Era una delle poche
innovazioni della Riforma Gelmini che poteva consolare il mondo della
scuola dei tanti tagli e disagi: stiamo parlando della possibilità di
attivare indirizzi musicali, coreutici e artistici. Anche a Modena,
l’apertura (a settembre) del Liceo Musicale all’Istituto Sigonio era
attesa con ansia. Mail progetto è sfumato. Lo ha fatto sapere, ieri, il
Ministero che non ha autorizzato l’attivazione dell’indirizzo. La
ragione è la carenza di organico: mancano gli insegnanti per l’avvio
delle lezioni. A Modena, però, la classe per l’indirizzo musicale era
già stata formata. Gli iscritti erano 34. Anzi, visto che erano
arrivate più domande rispetto ai posti disponibili, erano state fatte
addirittura delle selezioni. Tutto inutilmente.
Ragazzi e genitori rimarranno con un pugno di mosche. «Il Governo ha
tradito le attese del territorio, chiediamo un ripensamento » commenta
l’assessore provinciale all’Istruzione Elena Malaguti che aggiunge:
«Riteniamo questa decisione fortemente penalizzante e lesiva di un
territorio a marcata caratterizzazione musicale come il nostro, dove
esistono già da anni sezioni musicali nelle scuole medie della
provincia e sono attivi il conservatorio Vecchi Tonelli e l’Accademia
di alta formazione lirica di Mirella Freni». Soprattutto, ricorda:
«E’già attivo, proprio al Sigonio, un indirizzo liceale musicale che,
gestito in convenzione dal Comune e dal Conservatorio, ha licenziato
nel 2010 i primi diplomati». L’assessore Malaguti ha chiesto
l’intervento dei parlamentari modenesi per sollecitare il Ministero a
cambiare la decisione. «La vicenda – sottolinea - dimostra che la
riforma Gelmini, nella sua parte più innovativa di valorizzazione delle
esperienze didattiche locali, si sta rivelando solo aria fritta. Alle
richieste dell’Emilia Romagna è stata data una risposta centralistica,
altro che federalismo». Male brutte notizie non sono finite. E’arrivata
dal Ministero anche la comunicazione, per il prossimo anno scolastico,
di ulteriori tagli di insegnanti che vanno ad infierire su un organico
già decimato. «Di certo mancheranno qualcosa come 150 docenti – informa
Malaguti – e questo avviene proprio nel momento in cui l’incremento
demografico degli studenti crea, al contrario, nuovi bisogni ». A
Modena, infatti, solo alle superiori, per il prossimoanno scolastico
saranno formate 32 classi in più. (di Paola Benedetta Manca da
l'Unità)
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