La nuova scuola
superiore in lingua italiana dell'Alto Adige ormai e' realta'. La
giunta provinciale ha dato il via libera alla riforma che entrera'
ufficialmente in vigore a partire dall'anno scolastico 2011-2012. Da
gennaio sino a marzo e' prevista una massiccia campagna di
informazione. La riforma delle
scuole superiori ha ottenuto oggi il definitivo via libera dalla Giunta
provinciale. ''Si e' trattato di un percorso estremamente
impegnativo - ha sottolineato il presidente Luis Durnwalder - e gli
assessori competenti hanno fatto un grande sforzo per coinvolgere tutte
le parti interessate ed arrivare ad una soluzione il piu' possibile
condivisa. Sono convinto che i risultati saranno
positivi''. Gli studenti altoatesini che attualmente frequentano la
terza media, e che dunque il prossimo anno passeranno all'istruzione
superiore, sono circa 7 mila, e le iscrizioni dovranno essere
effettuate nel mese di marzo. ''Per questo motivo - ha aggiunto
Durnwalder - a gennaio partira' una massiccia campagna informativa
rivolta a ragazzi, genitori e insegnanti, e dal 17 al 20 febbraio
Bolzano ospitera' una fiera specializzata dedicata proprio
all'orientamento scolastico alla luce della riforma''. Ricordando
l'importanza della riorganizzazione di tutto il settore della
formazione anche dal punto di vista amministrativo, con la creazione di
una ripartizione unica, il presidente della Giunta provinciale ha poi
illustrato alcuni dei passaggi della riforma, che sara' presentata piu'
in dettaglio nel corso di una conferenza stampa in programma oggi. Per
quanto riguarda le scuole in lingua italiana, i cambiamenti
rispetto al passato sono minimi, eccezion fatta per la cancellazione, a
causa del ridotto numero di iscritti, del triennio di Vipiteno, dove da
ora in avanti ci sara' un biennio comune per liceo scientifico e
istituto tecnico per il settore economico. Con la riforma i licei in
lingua italiana passano da 18 a 17, gli istituti tecnici restano 13,
mentre per cio' che riguarda l'istruzione professionale gli istituti
passano da 9 a 5, con l'aggiunta presso il ''De Medici'' di Bolzano di
un istituto integrato con la formazione professionale nel settore
sociale. Gli indirizzi, invece, passano da 24 (9 licei, 8 tecnici, 7
istruzione professionale) a 23 (8 licei, 10 tecnici piu' il biennio
unitario di Vipiteno e 5 istruzione professionale). ''La riforma -
spiega l'assessore alla scuola
italiana Christian Tommasini - e' stata pensata mettendo al
centro lo studente, ed e' riuscita a raggiungere i propri obiettivi: il
sostanziale mantenimento dei licei, il rafforzamento degli istituti
tecnici e la razionalizzazione degli istituti professionali, che
dovranno integrarsi in maniera sempre maggiore con la formazione
professionale provinciale''.
La Giunta provinciale ha anche approvato la distribuzione dei
curricula e il nuovo contingente orario, che dovranno ora
ricevere l'ok ministeriale da Roma. Per quanto riguarda il totale annuo
delle ore, i licei italiani arrivano a quota 4.970
contro le 4.903 dei licei tedeschi e le 5.102 dei licei ladini.
Negli istituti tecnici, invece, le ore annue, per gli studenti che
frequentano le scuole italiane, saranno 5.109 a fronte di
5.003 ore nelle scuole tedesce e 5.106 ore in quelle ladine. Le
differenze sono motivate dall'ora in meno settimanale nei bienni
di licei e istituti tecnici tedeschi (per tenere conto del maggiore
pendolarismo) e dalle due ore settimanali obbligatorie di ladino in
licei e istituti tecnici ladini. (ANSA)
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