Ha
ragione il ministro Gelmini quando dice che le ditte appaltatrici non
puliscono le scuole. Lo diciamo anche noi genitori da più di dieci
anni, ma nessuno ci ha mai dato ascolto. E non è solo un’impressione
nostra, perché le scuole non sono per nulla contente del servizio.
Ora che però anche il ministro se n’è accorto, vorremmo sapere perché
dobbiamo tenercele ancora. Proprio il ministro Gelmini nella direttiva
103 del 30 dicembre dice chiaramente che non c’è alcun obbligo di legge
di rinnovare gli appalti e tutti lo sanno che le ditte costano ben più
degli 11.800 collaboratori scolastici lasciati a casa.
In Toscana sono stati accantonati ben 608 posti di collaboratore
scolastico in 227 scuole a fronte di una spesa per gli appalti che per
il solo semestre gennaio/giugno 2011 supera gli 8,5 milioni di euro.
C’è chi ha avuto il taglio di un bidello, chi invece di tre o quattro
oppure anche di dodici, ma non in tutte le scuole: in Italia solo 4.000
su oltre 10.000. E perché, chiediamo noi, forse che i bambini non sono
tutti uguali e non hanno tutti lo stesso diritto di stare in una scuola
pulita?
Il meglio però deve ancora venire con l’a.s. 2011/12, perché con il
terzo anno consecutivo di tagli all’organico del personale ATA quei
bidelli accantonati farebbero proprio comodo. Non lo sa il ministro che
le scuole con tanti plessi rischiano di non poter più garantire la
sorveglianza dei nostri figli per l’intera giornata? I dirigenti
scolastici già ce lo dicono: a partire dal prossimo anno alcune scuole
resteranno senza collaboratore scolastico per una parte della giornata
per carenza di organico. Ci siamo informati ed è vero: come si fa a
coprire la sorveglianza di 11 scuole a orario lungo con solo 20
collaboratori scolastici? Altro che bidello al piano come sarebbe
invece necessario per assicurare un adeguato livello di sicurezza…
Insomma le ditte di pulizie puliscono meno, costano di più e non
assicurano quel servizio insostituibile di cura degli alunni che da
sempre svolgono i bidelli. Se quello che preme è rispettare il dettato
legislativo di razionalizzazione della spesa tramite la “revisione dei
criteri e dei parametri vigenti per la determinazione della consistenza
complessiva degli organici del personale docente ed ATA, finalizzata ad
una razionalizzazione degli stessi” (L. 133/08), allora conviene
togliere le ditte e riassumere i collaboratori scolastici e si deve
fare adesso, in quanto “a legislazione vigente non è prevista alcuna
proroga per l’anno 2011 e seguenti delle attività di pulizia” e
la mancanza della copertura dei posti “comporterebbe l’impossibilità di
garantire i livelli minimi di igiene nei locali scolastici e pertanto
l’interruzione del pubblico servizio dell’istruzione, ivi inclusa
quella obbligatoria”.
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