Dopo i drammatici
attentati di Parigi, è comprensibile e doverosa la
preoccupazione di presidi ed insegnanti rispetto alle prossime gite
scolastiche dei nostri studenti. Occorre sempre tenere a mente che la
finalità del terrorismo è proprio quella di condizionare le nostre
vite, insinuando il tarlo della paura in ciascuno di noi. Questo è
quello che dobbiamo spiegare ai nostri ragazzi, anche con i
fatti". Lo dichiara la deputata e responsabile scuola e università
di Forza Italia, Elena Centemero. Per questo, pur con tutte le
precauzioni e le cautele necessarie, anche nella scelta delle
destinazioni, credo che le gite scolastiche vadano mantenute e i viaggi
d'istruzione siano effettuati come nei precedenti anni, essendo un
momento di condivisione, formazione e conoscenza di luoghi e monumenti
della nostra storia, espressione artistica di movimenti ed epoche
culturali, occasione d'incontro con autori e personaggi della storia e
della letteratura.
Le gite scolastiche, che hanno una valenza didattica di "viaggio
d'istruzione" da considerare come una lezione fuori dall'aula, fanno
parte integrante del percorso formativo dei ragazzi. Rinunciarvi
significherebbe arrendersi a chi intende limitare la nostra libertà. La
vita continua. Serve prudenza e dialogo, ma rinunciare a tutto sarebbe
una sconfitta.
Parigi è certamente la meta più gettonata ed ora, anche in coincidenza
del Giubileo, la città di Roma è sempre una meta privilegiata.
Il Prefetto di Roma Franco Gabrielli a conferma del diffuso clima di
paura ha dichiarato: «Ricevo lettere da molti dirigenti delle scuole,
ha spiegato il Prefetto, che mi chiedono se venire a Roma è opportuno,
se ci sono le condizioni di sicurezza. Tutto questo va sconfitto e non
possiamo rendere la società invivibile per la paura".
Nell'organizzazione di una gita l'ultima parola spetta al
consiglio d'istituto, ma è evidente che il parere dei dirigenti è
decisivo: "È una scelta di grande responsabilità perché in ballo ci
sono le vite di tanti ragazzi. D'altra parte, anche un allarmismo
eccessivo sarebbe sbagliato, significherebbe darla vinta al nemico".
Mai come ora è necessario parlare e decidere tutti insieme, con
professori e famiglie.
I genitori, chiamati in causa, sono più o meno sulla stessa linea
d'onda. "Siamo tutti impreparati di fronte a certe tragedie", afferma
Fabrizio Azzolini, presidente dell'Age (Associazione italiana
Genitori). "Nessuno è sereno in questo momento, ma noi adulti dobbiamo
mantenerci equilibrati perché la scuola e le sue attività devono andare
avanti. In fondo l'Italia è una meraviglia: concentriamoci sulle nostre
bellezze, e rimandiamo a momenti di maggiore tranquillità le visite
fuori confine".
Nella fase della programmazione delle attività didattiche esterne alla
scuola si ritiene, comunque, opportuno, appunto, valorizzare il nostro
territorio e la ricchezza del patrimonio artistico e paesaggistico
della Sicilia, tenendo anche conto di una statistica che ha fatto
registrare come secondo uno studente su cinque bisognerebbe cancellare
almeno le visite internazionali, per il 6% addirittura qualsiasi tipo
di viaggio.
Vengono gli stranieri per ammirare le bellezze della Sicilia, e nostre
opere d'arte e molti siciliani non conoscono la loro terra, ricca di
storia e di cultura.
La scuola potrebbe meglio valorizzare specie per gli studenti del primo
ciclo, una diligente scoperta del territorio siciliano, non privando
gli alunni di quest'originale e formativa esperienza e svolgendo anche
specifici percorsi tematici sui segni delle dominazioni: greco- romana,
bizantina, aragonese, oppure seguendo le tappe dei castelli e dei
sentieri di un tempo.
Hanno dato proficui vantaggi didattici le esperienze di apprendimento
sul campo: la visita ad aziende agrituristiche, a parchi zoo, a centri
ricreativi e di divertimento con momenti didattici specifici, casa
delle farfalle, la lavorazione del pane e l'alimentazione dei romani
presso la Villa romana del Tellaro di Noto o la tecnica del mosaico a
Piazza Armerina.
Una diligente preparazione didattica da parte dei docenti è chiave di
volta della ricaduta didattica di una simile esperienza. I docenti,
referenti per le attività esterne di collegamento tra scuola e
territorio siano disponibili agli incontri di promozione e di
valorizzazione delle strutture e dei siti siciliani da valorizzare,
dove poter attuare anche con poca spesa originali attività formative,
come quelle proposte presso il parco Etnaland, dove sono previste
speciali attività di "edutainment"che intrecciano l'apprendimento
attraverso delle azioni ludiche e di sereno divertimento. Il
parco tematico di Etnaland, consente ai ragazzi di assistere "entrare"
nel fantastico viaggio attraverso il parco della preistoria, visitare
la scuola della miniera, di partecipare al laser show, di assistere ad
un documentario sugli animali, di seguire le tappe della luce, con
spettacolari effetti laser.
E' importante, comunque, che al termine di una giornata trascorsa fuori
dalle aule scolastiche gli alunni possano dire "mi sono divertito, sono
stato bene con i miei compagni ed oggi ho imparato tante cose nuove,
belle e utili".
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
Per informazioni sulle visite al Parco tematico Etnaland:
TRIM Travel
Piazza Vitt. Emanuele,32 - Catania
Tel 095,7158113 - fax 095322617 trim@trimtravel.it