Il giorno 15
febbraio 2011 si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali e
l’amministrazione sulle problematiche relative al precariato, con
particolare riferimento alla recente sentenza della Corte
Costituzionale.
Per la UIL scuola ha partecipato Pasquale Proietti
L’incontro ha avuto carattere interlocutorio, lo scopo è stato
soprattutto quello di fare una ricognizione dei problemi e approfondire
tutte le questioni legate all’applicazione della sentenza.
Un approfondimento ulteriore ci sarà subito dopo la trasformazione in
legge del decreto “milleproroghe” che, sulla base di un emendamento già
approvato nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio, potrebbe
portare ad un “congelamento” delle attuali graduatorie degli insegnanti
fino al 31 agosto del 2012. Ad avviso dell’amministrazione, tutti
gli atti posti in essere, nomine in ruolo e supplenze, sono validi e
legittimi, quindi tutte le situazioni consolidate non dovranno essere
messe in discussione.
In applicazione della sentenza, dovranno essere successivamente
individuati tutti i soggetti che avrebbero potuto essere destinatari
degli atti di nomina, sia a tempo indeterminato che determinato,
attraverso la ricostruzione dei diversi percorsi, al fine di
ripristinare i diritti individuali.
Per l’amministrazione, in questa fattispecie dovrebbero essere
ricompresi tutti coloro che hanno vinto un ricorso o che, comunque,
hanno un procedimento in corso da far valere.
Per la UIL è fondamentale salvaguardare le posizioni consolidate, sia
le nomine in ruolo che supplenze.
Rispetto agli effetti della sentenza della Corte Costituzionale la UIL
ha evidenziato che vanno evitate situazioni che mantengono l’incertezza
e determinano ulteriore diffuso contenzioso.
La UIL ha rilanciato la proposta di una soluzione strutturale che passa
attraverso una politica di stabilità degli organici e attraverso
politiche di reclutamento che devono prevedere: nomine in ruolo sui
posti disponibili, incarichi pluriennali e concorsi in presenza di
graduatorie esaurite. (da UilScuola)
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