Il Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia esprime
la più ferma indignazione per le espressioni offensive, non rispondenti
al vero e generalizzatrici usate dal Presidente del Consiglio nei
confronti dei docenti della scuola pubblica statale; ricorda all’on.
Berlusconi che per essere uomo di Stato non servono le autodefinizioni
celebrative ma comportamenti privati e pubblici coerenti con la
funzione di cui si è investiti.
Uno statista difende anzitutto lo Stato che rappresenta e le
istituzioni, come la scuola, attraverso cui esso esplica la sua
primaria funzione di servizio; fa presente all’on. Ministro Gelmini che
la Costituzione formale vigente disegna un sistema scolastico in cui è
preminente, perché rispondente agli interessi generali, la scuola
statale, mentre è consentita la presenza della scuola privata “senza
oneri per lo Stato”, come recita il terzo comma
dell’art.33.
Nell’ottica di favorire, tra gli
studenti cittadini, una conoscenza effettiva della Carta
costituzionale, anche in considerazione della eliminazione dello studio
del Diritto, il Coordinamento rinnova la proposta che il 17 marzo, in
occasione della Festa dell’Unità nazionale, il Ministro Gelmini
presenti un disegno di legge che preveda la istituzione della
disciplina autonoma, con valutazione autonoma, “Cittadinanza e
Costituzione”; invita tutti gli uomini e le donne sensibili alla
necessità di difendere la Costituzione e la scuola pubblica statale a
partecipare alla manifestazione di Roma del 12 marzo.
Il Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia
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(da l'Unità.it)
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