In questo mondo di
indifferenza, scoprire che gli allievi di una istituzione scolastica a
rischio”, sentano la necessità di difenderla, non deve passare
inosservato. Le parole qui di seguito riportate non sono scaturite dal
suggerimento degli adulti, ma dalle decisioni del comitato studentesco
del Liceo Scientifico “Niccolò Copernico” di Napoli, una istituzione
che conta cinquanta anni di vita e rischia di morire per tutta una
serie di motivi, burocratici, strutturali e legati alle legislazioni
scolastiche attuali. Dicono i ragazzi:
“Il COPERNICO NON E M0RT0!
Tutti noi studenti del Liceo Scientifico “Niccolò Copernico stiamo
cercando di fare propaganda al nostro istituto,visto che il numero di
iscritti è calato notevolmente solo perché la scuola non é più al Parco
San Paolo ma nel Rione Traiano! Ci stiamo mobilitando vecchi o nuovi
studenti,e anche i professori,per far sì che la nostra scuola non
scompaia! Prima di iscrivere i vostri figli in un altro istituto
pensateci bene,perché la copertina non fa Il libro; la scuola attuale é
in buone condizioni,é ben custodita ed inoltre abbiamo un ottimo corpo
insegnante. Di solito i ragazzi odiano la propria scuola,ma quando
quest’ultima rischia di scomparire inizi a pensare che tu,in quella
struttura,ci sei cresciuto e che sei disposto a far tutto per non
vederla ridotta in un cumulo di macerie!
Genitori,questo é un invito a venire a visitare la nostra sede in Via
Marco Aurelio 156, Napoli, situata di fronte all’Università di
Monte Sant’Angelo.
II Collettivo Studentesco vi aspetta!”
Prima di loro si è fatta sentire la voce dell’assemblea dei lavoratori
della stessa istituzione scolastica, riunitasi in data 18/10/2011, la
quale rimarcava quanto segue, ossia:
tutta la problematica nasce nella sede “storica” del Liceo sita nel
Parco San Paolo, che, per anni, ha resistito, malgrado presentasse
deficienze strutturali di vario tipo. Era una scuola colma di allievi,
dove nei collegi di classe si discuteva del fatto che vi fossero troppe
richieste di iscrizione e le aule non fossero sufficienti, pur avendo
le classi prime un alto numero di studenti. Gli insegnanti, gli
assistenti tecnici ed in generale il personale ATA era in numero più o
meno doppio, rispetto all’attuale. Purtroppo, dopo la caduta di un pino
centenario nel cortile della scuola (fortunatamente andato ad
abbattersi sulla palestra vuota, fuori dell’orario scolastico) e il
pericolo insistente negli alberi rimasti, non fu più possibile
attendere e l’istituzione scolastica venne abbandonata, con richiesta
di ristrutturazione. Un tiro e molla tra provincia, comune e Regione ed
infine la promessa che sarebbe stata restituita a breve, coi dovuti
lavori, tanto da ritenere che già per marzo/aprile 2012 si potesse
lasciare la nuova sede di Via Marco Aurelio 156, Napoli, mentre invece
le attività di restauro sono state interrotte a giugno 2011 per una non
meglio identificata “variante di progetto” e non si prevede
assolutamente quando e se potranno essere riprese. A parte la
intermittenza delle lezioni dovuta in una prima fase allo spostamento
della sede, nonostante l’assegnazione della nuova, “la situazione di
disagio e di incertezza in cui si è venuta a trovare l’utenza ha
comportato un forte decremento delle iscrizioni, con notevoli perdite
sull’ organico dei docenti e degli ATA (già significative nel corrente
a.s.)”; Come chiarisce la denuncia fatta dall’assemblea dei lavoratori
in ottobre.
In parte a causa dell’ubicazione dell’ingresso della nuova sede, che è
molto scomoda per gli utenti della scuola (abitanti per lo più nei
quartieri di Fuorigrotta e di Pianura) ed essenzialmente a ragione
dell’impossibilità di accedere all’edificio da via Cinthia, nonostante
esso sia provvisto di cancelli e di aperture preesistenti, che
potrebbero essere ripristinati;
In tal senso sono state inviate numerose richieste alla Provincia,
sempre respinte, con la motivazione che via Cinthia sarebbe una strada
a scorrimento veloce;
in via Cinthia esiste invece un limite di velocità di 40 km orari
identico a quello di altre strade urbane, e sarebbe possibile
realizzare un’ isola rientrante affine a quella già esistente appena di
fronte per l’accesso all’Università di Monte S. Angelo oppure, a
limite, un attraversamento pedonale sopraelevato. Non sono mancati
successivi ulteriori incontri sia presso la provincia che presso la
sede scolastica con personale e politici, fatto sta che, restando
invariata la situazione, è facile prevedere che l’istituzione
scolastica, nell’anno 2012/2013 verrà assorbita da un altro Liceo, per
cui il Copernico scomparirà dal territorio. Inutile chiarire che con la
perdita di nove classi, nell’ultimo biennio, già c’è stata una perdita
di posti di lavoro e che la situazione tende a protrarsi nel prossimo.
Questa quindi la ragione della lettera scritta dal comitato
studentesco, intenzionato ad affiancare quello dei lavoratori della
scuola, nelle iniziative atte a garantire continuità all’alta
tradizione educativa e didattica del Liceo Copernico ed al suo mezzo
secolo di passato storico. Diamo voce ai giovani.
Bianca Fasano
redazione@aetnanet.org