PA (che si svolge presso la Procura generale della Corte
dei conti);
si prevede l’obbligo di comunicazione dei provvedimenti disciplinari
all’Ispettorato per la funzione pubblica entro 20 giorni dall’adozione
degli stessi: ciò, al fine di consentire il monitoraggio
sull’attuazione della riforma, anche per adottare ogni possibile
strumento che ne garantisca la piena efficacia.
2. Società a partecipazione pubblica
Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 19 agosto
2016, n. 175, recante testo unico in materia di società a
partecipazione pubblica.
Il decreto prevede, tra le principali novità:
che l’attività di autoproduzione di beni e servizi possa essere
strumentale agli enti pubblici partecipanti o allo svolgimento delle
loro funzioni; che sono ammesse le partecipazioni nelle società aventi
per oggetto sociale la produzione di energia da fonti rinnovabili e che
le università possono costituire società per la gestione di aziende
agricole con funzioni didattiche;
che, nel caso di partecipazioni regionali, l’esclusione, totale o
parziale, di singole società dall’ambito di applicazione della
disciplina può essere disposta con provvedimento motivato del
Presidente della Regione, adottato in ragione di precise finalità
pubbliche nel rispetto dei principi di trasparenza e pubblicità;
viene prevista l’intesa in Conferenza unificata per: il Dpcm di
determinazione dei requisiti di onorabilità, professionalità e
autonomia dei componenti degli organi amministrativi e di controllo di
società a controllo pubblico; il decreto del Ministro dell’economia e
delle finanze con il quale sono definiti indicatori dimensionali
quantitativi e qualitativi, al fine di individuare fino a cinque fasce
per la classificazione delle società a controllo pubblico, nel caso di
società controllate dalla regione o da enti locali; il decreto del
Ministro del lavoro e delle politiche sociali volto a disciplinare le
modalità di trasmissione dell’elenco del personale eccedente;
il termine per la ricognizione, in funzione della revisione
straordinaria, di tutte le partecipazioni possedute, in scadenza il 23
marzo 2017, è portato al 30 giugno 2017 per dare tempo alle
amministrazioni di adeguarsi al decreto;
parimenti è prorogato al 30 giugno 2017 il termine entro il quale le
società a controllo pubblico effettuano una ricognizione del personale
in servizio, per individuare eventuali eccedenze;
viene fissato al 31 luglio 2017 il termine per l’adeguamento delle
società a controllo pubblico alle disposizioni in tema di governance
societaria.
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CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio ha
svolto un’informativa al Consiglio dei ministri in ordine alla
predisposizione dello schema di decreto legislativo correttivo del
Codice degli appalti, da adottare a norma dell’articolo 1, comma 8,
della legge delega n. 11 del 2016.
L’intervento contempla modifiche e integrazioni al Codice, volte a
perfezionarne l’impianto normativo confermandone i pilastri
fondamentali. Si tratta di un testo aperto, che in base alla legge
delega sarà sottoposto alle consultazioni con i principali stakeholder,
per essere poi esaminato in via preliminare dal Consiglio dei ministri.
Successivamente sarà inviato alla Conferenza permanente per i rapporti
tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano
e al Consiglio di Stato e contestualmente alle Commissioni parlamentari
competenti per l’acquisizione dei prescritti pareri.
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