Alle porte un intervento
legislativo per inserire nelle graduatorie ex-permanenti i docenti
abilitati e che si stanno per abilitare presso le Accademie, i
Conservatori, le facoltà di Scienze della Formazione Primaria, le SSIS
(semestri aggiuntivi IX ciclo) e in seguito alla frequenza del futuro
anno di TFA. Subito a pettine i ricorrenti Anief, a cui saranno
garantite le mancate immissioni in ruolo.
Alla fine il Governo, dopo due anni di mobilitazioni, scioperi,
ricorsi, petizioni patrocinati dall’Anief per più di 10.000 docenti di
strumento, arte, infanzia, materna, elementare, finalmente dà un primo
segnale positivo approvando l’odg n. G105 nella seduta n. 506 del 26
febbraio 2011, in attesa delle decisioni dei giudici del Tar Lazio.
Anief pur ritenendo che è sufficiente consentire l’inserimento di
tutti i docenti abilitati e che si stanno per abilitare - non inseriti
nelle Gae o cancellati - nel nuovo decreto di aggiornamento delle
graduatorie per il biennio 2011-2013, in analogia a quanto è stato
consentito a chi, anche italiano, abilitato all’estero si è inserito
nelle stesse graduatorie valide per il biennio 2009-2011, invita il
Governo a intervenire tempestivamente. La norma deve essere estesa
anche ai futuri docenti che si abiliteranno presso l’anno di formazione
di tirocinio attivo, così da dare certezze a chi inizia un percorso
verso una professione senza albi regionali o chiamate dirette.
Respinto, invece, l’ordine del giorno n. 104 (PD) che impegnava il
Governo a completare le 150.000 immissioni in ruolo previste dalla
legge 296/06, considerato anche il nuovo fabbisogno di posti in deroga
dovuto al fatto che l'amministrazione sarà costretta ad assumere tutti
quei docenti ricorrenti che, collocati «in coda» nelle graduatorie
aggiuntive, si sarebbero trovati in posizione utile per l'immissione in
ruolo. Respinto, infine, l’ordine del giorno n. 106 (IdV) che impegnava
il Governo a inserire subito tutti i docenti a pettine nelle attuali
graduatorie vigenti (biennio 2011-2013) e non i soli ricorrenti, anche
in previsione della richiesta di una permanenza delle stesse tre
province aggiuntive per il prossimo biennio. (da Anief)
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